La sonda spaziale IRIS ha cominciato a mostrare dettagli dell’atmosfera solare mai visti prima

Una sezione dell'atmosfera solare vista dalla sonda spaziale SDO a sinistra e dalla sonda spaziale IRIS a destra (Immagine NASA/SDO/IRIS)
Una sezione dell’atmosfera solare vista dalla sonda spaziale SDO a sinistra e dalla sonda spaziale IRIS a destra (Immagine NASA/SDO/IRIS)

Il 28 giugno è avvenuto il lancio della sonda spaziale IRIS (Interface Region Imaging Spectrograph), parte del programma Small Explorer che ha lo scopo di esplorare lo spazio con sonde dal costo contenuto. Il 17 luglio è arrivato il grande giorno in cui la sonda IRIS ha cominciato a inviare le immagini catturate dal suo telescopio e i risultati mostrano che sta già mantenendo le promesse fornendo ai ricercatori dettagli dello strato inferiore dell’atmosfera solare mai visti prima.

Quando ha cominciato a osservare l’atmosfera solare, la sonda spaziale IRIS ha rivelato una quantità di strutture sottili simili a fibrille che non erano mai state viste prima. Queste immagini hanno rivelato enormi contrasti in densità e temperatura esistenti in quella regione anche tra aree distanti tra loro poche centinaia di chilometri. Le immagini mostrano anche aree la cui luminosità aumenta e diminuisce rapidamente, un elemento che fornisce indizi sul modo in cui l’energia è trasportata e assorbita attraverso la regione.

I dettagli, molto superiori a quelli rilevabili anche da una sonda che ha lo scopo di osservare il Sole come la SDO (Solar Dynamics Observatory), sono indispensabili per capire come l’energia fluisca attraverso la regione. L’obiettivo è capire come nella corona, la regione superiore dell’atmosfera solare, le temperature possano superare il milione di Kelvin.

Il telescopio e lo spettrografo della sonda spaziale IRIS lavorano assieme per fornire i dati che servono agli scienziati. La luce dal telescopio viene divisa in due componenti: uno fornisce immagini ad alta risoluzione mentre il secondo è lo spettrografo che fornisce informazioni su molte lunghezze d’onda allo stesso tempo.

Le informazioni fornite dallo spettrografo permettono di capire a quali lunghezze d’onda il Sole emetta più luce. L’analisi delle informazioni permette di tracciare velocità, temperatura e densità, fondamentali per tracciare il modo in cui energia e calore si muovono attraverso la regione.

I dati raccolti dalla sonda spaziale IRIS vengono processati per interpretare le sue osservazioni. Questa è una parte importante della ricerca che oggi può portare a notevoli passi avanti grazie alla qualità di queste nuove osservazioni e alla potenza dei computer attuali.

Questo è solo l’inizio della missione IRIS, che dovrebbe farci conoscere molto meglio alcuni comportamenti del Sole che hanno conseguenze anche notevoli sulla Terra.

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