Il romanzo “La costa del Pacifico” (“Pacific Edge”) di Kim Stanley Robinson è stato pubblicato per la prima volta nel 1990. È il terzo libro della trilogia delle tre Californie. Ha vinto il John W. Campbell Memorial Award. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel. n. 48 di “Urania Jumbo” nella traduzione di Francesca Noto.
Kevin Clayborne è stato eletto nel consiglio comunale di El Modena, una cittadina di Orange County. Esponente del partito verde, si trova sul fronte opposto rispetto al sindaco neo-federalista Alfredo Blair, riguardo al progetto di aprire a un possibile sfruttamento commerciale l’ultima collina della città ancora rimasta allo stato completamente naturale.
La situazione per Kevin è resa più complicata dal rapporto che sta cercando di costruire con Ramona Alvarez, che ha appena terminato una relazione con Alfredo. Kevin deve destreggiarsi tra la sua situazione personale e quella politica in quella che dovrebbe essere un’utopia della California del 2065.
La cosiddetta trilogia delle tre Californie è una serie di romanzi accomunati solo dall’ambientazione geografica. Sono del tutto indipendenti dato che Kim Stanley Robinson ha scritto storie ambientate in diversi possibili futuri.
“La costa del Pacifico” è ambientato in un futuro in cui vari problemi del presente sono stati risolti. El Modena dovrebbe essere un’utopia ecologica in cui il benessere dell’ambiente è prioritario e viene prima di qualsiasi interesse economico. Leggi che limitano le dimensioni delle aziende e lo stipendio massimo dei manager dovrebbero impedire concentrazioni di potere economico e iniquità sociale.
Questa situazione non ha eliminato certe tendenze umane e nel microcosmo di El Modena nasce un conflitto attorno al futuro di una collina che mostra i diversi punti di vista sulle risorse naturali. I verdi vogliono mantenere intatte quelle risorse ma c’è chi cerca di sfruttare qualsiasi lacuna esistente nelle leggi per aggirare i limiti posti alle aziende e ottenere vantaggi economici con l’aiuto di politici più attenti a certi vantaggi, anche personali.
Solo una parte della storia riguarda questo conflitto perché molte altre parti vengono usate dall’autore per raccontare momenti di vita personale di Kevin Clayborne. Devo dire che la combinazione tra il triangolo amoroso e varie partite di softball hanno messo a dura prova la mia capacità di prestare attenzione. Gli sviluppi amorosi non mi interessavano per niente e non so praticamente nulla di baseball/softball perciò mi è impossibile capire se il racconto delle partite includa qualche contenuto profondo che mi è sfuggito.
Il romanzo contiene alcuni brani raccontati da Tom, un personaggio la cui identità estta viene rivelata solo alla fine, che sono ambientati oltre mezzo secolo prima della storia principale. Per buona parte di questa sottotrama, si capisce solo che il suo protagonista è un attivista ambientalista che sta lottando con grandi sacrifici per un futuro migliore.
Tom rappresenta per molti versi la voce di Kim Stanley Robinson stesso e mostra un periodo decisivo nella storia mondiale che era nel futuro prossimo quando questo romanzo venne pubblicato. Sono gli anni in cui viene combattuta la battaglia tra chi cerca la salvaguardia dell’ambiente e chi invece vuole continuare lo sfruttamento delle risorse naturali a fini puramente economici con vantaggi solo per un’elite molto ricca.
Nel passaggio verso quella che dovrebbe essere l’utopia ecologica futura, Kim Stanley Robinson rimane un po’ vago sui cambiamenti a livello tecnologico. Ciò costituisce per me un altro problema de “La costa del Pacifico” perché la volontà della gente di conservare l’ambiente è cruciale ma poi c’è il lato pratico della necessità di sostenere la nostra società attuale con la popolazione attuale.
Alla fine, “La costa del Pacifico” è uno dei romanzi in cui Kim Stanley Robinson esprime soprattutto buone intenzioni, forse il motivo principale per cui preferisco le sue opere ambientate in futuri più lontani e oltre la Terra. Questa sua utopia ecologica può piacere soprattutto a chi è interessato agli elementi sociali e politici, che includono anche la vita di tutti i giorni dei personaggi.