Doctor Who – Wild Blue Yonder

Il Quattordicesimo Dottore (David Tennant) e Donna Noble (Catherine Tate) in Wild Blue Yonder (Immagine cortesia BBC / Disney+)
Il Quattordicesimo Dottore (David Tennant) e Donna Noble (Catherine Tate) in Wild Blue Yonder (Immagine cortesia BBC / Disney+)

“Wild Blue Yonder” è il secondo episodio speciale del 2023 della serie “Doctor Who” che ne celebra il 60° anniversario e segue “The Star Beast“. È disponibile nel Regno Unito e in Irlanda sui canali BBC e in molte altre nazioni sulla piattaforma Disney+.

Nota. Quest’articolo contiene alcuni spoiler su “Wild Blue Yonder”.

In seguito al danno provocato da Donna Noble (Catherine Tate), il Tardis va fuori controllo. Dopo essere finito nell’Inghilterra del 1666, il Quattordicesimo Dottore (David Tennant) riesce a farlo ripartire fino ad arrivare in quella che sembra un’enorme astronave, dove il suo interno esplode. Mentre i viaggiatori si guardano attorno, il Tardis riparte. Nonostante la gravità della situazione, il Dottore promette a Donna di riportarla a casa.

Dopo aver fornito un aggiornamento alla storia di Donna Noble e della sua famiglia, il secondo speciale porta gli spettatori in un’ambientazione cosmica ai confini dell’universo. Perfino il Dottore sembra avere un certo timore reverenzionale quando scruta in quella profonda distesa spaziale. I due viaggiatori sono come naufraghi su un’astronave che si è persa nello spazio e quale ambiente migliore dell’infinito per guardarsi dentro e confrontarsi, anche dal punto di vista emotivo?

La fantascienza nell’ultima frontiera è generalmente quella che amo maggiormente, soprattutto quando ha la profondità di includere la dimensione interiore dei protagonisti. In “Wild Blue Yonder” il Dottore e Donna devono affrontare l’ignore in più di un modo trovandosi faccia a faccia con se stessi, in senso letterale e figurativo. È una situazione che può disturbare qualche spettatore ma ciò non fa che sottolineare come sia ben costruita sotto tutti i punti di vista.

La notevole bravura dei due attori e la grande chimica esistente tra di loro valorizzano pienamente una storia che esplora emozioni profonde in un’introspezione che arriva anche da un punto di vista come nessuno prima. Avendo recuperato la memoria del suo tempo con il Dottore e avendo visto nella sua mente ciò che gli è successo dopo che si erano separati, Donna ha una prospettiva unica anche se dice di non ricordare tutto ciò che ha visto.

Le controverse scelte di Chris Chibnall di esplorare le origini del Dottore con i conseguenti colpi di scena visti durante la sua gestione avevano scontentato una parte del fandom. Qualcuno sperava che Russell T Davies si inventasse qualche soluzione per cancellare tutto o almeno facesse finta di nulla, invece ha sostanzialmente confermato tutto ciò che è stato raccontato durante l’era del Tredicesimo Dottore mostrandone le conseguenze.

Ho le mie perplessità sulla storia del Timeless Child ma francamente stravolgere tutto un’altra volta mi sarebbe sembrato un caso di pezza peggiore del buco. Credo che Russell T Davies abbia fatto bene a usarla assieme agli eventi di Flux per portare alla luce alcune emozioni del Dottore.

Alla fine dell’episodio non c’è neppure il tempo di commuoversi per l’apparizione di nonno Wilfred Mott (Bernard Cribbins) che succede di tutto. È un cliffhanger che porta verso il terzo speciale. Intanto, ho apprezzato “Wild Blue Yonder” più del primo speciale.

Edit. È stato confermato che si è trattato dell’ultima apparizione di Bernard Cribbins perché l’attore ci ha lasciati poco tempo dopo.

Wilfred Mott (Bernard Cribbins) in Wild Blue Yonder (Immagine cortesia BBC / Disney+)
Wilfred Mott (Bernard Cribbins) in Wild Blue Yonder (Immagine cortesia BBC / Disney+)

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