Il razzo Antares di Orbital Sciences è esploso alla partenza distruggendo la navicella Cygnus all’inizio della missione Orb-3

La navicella spaziale Cygnus di Orbital Sciences distrutta nell'esploszione del razzo vettore Antares (Immagine NASA TV)
La navicella spaziale Cygnus di Orbital Sciences distrutta nell’esploszione del razzo vettore Antares (Immagine NASA TV)

Era notte in Italia quando la navicella spaziale Cygnus di Orbital Sciences Corporation è decollata su un razzo vettore Antares ma dopo pochi secondi un’esplosione ne ha provocato la distruzione. Il disastro è avvenuto al Mid-Atlantic Regional Spaceport (MARS), parte della Wallops Flight Facility (WFF) della NASA sull’isola Wallops, in Virginia. Non ci sono feriti ma sono stati riscontrati danni alla piattaforma di lancio.

Questa doveva essere la terza missione ufficiale, chiamata Orbital-3, Orbital CRS-3 (Commercial Resupply Service 3) o semplicemente Orb-3, di trasporto di rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale per conto della NASA. Le misure di sicurezza sono scattate immediatamente dopo l’esplosione per cominciare la raccolta dei detriti sparsi nell’area.

I lanci possono essere rimandati per molti motivi, lunedi il lancio della navicella spaziale Cygnus è stato sospeso per un motivo davvero curioso: una barca era entrata nell’area ristretta sulla traiettoria del razzo Antares. La sicurezza per le persone a bordo della barca poteva essere a rischio e, anche se ieri l’esplosione è avvenuta subito dopo il lancio, queste misure si sono rivelate giuste.

Già in precedenza c’erano stati ritardi a causa di barche nell’area. Spesso basta attendere che la barca venga fatta spostare ma la finestra di lancio verso la Stazione Spaziale Internazionale è molto limitata e precisamente di 10 minuti per questa nuova versione del razzo Antares.

Orbital Sciences aveva chiamato questa navicella Cygnus Deke Slayton in onore di Donald Kent “Deke” Slayton (1924 – 1993), pilota di aeroplani durante la II Guerra Mondiale e pioniere del programma spaziale americano con le missioni Mercury, di cui è stato uno dei sette astronauti originali.

Per la missione Orbital CRS-3, Orbital Sciences ha utilizzato una nuova versione del secondo stadio del razzo Antares chiamata Castor 30XL. Essa è più grande ed è in grado di sviluppare una propulsione per un tempo più lungo grazie alla maggior quantità di propellente. Ciò permetterà di trasportare un carico maggiore, infatti stavolta la navicella spaziale Cygnus trasportava poco più di 2.200 kg tra rifornimenti, esperimenti scientifici e altro. L’esplosione è stata originata nel primo stadio perciò non è stato possibile valutare le prestazioni del nuovo secondo stadio.

Tra gli strumenti che dovevano essere trasportati sulla Stazione Spaziale Internazionale c’era Meteor, formalmente Meteor Composition Determination, che aveva lo scopo di studiare le meteore che entrano nell’atmosfera terrestre. L’equipaggiamento video doveva catturare immagini ad alta risoluzione dell’atmosfera che dovevano essere processate per identificare i punti brillanti lasciati da una meteora che sta bruciando per l’attrito. La successiva analisi spettroscopica doveva permettere di identificare la composizione della meteora, un lavoro impossibile da fare dal suolo per l’interferenza causata soprattutto dall’ozono.

Dopo il successo della costellazione di nanosatelliti chiamata Flock 1 lanciati dalla Stazione Spaziale Internazionale all’inizio del 2014, altri dello stesso tipo sono stati aggiunto ad essa. Alcuni problemi al sistema di lancio avevano impedito di lanciare tutti quelli previsti per quest’estate, altri 26 dovevano essere inviati sulla Cygnus sperando in maggior fortuna ma è andata male.

L’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale ha comunque cibo, acqua e ossigeno a sufficienza e una navicella spaziale russa Progress è appena partita con successo con altri rifornimenti. La NASA ha un contratto con due aziende per il trasporto di carichi verso la Stazione proprio per queste evenienze. In questo momento non è possibile dire quanto tempo ci vorrà per Orbital Sciences per riprendere i suoi lanci ma nel frattempo SpaceX può continuare con quelli della navicella spaziale Dragon.

Questi lanci sembravano essere diventati una routine, invece il disastro di stanotte ci ricorda che i lanci di razzi sono sempre un affare delicato e quando qualcosa va male possono esplodere. È un peccato soprattutto per tutti gli strumenti scientifici e gli esperimenti andati perduti.

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