I Necronauti di Maico Morellini

I Necronauti di Maico Morellini
I Necronauti di Maico Morellini

Il romanzo “I Necronauti” di Maico Morellini è stato pubblicato per la prima volta nel 2015 da Edizioni BMS nel n. 2 di “Ambrosia”. È composto dall’unione di 10 racconti precedentemente pubblicati separatamente da Delos Digital come ebook.

È passato quasi un secolo da quando la Corporazione dei Necronauti di Saturno ha permesso la ripresa dei contatti tra i vari pianeti e lune colonizzati dagli esseri umani. Essa ha il monopolio della necropropulsione, la misteriosa tecnologia che sfrutta persone in punto di morte per emettere energie che ingannano la sonda spaziale aliena che in precedenza aveva cominciato a distruggere tutte le astronavi che viaggiavano nel sistema solare.

L’agente segreto terrestre Micah Veidt viene incaricato di infiltrarsi sull’astronave “La Luce di Titano”, l’ammiraglia della Corporazione dei Necronauti con lo scopo di carpire i segreti della necropropulsione. Una serie di eventi cambierà per sempre il sistema solare perché all’interno della Corporazione non tutti hanno le stesse idee e l’Emissario Eliphas Nuuro intrattiene rapporti ambigui con tutte le fazioni.

La saga dei Necronauti è iniziata come una serie di racconti ma essi sono uniti da una stretta continuità narrativa. Fin dall’inizio, Maico Morellini li ha scritti come capitoli di una storia più grande perciò i 10 che compongono la prima stagione formano un romanzo vero e proprio che racconta un’unica storia.

Gli autori italiani non si sono mai curati particolarmente della “purezza” del genere fantascientifico e hanno tipicamente prodotto commistioni con elementi di altri generi. Anche Maico Morellini lo fa introducendo in una space opera l’elemento della necropropulsione, che sembra più horror.

Non a caso, leggendo la sua introduzione al romanzo sono rimasto un attimo perplesso quando ha menzionato le astronavi della Corporazione dei Necronauti dall’aspetto gotico. Di primo acchito ho interpretato il termine in senso di horror gotico chiedendomi quale aspetto avesse e solo poi ho pensato all’arte gotica. 🙂

Il tema è effettivamente abbastanza macabro e Maico Morellini non fornisce spiegazioni al funzionamento della necropropulsione né fornisce indizi sul motivo per cui essa inganna la sonda aliena che per lungo tempo ha impedito i viaggi spaziali nel sistema solare. Tuttavia, a parte quest’elemento horror la saga è una space opera.

Ciò non significa che “I Necronauti” sia semplice avventura spaziale, tutt’altro. I vari racconti sono ambientati in parte nello spazio ma in parte anche sui vari pianeti e lune colonizzati. Le vicende vanno dagli incontri diplomatici alle battaglie spaziali passando per spionaggio, doppi giochi e altro ancora.

Le tappe nei vari luoghi del sistema solare danno a Maico Morellini il modo di farci scoprire un po’ delle particolarità della Terra del futuro e delle varie colonie. Il forzato isolamento ha costretto in particolare i coloni ad adattarsi a situazioni difficili. Ciò ha contribuito alla nascita di varie culture e di vari atteggiamenti locali.

Ogni racconto potrebbe benissimo essere uno spunto per un romanzo autonomo in cui gli questi elementi specifici di ciascuna colonia vengono approfonditi ma Maico Morellini ha scelto di scrivere una storia unica che le tocca tutte. La conseguenza è che le specificità delle varie colonie vengono mostrate tramite particolari messi qua e là nei racconti lasciando eventuali approfondimenti a storie future.

In sostanza, “I Necronauti” ci offre offre una prima occhiata del futuro dell’umanità all’interno della storia della crisi che inizia con le azioni di Micah Veidt da una parte e delle fazioni all’interno della Corporazione dei Necronauti dall’altra. Maico Morellini si concentra soprattutto sugli intrighi che si sviluppano nelle tante fazioni in gioco, per gli approfondimenti locali ci sarà tempo nei racconti successivi che già ha cominciato a pubblicare.

Nel corso del romanzo, solo alcuni personaggi sono ricorrenti e vengono sviluppati pian piano, offrendoci personalità a volte davvero complesse. Per il modo in cui l’insieme dei racconti viene sviluppato, abbracciando un lungo periodo opportunamente condensato, il ritmo viene mantenuto generalmente alto con tanta azione e colpi di scena.

Secondo me, “I Necronauti” rappresenta un eccellente inizio di una saga con un buon equilibrio tra avventura ed eventi più cerebrali tra intrighi e azioni di intelligence. Lascia le porte aperte per i seguiti ma ha una sua fine perciò può essere letto come romanzo indipendente. Consigliatissimo!

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