Il romanzo “WWW 3: la mente” (“WWW: Wonder”) di Robert J. Sawyer è stato pubblicato per la prima volta nel 2011. È il terzo volume della trilogia WWW ed è il seguito di “WWW 2: in guardia“. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 1597 di “Urania”.
Webmind è sopravvissuta all’attacco americano ma è ancora in pericolo. Quest’intelligenza emersa dall’infrastruttura di Internet ha deciso di essere amichevole nei confronti degli esseri umani. Con le sue capacità di elaborazione ha analizzato una serie di articoli medici per mettere assieme l’idea per una possibile cura di varie forme di cancro che ha reso pubblicamente disponibile. Ciò però non basta a convincere tutti della sua buona volontà.
Mentre Caitlin Decter, la ragazza nata cieca che ha avuto il primo contatto con Webmind cerca di proteggerla, il governo americano decide di tentare un nuovo tipo di attacco per distruggerla. I cinesi invece reagiscono alla sua scoperta cercando di isolare le loro infrastrutture di Internet da quelle del resto del mondo.
In “WWW 3: la mente”, Robert J. Sawyer sviluppa ulteriormente i temi dei due romanzi precedenti per arrivare alla conclusione della trilogia. Il precedente romanzo “WWW 2: in guardia” era terminato con una serie di scelte fatte da vari personaggi, in questo terzo romanzo tali scelte portano a diverse conseguenze.
Webmind ha scelto di rivelare la sua esistenza agli esseri umani e di aiutarli. Per provare la sua buona volontà offre loro un’idea per una possibile cura di varie forme di cancro. La ottiene utilizzando il web per il suo scopo originale, favorire lo scambio di informazioni tra ricercatori. Webmind legge tutti i documenti sull’argomento esistenti sul web e grazie alle sue enormi capacità di elaborazione è in grado di trovare connessioni e correlazioni che la portano al risultato finale.
Le scelte di alcuni governi sono negative. Il governo americano continua ad essere estremamente sospettoso nei confronti di Webmind e il colonnello Peyton Hume tenta un nuovo approccio per cercare nuovamente di distruggerla. Il governo cinese decide invece di isolare le proprie infrastrutture di Internet e ciò causa un tipo imprevisto di effetti su Webmind.
In Cina viene ripresa la sottotrama di Wong Wai-Jeng, il blogger clandestino che viene costretto a lavorare per il suo governo dopo essere stato catturato. La sua storia è connessa a quella di Webmind in vari modi.
Nel frattempo, la vita di Caitlin Decter continua tra i suoi tentativi di vivere come una ragazza normale e il suo rapporto privilegiato con Webmind, che la porta ad essere un personaggio pubblico. Lo sviluppo del suo personaggio ma anche degli altri personaggi significativi della trilogia è avvenuto soprattutto nei romanzi precedenti perciò anche in questo caso in “WWW 3: la mente” vengono mostrate più che altro le conseguenze delle loro azioni precedenti.
I precedenti romanzi erano molto basati sulle idee, in “WWW 3: la mente” c’è più azione anche se spesso è in un certo senso virtuale dato che avviene tramite computer. Questo è inevitabile dato che Webmind è al centro degli avvenimenti del romanzo ma c’è anche azione fisica.
Ad esempio, la storia di Hobo, l’ibrido scimpanzè/bonobo, che per molti versi si sviluppa parallelamente a quella di Webmind nel corso della trilogia, in quest’ultimo romanzo è legata in maniera più stretta e diretta a quella dell’intelligenza emersa dall’infrastruttura di Internet.
La comunicazione tra varie specie, considerando Webmind come una specie a sé, è stato uno dei temi di fondo della trilogia WWW. In “WWW 3: la mente” il suo sviluppo porta soprattutto al tema della pace. Robert J. Sawyer cita anche persone reali che nel passato hanno ricevuto il Premio Nobel per la Pace come Andrej Sacharov e Liu Xiaobo.
Già nel precedente romanzo Robert J. Sawyer aveva manifestato un certo ottimismo riguardo al futuro e in questa conclusione della trilogia WWW quest’elemento è ancor più marcato. La situazione mondiale odierna e della massiccia quantità di informazioni che vengono diffuse su eventi tragici e sui pericoli che oggi corriamo ha i suoi effetti anche sulla narrativa. Anche nel campo della fantascienza la tendenza è verso le storie drammatiche, spesso ambientate in un futuro negativo se non distopico, l’opposto di quello dipinto da Sawyer.
Ci sono eccellenti storie di fantascienza in cui il futuro nasce nel dolore ma mi sembra ingeneroso bollare la trilogia WWW come ingenua semplicemente perché Webmind non vuole eliminare gli esseri umani e la storia mostra un futuro migliore nato senza spargimenti di sangue.
È il problema della profezia autoavverante: se la gente pensa che le cose peggioreranno è quasi inevitabile che ciò accada. In “WWW 3: la mente” Webmind è un catalizzatore per un cambiamento in positivo nell’atteggiamento di molte persone e ciò finisce per contribuire ai miglioramenti nella loro situazione. Ovviamente gli interventi diretti di Webmind sono fondamentali in questo senso ma in molti casi sono possibili anche grazie a persone che agiscono perché vengono convinte che le cose possono migliorare.
Per le sue caratteristiche, “WWW 3: la mente” è più interessante per i suoi contenuti sociali e politici che per quelli puramente scientifici. Secondo me, è comunque una degna conclusione di un’eccellente trilogia che dà molto da pensare e che consiglio caldamente.
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Grazie della review !
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Prego! 🙂