Avviso. Questa recensione contiene molti spoiler sull’ottava stagione della serie “The Walking Dead”!
Il 15 aprile (il 16 aprile in Italia) è terminata la settima stagione della serie “The Walking Dead”.
L’ottava stagione è stata prodotta e trasmessa con il formato ormai diventato usuale: 16 episodi dei quali 8 sono stati trasmessi tra ottobre e dicembre 2017 e gli altri 8 tra febbraio e aprile 2017. Il calo di audience che si era visto nella settima stagione si è decisamente accentuato, tanto che, se non consideriamo chi registra gli episodi, rispetto ai record della sesta stagione l’audience si è praticamente dimezzata.
L’anno scorso quel calo poteva essere un segno che molti spettatori si stavano stufando della serie. Quest’anno è un chiaro segnale che qualcosa davvero non va più. Si tratta del calo di qualità? Della delusione per lo sviluppo degli ultimi archi narrativi rispetto alle premesse? Di una combinazione di entrambi?
La settima stagione di “The Walking Dead” era finita con uno scontro del gruppo di Alexandria, Hilltop e del Regno, con i Salvatori di Negan. Com’era chiaro fin da subito, si è trattato solo dell’inizio di un arco narrativo che ha occupato tutta l’ottava stagione in cui è stata sviluppata la guerra tra le due fazioni.