La città dei dissonanti di Maico Morellini

La città dei dissonanti di Maico Morellini
La città dei dissonanti di Maico Morellini

Il romanzo “La città dei dissonanti” di Maico Morellini è stato pubblicato per la prima volta da Delos Digital nel n. 126 di “Odissea Fantascienza”.

Enea Reichlin è uno psicologo che lavora all’Aequum Examen, una clinica psichiatrica di Polis Aemilia, dove si trova ad affrontare l’arrivo di nuovi pazienti ricoverati in seguito a comportamenti violenti. Si tratta di persone comuni, apparentemente senza cose in comune, che improvvisamente sono state colte da un raptus omicida.

Tessa Aijdic è una giornalista nel nuovo Khanato in occasione di un progetto internazionale che riguarda la Palude Aral, ciò che rimane del vecchio lago ai confini tra quelli che in precedenza erano Uzbekistan e Kazakistan. La situazione è complessa perché la zona sembra maledetta per eventi del passato che hanno non solo ridotto il vecchio lago ma anche creato animali mutanti ed epidemie.

Maico Morellini non era un novellino quando vinse il Premio Urania 2010 con “Il Re Nero” ma certamente quel romanzo contribuì notevolmente alla sua fama. Dopo oltre un decennio, l’autore ha scritto il prequel “La città dei dissonanti” in cui espande quel futuro raccontandone altri lati oscuri.

C’erano molti riferimenti alla Crisi dei Dissonanti ne “Il Re Nero” e questo prequel è ambientato proprio nel periodo in cui è cominciata. Polis Aemilia dovrebbe essere un’utopia nata dall’unione di Reggio Emilia (Nercropoli), Modena (Polis) e Bologna (Acropoli) con una forte ispirazione alle polis dell’antica Grecia ma nasconde diversi lati oscuri.

Inizialmente, la crisi sembra di natura psichiatrica con improvvisi atti di violenza compiuti da persone insospettabili. Enea Reichlin deve esaminare perfino un ragazzino sempre tranquillo finché non aveva cavato un occhio a un compagno e spezzato un polso a un altro. I misteri e i pericoli che colpiscono anche Enea vengono sviluppati pian piano tra rivelazioni e colpi di scena in un’atmosfera di grande tensione che contribuisce a mantenere l’interesse del lettore.

Uno dei pochi motivi per cui non ero stato pienamente soddisfatto da “Il Re Nero” era dovuto al fatto che offriva solo qualche dettaglio qua e là sulla situazione al di fuori di Polis Aemilia. Dopo oltre un decennio, Maico Morellini ha finalmente aggiunto molte nuove informazioni su quel futuro che non sembra certo piacevole ma è certamente intrigante da scoprire.

L’autore esce da Polis Aemilia in una sottotrama ambientata attorno ai miseri resti del lago Aral. Già oggi la definizione di Palude Aral potrebbe essere adatta dato che il vecchio lago è ormai quasi prosciugato e probabilmente l’inquinamento dell’area è già notevole. Decenni di agricoltura sovietica hanno infatti sfruttato pesantemente le acque del lago lasciandovi pesticidi e fertilizzanti. Insomma, la situazione raccontata da Maico Morellini non è una distopia derivante da cambiamenti climatici futuri ma è fortemente basata su quella reale di oggi.

L’immagine qui sotto USGS-Earth Resources Observation and Science Data Center) mostra il lago Aral visto dai satelliti Landsat nel 1977, 1998 e 2010.

Il lago Aral visto dai satelliti Landsat nel 1977, 1998 e 2010.

Per buona parte del romanzo, i capitoli ambientati a Polis Aemilia e quelli ambientati nell’area della Palude Aral sono completamente slegati se non per il coinvolgimento degli aemiliani nel progetto. Ci vuole parecchio prima di capire i vari livelli dei collegamenti tra queste sottotrame. Nel frattempo, le storie dei due protagonisti Enea Reichlin e Tessa Aijdic portano altri colpi di scena e rivelazioni che soddisfano anche i lettori che non sono contenti quando un romanzo richiede troppa pazienza prima di avere risposte.

Maico Morellini ha scritto “La città dei dissonanti” come romanzo indipendente da “Il Re Nero” perciò ha una sua fine. Chi a suo tempo non aveva letto il romanzo vincitore del Premio Urania 2010 è possibile legger questo prequel e solo poi decidere se andare avanti con quello che a questo punto è diventato il secondo libro di Polis Aemilia. Anche in questo prequel ho trovato misteri ben costruiti e qualche spunto di riflessione perciò consiglio la lettura di entrambi i romanzi. È disponibile su Amazon.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *