Il 23 novembre 2013 cadrà il cinquantesimo anniversario di “Doctor Who”. Per celebrare questo importante momento ripercorriamo la storia del Dottore. Questo articolo ricorda il Terzo Dottore.
Interpretato da Jon Pertwee, il Terzo Dottore esordì nel più profondo cambiamento avvenuto nella serie classica di “Doctor Who”. Dopo sei stagioni in bianco e nero, iniziò la produzione a colori. L’era del Secondo Dottore era terminata con l’esilio sulla Terra impostogli dai Time Lord e ciò contribuì a rimanere nel budget.
Il Terzo Dottore ha una forte personalità e poca pazienza, soprattutto con burocrati, politici e militari. Per questo motivo, quando il Tardis viene disabilitato dai Time Lord, è costretto a lavorare con la UNIT, un’organizzazione militare comandata dal Generale Alistair Gordon Lethbridge-Stewart ma il rapporto tra i due è piuttosto burrascoso.
Lethbridge-Stewart era già apparso in due avventure del Secondo Dottore ma successivamente diventò un personaggio ricorrente nella serie, presente soprattutto nell’era del Terzo Dottore. I due riescono in genere a trovare un accordo perché hanno lo scopo comune di respingere i tentativi di attacchi alieni che si susseguono in quell’epoca e tutto sommato riconoscono le reciproche qualità ma per il resto sono molto diversi.
Nonostante i tanti disaccordi e i frequenti litigi, il Terzo Dottore e Lethbridge-Stewart sono spesso protagonisti anche di momenti comici. Col passare del tempo, i due finiscono per diventare amici e quando finalmente i Time Lord fanno terminare il suo esilio, il Dottore continua ad assistere lui e la UNIT tra un viaggio e l’altro in giro per l’universo.
Separato anche dai precedenti compagni all’inizio del suo esilio, il Terzo Dottore viene aiutato inizialmente da Liz Shaw, una scienziata successivamente sostituita da Jo Grant, un’assistente più convenzionale, e infine da Sarah Jane Smith, una giornalista che per molti fan è la compagna più amata della saga.
L’era del Terzo Dottore è caratterizzata non solo dalla presenza di mostri vecchi e nuovi ma anche dall’arrivo del Maestro, un Time Lord rinnegato con cui si scontra più volte. I due combattono usando in genere la loro intelligenza ma a volte arrivano anche allo scontro fisico.
Se i suoi predecessori erano decisamente uomini di pensiero più che d’azione, il Terzo Dottore eccelle in entrambe. Quando la situazione richiede un’analisi scientifica, utilizza le sue vastissime conoscenze in tutti i campi del sapere. Quando è necessario ricorrere all’azione, è pronto a guidare di persona i veicoli più particolari, dalla vecchia automobile modificata che chiama “Bessie” a quella simile a un hovercraft chiamato informalmente “Whomobile”.
Come i suoi predecessori, anche il Terzo Dottore cerca sempre di risolvere i disaccordi in maniera pacifica ma quando è costretto ad affrontare faccia a faccia qualcuno che vuole ricorrere alla forza, mostra la sua conoscenza dell’Aikido Venusiano, della boxe e della scherma. Occasionalmente, anche cantare una ninna nanna a una creatura aliena ha la sua efficacia.
Definito un dandy per il suo modo di vestire, il Terzo Dottore ha portato “Doctor Who” in un’epoca di nuovi successi. Alla fine della sua era, c’è la consueta evoluzione con i cambiamenti nel personaggio ma non c’è più una rivoluzione come in seguito alle precedenti rigenerazioni. La serie ha ormai raggiunto una certa maturità perciò nel passaggio al Dottore successivo c’è una maggior continuità.
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