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Stephen Hawking alla Biblioteca Nazionale di Francia

Stephen Hawking, uno dei personaggi più conosciuti nel campo della fisica e dell’astrofisica ci ha lasciati nella notte nella sua casa di Cambridge, in Inghilterra.

Gli studi di Stephen Hawking sui buchi neri per i quali era diventato celebre rimangono fondamentali nel campo di fisica e astrofisica. Chissà se alla fine ha avuto ancora la lucidità di rendersi conto dell’amara ironia di morire nel giorno dell’anniversario della nascita di Albert Einstein. Col suo senso dell’umorismo forse l’ultima sua emozione è stato di divertimento. Era ateo perciò non aveva il conforto di una religione ma quello dell’apprezzamento della vita.

Ritratto ufficiale di John Young nel 2002 (Foto NASA)

Ci ha lasciati il 5 gennaio l’astronauta americano John Young in seguito a complicazioni di una polmonite. John Watts Young nacque il 24 settembre 1930 a San Francisco, in California, negli USA. Come astronauta della NASA ha partecipato alle missioni spaziali Gemini 3, Gemini 10, Apollo 10, Apollo 16 (trascorrendo 3 giorni sulla Luna), STS-1 (la prima del programma Space Shuttle sul Columbia) e STS-9.

Nel corso della sua vita John Young ha ricevuto varie onoreficenze dalla Marina, dalla NASA e dal Congresso americano. Si tratta di alcune delle testimonianze del suo straordinario contributo a decenni di missioni spaziali. La sua scomparsa significa la perdita di uno degli uomini che sono stati sulla Luna e in generale di uno dei grandi pionieri dei viaggi spaziali, un uomo che pensava che il futuro della specie umana fosse nello spazio.

John Glenn riceve dal presidente Barack Obama la medaglia presidenziale della libertà (Foto NASA/BILL INGALLS)

Ci ha lasciati nella giornata di ieri John Glenn, il primo americano a compiere un volo orbitale. Era stato ricoverato in ospedale oltre una settimana fa ma non erano state fornite informazioni sui suoi problemi di salute. Tuttavia, una fonte legata alla famiglia aveva rivelato che le sue condizioni erano serie e i parenti erano da lui in ospedale.

Il 20 febbraio 1962, John Glenn fu il primo americano a compiere un volo orbitale sulla navicella Friendship 7. Immediatamente, divenne un eroe nazionale e venne onorato con la NASA Distinguished Service Medal, che gli venne consegnata direttamente dall’allora presidente degli USA John F. Kennedy.

Quando era ancora senatore, John Glenn tornò nello spazio come parte dell’equipaggio dello Space Shuttle Discovery, lanciato il 29 ottobre 1998 per la missione STS-95 della durata di 9 giorni. Glenn stabilì il record come l’essere umano più anziano ad aver viaggiato nello spazio avendo all’epoca ben 77 anni. Durante e dopo la missione, venne sottoposto a una serie di esami per uno studio geriatrico sulle reazioni di una persona anziana a una missione nello spazio.

NASA's Earth Observatory

Un articolo pubblicato sulla rivista “Environmental Research Letters” descrive una ricerca della NASA che ha utilizzato dati raccolti da vari satelliti per valutare l’impatto delle città americane sull’aumento delle temperature. Le conclusioni sono che nelle grandi città la temperatura è da 1° a 3° Celsius superiore a quella delle aree vicine ricche di vegetazione.

Il robot autostoppista hitchBOT a un'esibizione nel settembre 2014

La storia della distruzione del robot autostoppista hitchBOT (foto ©Archie) a Philadelphia si è diffusa rapidamente su Internet. La storia era particolare perché il protagonista era un robot ma sembrava che la sua disavventura fosse la conseguenza di un volgare atto di vandalismo, tanto più dopo che un video della sua distruzione era spuntato in rete. Invece, l’analisi del video prova che si tratta di un falso perciò ora la storia si è trasformata in un giallo con due sospettati.