Le navicelle spaziali GRAIL sono entrate in orbita lunare

Concetto artistico che mostra le navicelle GRAIL al lavoro (immagine NASA/JPL-Caltech)
Concetto artistico che mostra le navicelle GRAIL al lavoro (immagine NASA/JPL-Caltech)

L’anno è iniziato bene per le missioni spaziali perché il 31 dicembre 2011 e il 1 gennaio 2012 le due navicelle gemelle che compongono il GRAIL (Gravity Recovery and Interior Laboratory) lanciate lo scorso settembre sono entrate nell’orbita lunare a circa ventiquattr’ore di distanza l’una dall’altra.

Ora le due navicelle GRAIL sono in un’orbita ellittica quasi polare con un periodo orbitale di circa 11,5 ore. A questo punto comincia la seconda fase della missione, che consiste nel modificare le orbite delle navicelle usando i loro motori fino a renderle quasi circolari con un periodo orbitale di quasi 2 ore ad un’altezza di circa 55 chilometri dalla superficie della Luna.

Le operazioni di aggiustamento dell’orbita delle navicelle GRAIL verranno effettuate in maniera graduale perciò ci vorranno parecchie settimane prima di cominciare la loro ricerca scientifica in cui lavoreranno assieme per rilevare le variazioni della gravità lunare. Secondo le previsioni questa fase comincerà in marzo.

Oltre agli strumenti necessari alla missione, le navicelle GRAIL sono dotate anche della GRAIL MoonKAM (Moon Knowledge Acquired by Middle school students), una macchina fotografica che invierà immagini di aree scelte dagli studenti delle scuole medie americane. Questo strumento è stato infatti aggiunto a scopo didattico, per coinvolgere nella missione anche il pubblico e in particolare dei giovani studenti.

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La NASA riconosce l’importanza di far conoscere le proprie missioni e in generale l’importanza delle ricerche scientifiche ma anche il loro fascino ai giovani che dovrebbero diventare gli scienziati e speriamo gli astronauti del futuro. Questo è particolarmente importante in un periodo in cui molte persone sembrano considerare l’ignoranza come una sorta di benedizione e denigrano le scienze delle quali peraltro non capiscono nulla. Le stesse persone però non sembrano farsi problemi quando si tratta di utilizzare strumenti tecnologici realizzati anche grazie alle ricerche scientifiche che tanto disprezzano.

Gli studenti americani sono anche protagonisti di un concorso iniziato nell’ottobre 2011 per dare un nome vero e proprio alle due navicelle, che finora sono state chiamante semplicemente GRAIL-A e, indovinate un po’, GRAIL-B. I vincitori del concorso, e quindi i nuovi nomi ufficiali delle due navicelle, dovrebbero essere annunciate nel corso di questo mese.

Per ora, rimaniamo in attesa che le navicelle GRAIL siano pronte per iniziare la loro ricerca per cercare di risolvere i misteri della Luna, che per alcuni versi sono anche i misteri della Terra.

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