Così si perde la guerra del tempo di Amal-El Mohtar e Max Gladstone

Così si perde la guerra del tempo di Amal-El Mohtar e Max Gladstone
Così si perde la guerra del tempo di Amal-El Mohtar e Max Gladstone (edizione americana)

Il romanzo breve “Così si perde la guerra del tempo” (“This is How You Lose the Time War”) di Amal-El Mohtar e Max Gladstone è stato pubblicato per la prima volta nel 2019. Ha vinto i premi Hugo, Nebula, Locus e BSFA come miglior romanzo breve dell’anno. In Italia è stato pubblicato da Mondadori in “Oscar Fantastica” nella traduzione di Simona Spano.

Quando Rossa un’agente del gruppo del Comandamento trova un messaggio di Blu, una sua rivale nella guerra del tempo, rimane incuriosita pur sapendo che potrebbe nascondere una trappola. Decide di rispondere e ciò porta a uno scambio di messaggi che inizia con punzecchiature e sfide reciproche per diventare ben altro.

Rossa e Blu trovano un’intesa con una comprensione reciproca che rende il loro legame sempre più profondo anche se l’Agenzia e il Giardino sono nemiche. Ciò impedisce loro di incontrarsi di persona e anzi rende pericoloso anche il solo scambiarsi messaggi eppure ciò non ferma i loro sentimenti.

Amal-El Mohtar e Max Gladstone hanno scritto una storia che utilizza alcuni elementi molto classici, incluso quello di romanzo epistolare che precede di gran lunga la nascita della fantascienza moderna nella parte composta dai messaggi che Rossa e Blu si scambiano. Le protagoniste sono due agenti di fazioni nemiche in una guerra del tempo le quali compiono missioni in diverse linee temporali.

Se preferite storie che offrono spiegazioni riguardanti il contesto in cui si muovono i personaggi, “Così si perde la guerra del tempo” non fa per voi. L’Agenzia e il Giardino sono descritti in modo molto generico, a cominciare dal nome. Tuttavia, è proprio questa caratteristica che rende la situazione delle due protagoniste speculare ponendole al centro della trama. Qualsiasi descrizione approfondita sarebbe stata una digressione che avrebbe spostato l’attenzione su qualcos’altro non collegato direttamente a Rossa e Blu.

Le storie romantiche non fanno proprio per me eppure ho apprezzato il modo in cui gli autori hanno sviluppato il rapporto tra Rossa e Blu. In questi casi, il pericolo è di scadere nel melenso e in quei casi il mio livello di interesse scade alla velocità della luce. Secondo me gli autori sono riusciti a mantenere un equilibrio nello scambio di messaggi tra le protagoniste che include sempre riferimenti alle loro missioni e ai pericoli che corrono. Per questo motivo, è uno scambio che esplora il loro legame sentimentale evitando di appestarlo con troppa melassa.

Il risultato, è una storia d’amore e guerra incentrato su un rapporto personale. Andando avanti con lo scambio, la ricerca di questo rapporto da parte di Rossa e Blu nonostante tutto ciò che succede attorno a loro porta anche a chiedersi quale sia il senso della guerra. La mancanza di una vera spiegazione per quella guerra dà anche l’idea che gli autori abbiano voluto mostrare un conflitto senza senso. In quella situazione, due nemiche trovano un’intesa tra loro che non trovano con i loro ufficiali comandanti.

Alla fine, secondo me la bellezza di “Così si perde la guerra del tempo” sta nel modo in cui Rossa e Blu instaurano il loro rapporto mentre in qualche modo si inseguono in una colossale cornice spazio-temporale. Lo ripeto, se vi piacciono storie in cui tutto viene spiegato, questa non fa per voi ma se siete capaci di lasciarvi trasportare qua e là nelle linee temporali assieme alle protagoniste, potrete apprezzare la loro storia.

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