“The Five Doctors” è un’avventura speciale tra la ventesima e la ventunesima stagione della seie classica di “Doctor Who” trasmessa il 25 novembre 1983. Segue “The King’s Demons“, è stata scritta da Terrance Dicks e diretta da Peter Moffatt.
La storia
Il Quinto Dottore (Peter Davison) si sta godendo un po’ di relax assieme a Tegan (Janet Fielding) e Turlough (Mark Strickson) quando si sente male e si rende conto che il suo passato sta scomparendo. Il Primo Dottore (Richard Hurndall) viene catturato da una forza che lo porta su Gallifrey, dove trova sua nipote Susan (Carole Ann Ford). Il Secondo Dottore (Patrick Troughton) e il Generale Lethbridge-Stewart (Nicholas Courtney) vengono anch’essi catturati da quella forza e portati su Gallifrey. Sarah Jane Smith (Elisabeth Sladen) viene catturata dalla stessa forza e su Gallifrey si imbatte nel Terzo Dottore (Jon Pertwee). Il Quarto Dottore (Tom Baker) e Romana II (Lalla Ward) vengono bloccati nel vortice temporale.
Quattro Dottori si trovano su Gallifrey, nella Zona Morta, un luogo dal passato molto oscuro in cui c’è la Tomba di Rassilon. I Time Lord non capiscono cosa stia succedendo e sono costretti a rivolgersi al Maestro (Anthony Ainley) sperando che lui salvi il Dottore e il loro pianeta.
Extra
Nota. L’edizione originale è chiamata “Special Edition” e in questa recensione si parla della versione Region 2 mentre la versione Region 1 è diversa. La seconda edizione è chiamata “25th Anniversary Edition”.
La Special Edition non contiene extra tranne i sottotitoli di produzione e la possibilità di ascoltare solo la musica originale. La 25th Anniversary Edition è ricca di extra tra cui alcuni tipici come i sottotitoli di produzione, una galleria di immagini tratte da quest’avventura e i sottotitoli della produzione e i Radio Time Billings.
Sono presenti nella traccia audio alternativa di entrambe le edizioni commenti all’avventura. Nella versione Special Edition ci sono i commenti da parte del protagonista Peter Davison e dell’autore Terrance Dicks. Nella versione originale ci sono i commenti degli attori Elisabeth Sladen, Mark Strickson, Nicholas Courtney e Carole Ann Ford.
Original TV Version. La versione originale trasmessa in TV di quest’avventura.
Celebration. Un documentario di oltre 50 minuti sulla produzione di quest’avventura speciale.
Trails and Continuity. Annunci della BBC del 1983 e i titoli completi iniziali e finali della versione in quattro parti.
Special Edition. La versione di quest’avventura parzialmente rimontata e con alcuni nuovi effetti speciali creata per un’edizione in videocassetta.
Isolated Music. L’opzione per vedere quest’avventura con la colonna sonora di Peter Howell in una traccia audio isolata. È disponibile per entrambe le versioni di quest’avventura.
The Ties that Bind Us. Un documentario di quasi 26 minuti sui legami tra il passato e il futuro della serie contenuti in quest’avventura.
Five Doctors, One Studio. Immagini delle riprese in studio. È un riempitivo.
Out-takes. Vari errori durante le riprese. Un altro riempitivo.
(Not So) Special Effects. Alcuni dei problemi nella realizzazione degli effetti speciali di quest’avventura.
Saturday Superstore. Peter Davison, Janet Fielding e Mark Strickson ospiti della trasmissione “Saturday Superstore”.
Blue Peter. Peter Davison, Richard Hurndall e alcuni mostri ospiti della trasmissione “Blue Peter”.
Nationwide. Patrick Troughton, Jon Pertwee, Peter Davison e Verity Lambert ospiti della trasmissione “Nationwide”.
Breakfast Time. Patrick Troughton e Peter Davison ospiti della trasmissione “Breakfast Time”.
Ci sono anche due “uova di Pasqua”: uno è poco interessante perché si tratta solo dell’introduzione alla Special Edition contenuta nella videocassetta ma l’altro è un commento all’edizione originale di quest’avventura da parte di David Tennant, Phil Colinson e Helen Raynor.
Il produttore John Nathan-Turner cominciò a pianificare la celebrazione del ventesimo anniversario di “Doctor Who” con largo anticipo. L’idea di base era la stessa di “The Three Doctors“, l’incontro tra tutti i Dottori, e ciò poneva subito un problema perché purtroppo William Hartnell, che aveva interpretato il Primo Dottore, era morto nel 1975.
Inizialmente, la sceneggiatura doveva essere scritta da Robert Holmes, forse il miglior autore della serie classica di “Doctor Who”. Tuttavia, Holmes non amava usare personaggi creati da altri autori e avere a che fare con eventi di avventure del passato, proprio ciò che era necessario in un’avventura celebrativa. Dopo qualche settimana, Holmes disse allo script editor Eric Saward che non era in grado di procedere con il lavoro.
