“The Star Beast” (“The Star Beast”) è il primo episodio speciale del 2023 della serie “Doctor Who” che ne celebra il 60° anniversario. È disponibile nel Regno Unito e in Irlanda sui canali BBC e in molte altre nazioni sulla piattaforma Disney+.

Nota. Quest’articolo contiene alcuni spoiler su “The Star Beast”.

Il Quattordicesimo Dottore (David Tennant) sta cercando di capire come mai la rigenerazione abbia ripreso un vecchio volto quando arriva a Londra e la prima persona in cui si imbatte è Donna Noble (Catherine Tate), accompagnata dalla figlia Rose (Yasmin Finney). Non ha neppure il tempo di riflettere su quella che sembra una coincidenza davvero strana che un’astronave precipita nell’atmosfera terrestre trasportando il tenerissimo Meep, braccato dagli orridi insettoidi Guerrieri Wrarth.

La storia di “The Star Beast” è stata pubblicata in origine sotto forma di fumetto nel 1980 con il Quarto Dottore e Beep il Meep che viene trovato e nascosto da Sharon, una ragazza che diventa compagna del Dottore, e dal suo amico Fudge. Big Finish l’aveva già adattata in un’avventura audio nel 2019.

Russell T Davies ha adattato la storia al Quattordicesimo Dottore, iniziando la sua seconda gestione introducendo il mistero del suo nuovo/vecchio volto e il fatto che si imbatta in Donna Noble poco dopo la rigenerazione. C’è un misto di elementi nuovi e altri familiari e la scelta di Davies è chiaramente quella di cominciare la sua seconda gestione riproponendo una coppia che aveva avuto successo. Allo tesso tempo, ha inserito alcuni riferimenti ai Dottori tra il Decimo e il Quattordicesimo, giusto per mettere in chiaro che non intende rinnegare quelle ere.

Come ci si poteva aspettare da una sceneggiatura di Russell T Davies, quest’episodio funziona grazie ai personaggi. Non è certo una sorpresa che David Tennant e Catherine Tate lavorino bene assieme oggi come hanno fatto in passato e gli altri attori con ruoli significativi offrono buone interpretazioni.

La trama può essere definita come essenziale ma anche qui si vede lo stile di Russell T Davies. Si adatta al formato della nuova serie di “Doctor Who” con i suoi ritmi rapidi e la mancanza di tempo per grandi approfondimenti. Problemi che erano stati ritenuti irrisolvibili vengono risolti con estrema facilità, usando un po’ di umorismo per distrarre gli spettatori dall’accorgersi che troppe cose hanno poco o nessun senso.

Chris Chibnall sarebbe stato crocefisso per aver proposto parti di trama così pedestri. Forse la sua colpa principale alla fine è stata quella di non essere riuscito a costruire un’intensità nel Dottore e nel rapporto con i compagni paragonabile a quelli creati dagli altri showrunner.

Nella sua versione di “The Star Beast”, Russell T Davies ha il pregio di aver sfruttato bene proprio momenti tra i personaggi. Certamente quelli principali sono tra il Dottore e Donna ma il Dottore ne ha anche alcuni con Shirley Anne Bingham (Ruth Madeley), la nuova consulente scientifica della UNIT. Donna ha anche momenti significativi con Rose, la figlia transgender che sta cercando se stessa in un mondo in cui c’è scarsa sensibilità.

I primi commenti indicano che “The Star Beast” è stato un successo e la cosa non mi stupisce. Solo una minoranza degli spettatori della serie è appassionata di fantascienza perciò sono in pochi a valutare negativamente la pochezza di certe parti. Nonostante i difetti delle sceneggiature di Russell T Davies, complessivamente questo speciale mi è piaciuto e il finale lo lega al prossimo.