Notte eterna di Guillermo del Toro e Chuck Hogan

Notte eterna di di Guillermo del Toro e Chuck Hogan (edizione britannica)
Notte eterna di di Guillermo del Toro e Chuck Hogan (edizione britannica)

Il romanzo “Notte Eterna” (“The Night Eternal”) di Guillermo del Toro e Chuck Hogan è stato pubblicato per la prima volta nel 2011. È il terzo romanzo di una trilogia ed è il seguito de “La caduta“. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nella collana “Omnibus” e nel n. 5 di “Urania Horror” nella traduzione di Gaetano L. Staffilano. L’edizione Omnibus è disponibile in formato Kindle su Amazon Italia e Amazon UK e in formato ePub su IBS.

Il piano del Padrone per conquistare il potere ha funzionato. Ha usato armi atomiche per causare un inverno atomico con una notte quasi perenne. In due anni ha preso il controllo di quasi tutto il mondo creando una società in cui gli esseri umani superstiti sono divisi tra i suoi servitori e il “bestiame”, usato per fornire sangue e per la riproduzione.

Il gruppo formato dall’epidemiologo Ephraim Goodweather, dalla sua collega Nora Martinez e dal disinfestatore Vasiliy Fet continua a cercare di formare una resistenza contro il Padrone. Essi sono aiutati dal misterioso Quinlan, che serviva gli altri antichi vampiri e ora continua cercare il punto debole del Padrone in una lotta che sembra disperata.

Il libro finale della trilogia Nocturna comincia in maniera devastante due anni dopo che il Padrone ha messo in atto il suo piano. La narrazione fa un salto avanti nel tempo dopo la fine de “La caduta” e il lettore si trova in un mondo di tenebre quasi perenni dominato quasi completamente dai vampiri.

La resistenza contro il Padrone sembra sconfitta, anche perché la morte Abraham Setrakian ha reso molto più difficile la decifrazione dell’Occido Lumen, un libro che contiene i segreti dei vampiri. Ephraim Goodweather, che dovrebbe essere uno dei leader della resistenza, è quasi impazzito dopo che suo figlio è stato catturato dal Padrone.

I toni di “Notte Eterna” sono davvero apocalittici e non solo perché la situazione per gli esseri umani è davvero brutta ma anche proprio per il cambio di impostazione di fondo. La trilogia era iniziata con toni che, pur contenendo elementi classici delle storie di vampiri, sembravano più un misto di fantascienza e “procedural drama” dato che il vampirismo era descritto come una sorta di epidemia.

Fin dall’inizio, la trilogia non ha brillato per originalità e la storia dell’epidemia di vampirismo ricordava in vari modi il film “Space Vampires”, tratto dal romanzo “I vampiri dello spazio“. La Manhattan infestata dai vampiri della trilogia Nocturna riecheggia per certi versi la Londra di quel film.

Il tono della vicenda cambia decisamente in “Notte Eterna”, virando verso il mistico / religioso. Sia l’Occido Lumen che alcuni flashback rivelano elementi decisamente soprannaturali connessi ai vampiri. La storia dei tentativi della resistenza di distruggere il Padrone non arriva fino a quel punto ma contiene anch’essa connotazioni religiose.

Questa disomogeneità rispetto ai libri precedenti della trilogia può lasciare perplesso il lettore eppure “Notte Eterna” mi è sembrato il più robusto dei tre. Ciò perché la trama può concentrarsi sulla parte risolutiva della storia, senza bisogno di una parte introduttiva dal ritmo spesso basso e senza le debolezze del libro centrale.

“Notte Eterna” è soprattutto un romanzo d’azione in cui anche i flashback contengono elementi connessi alla risoluzione finale. La storia è complessa e gli eventi non vanno sempre in maniera diretta dall’inizio alla fine del romanzo ma è lì che portano anche le deviazioni.

Anche in “Notte Eterna” c’è un vasto uso di cliché ed elementi non proprio originali. L’Imperat… ehm, il Padrone che cerca di portare Zack Goodweather al “lato oscuro” sa di già visto, anche se in questo caso usa il figlio per arrivare al padre. Quinlan, che comunque è un personaggio interessante, non è un vampiro come gli altri e il fatto che Guillermo del Toro abbia diretto il film “Blade II” fa sospettare quale sia l’ispirazione.

Anche il finale non è esattamente sorprendente. Il ritmo elevato compensa solo in parte i difetti del romanzo ma se alla fine ci si pensa un po’ sopra è impossibile ignorarli. C’è di positivo che i protagonisti siano molto umani, per certi versi perfino Quinlan, e non eroi senza macchia e senza paura.

L’idea della trilogia Nocturna era stata originariamente concepita per creare una serie televisiva da Guillermo del Toro. Dopo anni di tentativi per trovare i finanziamenti necessari al progetto, un episodio pilota sceneggiato dallo stesso del Toro assieme a Chuck Hogan e diretto da del Toro è stato girato e approvato dal canale FX, che ha ordinato una stagione da 13 episodi che dovrebbe debuttare negli USA nel luglio 2014.

Alla fine, la trilogia Nocturna può essere considerata un unico romanzo diviso in tre libri che raccontano una storia poco originale e con problemi di disomogeneità. Per chi apprezza le storie di vampiri, soprattutto quelli classici, assolutamente spietati, piuttosto che il glamour di quelli fighetti di certe produzioni moderne, può comunque essere una lettura divertente.

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