John Nathan-Turner si rivolse a Tarrance Dicks, un altro autore molto esperto della serie classica, che cominciò a scrivere la sceneggiatura ma ben presto fu costretto a destreggiarsi tra varie modifiche. Innanzitutto, Richard Hurndall venne scelto per interpretare il Primo Dottore. L’idea originale era che si trattasse di un impostore ma successivamente essa venne abbandonata. Per avere comunque in qualche modo William Hartnell, la storia inizia con una scena tratta dalla fine del serial “The Dalek Invasion of Earth“.
Un grosso problema fu dovuto al fatto che, dopo essersi inizialmente mostrato disponibile, Tom Baker annunciò il rifiuto di riprendere il ruolo del Quarto Dottore. Era ancora il Dottore più popolare e Terrance Dicks gli aveva riservato un ruolo importante nella sceneggiatura perciò dovette modificarla pesantemente. Venne deciso di utilizzare scene di “Shada”, l’avventura classica mai terminata a causa di uno sciopero, per includere in qualche modo il Quarto Dottore nella storia.
Dopo tanti problemi, finalmente “The Five Doctors” fu completata. La prima mondiale avvenne negli USA nel giorno dell’anniversario, il 23 novembre 1983, mentre in UK venne trasmessa due giorni dopo. A differenza delle normali avventure della serie classica, è nel formato di un film TV invece che divisa in vari episodi.
Lo sviluppo della mitologia dei Time Lord era cominciato solo alla fine dell’era del Secondo Dottore. “The Five Doctors” è ambientata soprattutto su Gallifrey e, come “The Three Doctors”, la storia riguarda le loro origini, in questo caso in particolare Rassilon.
Terrance Dicks si ispirò in parte al poema “Childe Roland alla Torre Nera giunse” (“Child Roland to the Dark Tower came”) di Robert Browning, lo stesso che anni dopo ispirò Stephen King, per creare una quest per i vari Dottori e i loro compagni. In questo caso, la Torre Nera è la tomba di Rassilon, anche se secondo le leggende lui non è veramente morto.
La storia funziona grazie ai Dottori, alle loro interazioni e a quelle con i vari compagni, anche se sono un po’ limitate a causa della gran quantità di personaggi. Anche se il Quarto Dottore e Romana sono bloccati e quindi non partecipano attivamente alla trama, la presenza degli altri, dei Time Lord, del Maestro e di vari mostri rende la storia piuttosto frammentata. La situazione è resa peggiore dalle tante modifiche rese necessarie dai cambiamenti di piani durante la sua scrittura.
“The Five Doctors” cita in vari modi avventure passate di “Doctor Who” e questo costituisce la sua forza e la sua debolezza allo stesso tempo. Per i fan c’è un forte collegamento con il passato ma la struttura di questo speciale è basata sul fatto che ci sono personaggi che si muovono da un posto ad un altro, un tipico modo per riempire il tempo nelle normali avventure. Nel caso di Susan, il collegamento è dato dal fatto che si storge una caviglia, quasi a ricordarci perché non era un personaggio fatto molto bene.
L’interazione tra il Secondo e il Terzo Dottore è sempre uno spettacolo, purtroppo è limitata, a differenza di “The Three Doctors”. Curiosamente, solo il Primo Dottore sembra interessato a Susan quando ci si aspetterebbe che gli altri fossero felici di rivederla, dato che per loro sono passati anche secoli dal momento in cui l’hanno abbandonata sulla Terra.
Un elemento che funziona bene è l’interazione tra i Dottori e il Maestro, che ovviamente è il primo sospetto del loro rapimento. Nessun Dottore gli crede quando lui cerca di convincerli che è stato inviato dall’Alto Consiglio dei Time Lord, guidato dal Lord Presidente Borusa, per salvarli.
In tutto ciò, il tema dell’immortalità viene affrontato in maniera piuttosto frettolosa. Viene citata la possibilità che un Time Lord possa avere un nuovo ciclo di rigenerazioni. Una vera e propria immortalità viene menzionata in connessione con Rassilon ma senza approfondire il concetto.
“The Five Doctors” gode di elevata considerazione tra molti fan di “Doctor Who” ma secondo me ciò è dovuto soprattutto alla presenza dei vari Dottori e compagni. Oggettivamente, la storia mi sembra piuttosto caotica anche se certamente ha la sua importanza nella mitologia della saga.
La Special Edition di “The Five Doctors” venne creata per un’edizione in videocassetta e poi venne usata per il primo DVD di “Doctor Who”. Per questo motivo, la prima edizione in DVD è davvero povera, ben diversa dai DVD degli ultimi anni, pieni di extra. Ci siamo abituati ad avere DVD con Special Edition, nuovi effetti speciali e perfino nuovi montaggi. In questo caso è avvenuto il contrario: la 25th Anniversary Edition è quella che include la versione originale trasmessa in TV.
Secondo me, alla fine “The Five Doctors” è un’avventura che va vista solo perché ci sono i vari Dottori e compagni. La 25th Anniversary Edition del DVD è un buon prodotto con vari extra interessanti che, nonostante i difetti, ne fanno un doppio DVD che non può mancare nella collezione dei fan di “Doctor Who”.
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