
Il romanzo “Il pianeta della vendetta” (“Anvil of Stars”) di Greg Bear è stato pubblicato per la prima volta nel 1992. È il seguito de “L’ultimatum“. In Italia è stato pubblicato dall’Editrice Nord nel n. 234 di “Cosmo Argento”.
I Benefattori non sono riusciti a salvare la Terra dalla distruzione ma hanno fatto in tempo a salvare alcune migliaia di esseri umani. Oltre a iniziare la terraformazione di Marte, hanno offerto ai superstiti il supporto della Legge, un codice galattico che richiede tra le altre cose che gli Uccisori, la specie che ha creato le macchine che hanno distrutto molti pianeti tra cui la Terra, vengano trovati e distrutti.
Un gruppo di ragazze e ragazzi umani viaggia da alcuni anni soggettivi nello spazio alla ricerca degli Uccisori. La Nave della Legge è dotata di un’intelligenza artificiale e di robot chiamati balie che li assistono ma spetta agli umani decidere quando arriverà il momento di applicare la Legge. Finalmente, trovano tracce degli Uccisori in un sistema solare che però potrebbe essere una trappola.
“Il pianeta della vendetta” è un seguito piuttosto particolare perché è completamente diverso da “L’ultimatum”. È infatti ambientato principalmente in una delle Navi della Legge che sono alla ricerca del pianeta degli Uccisori per distruggerlo. In questo caso, l’equipaggio è formato da giovani umani che si sono offerti volontari per quella missione.
Tra le migliaia di umani salvati dai Benefattori quando la Terra è stata distrutta dalle macchine inviate dagli Uccisori, poco più di 80 teen-ager sono partiti per ottenere giustizia per il crimine commesso contro il loro pianeta. Nel corso del loro viaggio si sono addestrati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale e delle balie della Nave.
La parte iniziale de “Il pianeta della vendetta” mostra il microcosmo all’interno della Nave della Legge e i rapporti che dopo alcuni anni si sono creati nel gruppo. Non è certo una missione facile e prima ancora di trovare qualche traccia degli Uccisori alcuni dei ragazzi hanno superato il limite di sopportazione e si sono suicidati. Si tratta però di pochi casi e in generale all’interno del gruppo c’è una discreta armonia.
Le cose cambiano quando viene trovata una traccia che sembra portare agli Uccisori e i temi de “Il pianeta della vendetta” cominciano ad essere sviluppati davvero. Il principale riguarda la giustizia, nello specifico la sua applicazione all’interno della Legge. Inizialmente, la parte più difficile sembra trovare gli Uccisori perché sono già stati condannati a morte per aver distrutto la Terra e anche altri pianeti. Quando però arriva il momento di applicare la Legge, la sua interpretazione viene resa complessa dalle circostanze.
Buona parte de “Il pianeta della vendetta” è sviluppata sull’ambiguità dei risultati della ricerca degli Uccisori. L’applicazione della pena di morte ad un’intera specie richiede innanzitutto la certezza nella sua identificazione ma come è possibile riuscirci quando vengono trovate molte specie che fanno parte di una vasta comunità?
Il dilemma morale viene sviluppato mostrando i diversi punti di vista di vari personaggi, anche alieni. Un’altra Nave della Legge ha un equipaggio composto da Fratelli, alieni i cui individui sono sub-senzienti e formano piccoli gruppi che diventano gestalt senzienti. Essi hanno lo stesso scopo degli umani ma il loro modo di pensare è davvero alieno e aggiunge ulteriori punti di riflessione sul problema dell’interpretazione della Legge.
Per gli umani, il problema diventa più complesso perché la responsabilità diventa sempre più pesante e comincia a creare divisioni sempre più profonde nell’equipaggio. Dopo aver vissuto per anni in una specie di democrazia diretta con poche regole e leader che avevano un lavoro semplice, improvvisamente le cose cambiano. Hans, il leader che deve guidare l’equipaggio nel momento in cui bisogna decidere l’applicazione della legge, assume atteggiamenti sempre più autoritari e non esita a manipolare gli altri per mantenere il potere e imporre il suo punto di vista.
I contrasti all’interno dell’equipaggio portano non solo alla diffidenza tra i suoi membri ma anche nei confronti del computer della Nave e delle sue balie. Nel corso del romanzo, diventa progressivamente chiaro il fatto che i Benefattori si fidano degli esseri umani solo fino a un certo punto perciò forniscono solo le informazioni necessarie al compimento della missione, in particolare sulle tecnologie a disposizione della Nave. Anche in questo caso, la presenza dei Fratelli espande lo sviluppo di questo tema dato che questi alieni godono di maggior fiducia da parte dei Benefattori.
Lo sviluppo di questi temi dà vita ad una storia davvero intrigante con ambiguità e zone di grigio morali che danno molti spunti di riflessione al lettore, anche perché Greg Bear non offre una sua idea ma fino alla fine mostra diversi punti di vista e ognuno può valutare i loro pro e contro.
In “Il pianeta della vendetta” Greg Bear si concentra molto sullo sviluppo di questi temi e per un romanzo di 500 pagine la trama è per il resto davvero lineare, senza sottotrame parallele, a differenza di alcuni dei precedenti romanzi dell’autore, incluso “L’ultimatum”. La storia è narrata in terza persona ma segue il punto di vista di Martin, il figlio di Arthur Gordon, uno dei personaggi principali ne “L’ultimatum”.
In comune con i precedenti romanzi “Il pianeta della vendetta” ha la presenza di tanti personaggi e inevitabilmente solo alcuni sono realmente sviluppati. Nel caso dei Fratelli non ci sono esattamente personaggi fissi nel senso che le gestalt possono variare a seconda di quali individui le formano.
Il ritmo della storia è inizialmente lento e a volte può sembrare di leggere un libro per ragazzi ma non lasciatevi scoraggiare perché nel corso del romanzo il ritmo diventa più elevato, il tono più drammatico e i temi mostrano che è decisamente adatto ad un pubblico adulto.
Secondo me, “Il pianeta della vendetta” è complessivamente un eccellente romanzo che consiglio di leggere. Non è indispensabile aver letto “L’ultimatum” perché le informazioni necessarie vengono fornite nel secondo romanzo ma la cosa migliore è leggere entrambi.
Permalink
Si trovano come ebook?
Permalink
Purtroppo parecchi romanzi di Greg Bear hanno avuto solo un’edizione italiana, ovviamente cartacea. In inglese invece questo è tra i titoli disponibili in formato Kindle.