“Silver Nemesis” è un’avventura della venticinquesima stagione della serie classica di “Doctor Who” trasmessa nel 1988. Segue “The Happiness Patrol” ed è composta da tre parti, scritta da Kevin Clarke e diretta da Chris Clough.
La storia
Il Settimo Dottore (Sylvester McCoy) ha portato Ace (Sophie Aldred) nell’Inghilterra del 1988 per ascoltare un po’ di jazz. Tuttavia, qualcosa preoccupa il Dottore, che sente che deve fare qualcosa di importante ma non ricorda cosa, almeno finché uno strano meteorite non cade nelle vicinanze.
Nel XVI secolo, Lady Peinforte utilizza conoscenze che lei considera magia per spostarsi nel futuro, dove è stato calcolato che arriverà ciò che cerca. Lì dovrà affrontare un gruppo di neo-nazisti e i Cybermen, che hanno lo stesso obiettivo. Il Dottore deve impedire che queste forze del male si impadroniscano di un potere enorme.
Extra
Questo DVD contiene una discreta quantità di extra. Sono presenti contenuti tipici come i sottotitoli della produzione, i Radio Time Listings, un promo dei DVD di “Doctor Who” pubblicati prossimamente e una galleria di immagini tratte da quest’avventura.
Sono presenti nella traccia audio alternativa commenti all’avventura da parte dei protagonisti Sylvester McCoy e Sophie Aldred e dello script editor Andrew Cartmel.
Industrial Action. Un documentario di circa 33 minuti sulla produzione di quest’avventura.
Deleted and Extended Scenes. Ben 22 minuti di scene tagliate in parte o completamente dalla versione finale di quest’avventura.
Isolated Score. L’opzione per guardare quest’avventura ascoltando musica jazz assieme alla colonna sonora.
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Kevin Clarke stava accumulando esperienza scrivendo sceneggiature per varie serie televisive. Gli era stato consigliato di contattare la produzione di “Doctor Who”, che era proprio alla ricerca di una storia per il venticinquesimo anniversario della serie. Clarke asserì di avere un’idea interessante anche se in realtà non aveva nulla in mente.
Quando andò a parlare con lo script editor Andrew Cartmel, la prima cosa che venne in mente a Kevin Clarke fu che nessuno aveva mai risposto alla domanda “Doctor Who?”. Secondo Clarke, la risposta è che il Dottore era Dio. Cartmel stava cercando di inserire elementi misteriosi nella figura del Dottore perciò offrì a Clarke la possibilità di sviluppare una storia che ruotasse attorno all’identità del Dottore, anche se scartò la possibilità di inserire espliciti riferimenti religiosi.
La storia doveva essere prodotta per l’anniversario d’argento di “Doctor Who” perciò il produttore John Nathan-Turner decise che sarebbe stato appropriato includere i Cybermen. La produzione dell’avventura, il cui titolo era cambiato più volte fino a diventare “Silver Nemesis”, andò in crisi quando la scoperta di amianto negli studi della BBC portò alla loro chiusura e alla conseguente impossibilità di usarli per le riprese.
John Nathan-Turner riuscì a organizzare uno studio di fortuna in un tendone ma la produzione subì grossi ritardi che portarono alla cancellazione della maggior parte delle prove. Almeno uno dei problemi principali di “Silver Nemesis” è una conseguenza di quella situazione perché il regista Chris Clough potè farsi un’idea limitata della durata delle varie scene per cui finì per girare molto più materiale del necessario e durante il montaggio dovette parecchio dovette essere tagliato e in maniera forse un po’ caotica.
Il risultato è una storia fin troppo complessa per essere ben sviluppata in tre episodi, soprattutto se vi sono incluse alcune scene francamente inutili come quella con gli skinhead e quella con la turista americana. La presenza di tanti personaggi che inizialmente formano sottotrame separate richiedeva una sceneggiatura serrata, senza ulteriori digressioni.
La sceneggiatura finale di “Silver Nemesis” ha anche altri difetti. La storia è per vari versi simile ad un’altra trasmessa poche settimane prima e i Cybermen sono una barzelletta dato che in quest’avventura la loro vulnerabilità all’oro sembra più che altro una fortissima forma di allergia.
Le interpretazioni degli attori hanno alti e bassi. Sylvester McCoy e Sophie Aldred fanno il loro lavoro, per gli altri forse la mancanza di tempo per le prove fu un problema perché solo Fiona Walker e Gerard Murphy nel ruolo di Lady Peinforte e del suo servitore e Leslie French nel piccolo ruolo del matematico sono convincenti.
Non è un caso che “Silver Nemesis” sia una delle avventure più controverse nella serie classica di “Doctor Who”. Secondo me, la parte con Lady Peinforte e il suo servitore è complessivamente una commedia abbastanza buona, il resto è tutt’altro che memorabile a cominciare dai neo-nazisti, che alla fine sono inutili. Per avere storie di buona qualità che affrontano il problema dell’identità del Dottore in cui lui indossa un fez e maneggia uno spazzolone bisognerà aspettare la nuova serie.
Nonostante tutti i difetti, secondo me “Silver Nemesis” è un’avventura tutto sommato divertente per gli elementi di commedia che contiene ma capisco che a molti possa far piangere piuttosto che ridere. Tra gli extra presenti nel DVD, il documentario è interessante perché fa capire com’è stata sviluppata la storia e le scene tagliate danno un’idea di cosa sia stato eliminato in fase di montaggio. L’inclusione della versione rimontata per l’edizione in videocassetta avrebbe forse migliorato il DVD. Complessivamente, è un prodotto per fan di “Doctor Who”.
Questo DVD fa parte di un cofanetto, disponibile su Amazon Italia e Amazon UK, assieme a “Revenge of the Cybermen”. Esso contiene due avventure non esattamente brillanti e non esattamente tra le più amate. È quindi un cofanetto orientato ai fan di “Doctor Who” che vogliono avere la collezione completa di DVD.
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