Missione CRS-5: la navicella spaziale SpaceX Dragon ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale

La navicella spaziale Dragon di SpaceX catturata dal braccio robotico Canadarm2 della Stazione Spaziale Internazionale (Foto NASA)
La navicella spaziale Dragon di SpaceX catturata dal braccio robotico Canadarm2 della Stazione Spaziale Internazionale (Foto NASA)

Poco fa la navicella spaziale Dragon di SpaceX è stata catturata dal braccio robotico Canadarm2 della Stazione Spaziale Internazionale. Il comandante Barry Wilmore, assistito dalla collega Samantha Cristoforetti, ha gestito l’operazione e ha cominciato a spostare la Dragon verso il punto d’attracco al modulo Harmony. La navicella era partita sabato scorso.

L’avvicinamento della navicella Dragon alla Stazione Spaziale Internazionale segue una procedura lunga e delicata. La sicurezza della Stazione è la priorità assoluta perciò ogni piccolo passo della Dragon viene controllato e solo se tutto va bene nella posizione e nella velocità della navicella si procede con il passo successivo. La procedura è stata testata dalla Dragon nelle sue missioni precedenti ma va sempre seguita scrupolosamente perché un componente dei sistemi di avvicinamento potrebbe non funzionare correttamente.

Domani l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale aprirà il portello della navicella spaziale Dragon e comincerà a scaricare i contenuti. La Dragon rimarra attraccata alla Stazione per circa un mese. Una serie di esperimenti e altri oggetti da riportare sulla Terra verranno caricati sul di essa, che è l’unica navicella cargo in grado di ritornare sulla Terra intatta.

La Dragon ripartirà dalla Stazione Spaziale Internazionale con un carico totale di poco più di 1.300 kg. La missione CRS-5 verrà completata con la discesa nell’Oceano Pacifico, al largo della California. Finora, si è svolta senza problemi e ciò sicuramente rasserena tutti non solo a SpaceX ma anche alla NASA dopo il fallimento della missione della navicella spaziale Cygnus dell’ottobre 2014. Non c’è mai stato un problema di rifornimenti di cibo, acqua e ossigeno per l’equipaggio ma la perdita di un’altra navicella avrebbe causato problemi alle attività scientifiche della Stazione.

Per SpaceX sabato scorso c’è stato anche il tentativo di far atterrare il primo stadio su una piattaforma automatizzata. Il bersaglio era relativamente piccolo ma è stato centrato, il problema è che l’atterraggio è avvenuto a velocità eccessiva. Lo stadio non è recuperabile e la piattaforma ha riportato alcuni danni ma nulla di grave. Sui media ci sono stati molti commenti negativi ma si trattava di un’operazione che è ancora in fase sperimentale. Il risultato è stato migliore rispetto ai test precedenti perciò c’è un progresso e questo è positivo.

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4 Comments


    1. L’articolo fa il paragone con le automobili per illustrare le differenze nella gestione dei veicoli e far capire cosa significherebbe recuperare il primo stadio.

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