La scorsa settimana la NASA aveva presentato le prove trovate dal Mars Rover Curiosity che molto tempo fa le condizioni su Marte erano favorevoli alla vita. Ora, ulteriori scoperte presentate alla Lunar and Planetary Science Conference fanno pensare che quelle condizioni si estendessero oltre il sito dove Curiosity ha effettuato la trivellazione della roccia.
La Mast Camera (Mastcam), uno degli strumenti del Mars Rover Curiosity, può essere utilizzata anche per trovare minerali e segni di idratazione. Alcuni minerali ferrosi possono essere trovati e mappati utilizzando i filtri che operano su frequenze vicine all’infrarosso della Mastcam. La diversa brillantezza a diverse lunghezze d’onda vicine all’infrarosso possono indicare la presenza di minerali idratati.
Le osservazioni hanno permesso di rilevare segni di idratazione in molte rocce dell’area chiamata “Yellowknife Bay” e si tratta minerali idratati diversi da quelli argillosi nella matrice rocciosa che circonda l’area.
Anche un altro strumento è stato utilizzato in questa ricerca, il Dynamic Albedo of Neutrons (DAN), costruito dall’Agenzia Spaziale Russa per misurare idrogeno, ghiaccio e acqua sulla superficie o vicino ad essa. Le rilevazioni del DAN fanno pensare che l’idrogeno trovato sia principalmente parte di molecole d’acqua legate ai minerali.
Un altro tipo di analisi è stata effettuata con l’Alpha Particle X-ray Spectrometer (APXS), uno strumento del Mars Rover Curiosity costruito dall’Agenzia Spaziale Canadese che analizza lo spettro dei raggi X emessi da campioni che vengono irradiati con particelle alfa. Dopo aver rimosso la polvere in superficie, è stato possibile analizzare le rocce basaltiche, che molto probabilmente sono state frammentate, trasportate, ridepositate come particelle sedimentarie e alterate dal punto di vista mineralogico dall’esposizione all’acqua.
La continuazione di queste indagini è ritardata dai problemi avuti dal computer del Mars Rover Curiosity e da una tempesta solare. Sabato scorso c’è stato un ulteriore problema al computer attualmente in funzione che ha fatto entrare nuovamente Curiosity nel cosiddetto “safe mode”. L’analisi del problema ha rilevato un banale problema software nella lettura di un file che comunque può essere cancellato perché non serve più.
Le ricerche saranno solo ritardate ma a questo punto ci sono già diverse prove che non solo su Marte c’è acqua ma che nell’antichità c’erano condizioni simili a quelle della Terra, quindi favorevoli allo sviluppo di forme di vita.
[ad name=”eBayScienze300″]
Permalink
Su Marte c’era acqua!
…e quindi?
Cosa cambia a noi in termini pratici?
Permalink
Cambia che ci possiamo andare sapendo che troveremo qualcosa da bere sul posto.
Permalink