La Terza Memoria di Maico Morellini

La Terza Memoria di Maico Morellini
La Terza Memoria di Maico Morellini

Il romanzo “La Terza Memoria” di Maico Morellini è stato pubblicato per la prima volta nel 2016 da Mondadori nel n. 1630 di “Urania”. È disponibile anche in formato Kindle su Amazon Italia e Amazon UK e in formato ePub su IBS.

Sotto la guida della Voce, assistito da un Consiglio, gli Adepti usano il Verbo seguendo precise regole. Essi devono anche vigilare per impedire che il Verbo venga usato male e in caso di abuso la giustizia esercitata dalla Voce è severa. Nonostante ciò, quando Beteah, la più esperta tra in Consiglieri, va a controllare una colonia, scopre un caso di utilizzo della negromanzia.

Il viaggio di Beteah rivela solo alcuni degli eventi in atto perché strane cose stanno avvenendo e neppure la Voce ha le risposte che sarebbero necessarie. Ricerche in ciò che è rimasto delle antiche conoscenze risalenti a prima del Disordine aiutano almeno a fornire qualche informazione ma sollevando altri interrogativi? Cosa c’è là dove una volta sorgeva l’antica città di Imola? Chi o cosa è Cartesio?

Nelle sue opere Maico Morellini ha dimostrato di sapersi destreggiare tra vari generi e sottogeneri, anche mischiandoli tra di loro. Ne “La Terza Memoria” usa la fantascienza post-apocalittica in una storia ambientata in un futuro che segue una catastrofe conosciuta come il Disordine che ha uno sviluppo con molte connotazioni fantasy. È uno dei casi in cui analizzare troppo queste componenti rischia però di concentrare l’attenzione sulle forme invece che sulla sostanza.

Il Disordine è legato a un’energia che, a chi sa come manipolarla, permette di trasformare in realtà la propria volontà. In quel futuro post-apocalittico la stabilità è assicurata da persone addestrate a usare il Verbo, guidate dalla Voce e dal Consiglio, che ha sede a Roma, a S. Pietro. Questi elementi danno una certa connotazione religiosa alla storia ma c’è molto altro.

L’uso del Verbo può essere visto anche come una metafora dell’attività dello scrittore. In un futuro in cui la possibilità di scrivere è limitata ai depositari del Verbo, essi sono in grado di creare letteralmente qualsiasi cosa tramite la scrittura. In questo senso è interessante il fatto che tra gli ingredienti per quell’attività ci sia il sangue, dobbiamo pensare che Maico Morellini ci metta il suo sangue per scrivere le sue opere? 😉

Il lettore viene immerso fin dall’inizio in questo strano futuro e pagina dopo pagina deve cercare di capire come funzionino le cose. Pian piano Maico Morellini ci fornisce i dettagli ma “La Terza Memoria” è un tipo di storia che richiede un certo investimento, nel senso che le spiegazioni più importanti arrivano alla fine, anche se non sono proprio tutte sorprendenti.

Questi misteri non sono solo un modo per mantenere la curiosità del lettore ma sono dovuti anche al fatto che anche la Voce e i membri del suo Consiglio sono alla ricerca di risposte. Le memorie del passato pre-Disordine sono frammentarie e gli eventi che si trovano ad affrontare sono anomali.

La storia è resa più complessa dal fatto che ci sono varie forze all’opera. Beteah scopre l’uso della negromanzia, legata all’impiego di sangue dei morti. In questo caso la connotazione tende al genere horror con brani piuttosto macabri ma è poca cosa rispetto a “I Necronauti“. Ci sono sottotrame più sottili legate all’Ordine dei Numeri e a un misterioso straniero che mostrano varie sfaccettature delle forze all’opera.

Alla fine, “La Terza Memoria” è un complesso mix di generi che esplora i possibili sviluppi dell’uso del potere legato al Verbo in una storia piena di colpi di scena. È un romanzo pieno di azione, tanto che l’approfondimento dei personaggi è un po’ sacrificato, forse anche per i limiti di lunghezza di Urania.

Ciò non significa che l’azione sia fine a se stessa, al contrario le azioni dei protagonisti sono dettate dalle loro scelte che hanno conseguenze importanti. Il romanzo è per certi versi uno scontro tra diversi punti di vista e il risultato determina il futuro perciò si tratta anche di spunti di riflessione.

Presumo che sia per questi pregi che “La Terza Memoria” è stato pubblicato su “Urania”, che peraltro ultimamente sta offrendo vari mix di generi e non solo nella collana principale. Sono anche i pregi che mi fanno pensare che Maico Morellini abbia scritto un altro romanzo davvero intrigante di cui consiglio la lettura.

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