Il romanzo “Laguna” (“Lagoon”) di Nnedi Okorafor è stato pubblicato per la prima volta nel 2014. In Italia è stato pubblicato da Zona 42 nella traduzione di Chiara Reali.
Una serie di circostanze porta tre sconosciuti che vivono a Lagos, in Nigeria, a incontrarsi: la biologa marina Adaora, il rapper Anthony e il soldato Agu. Quando uno strano meteorite si schianta nell’oceano nelle vicinanze, i destini dei tre vengono uniti. Il loro incontro con una creatura aliena capace di cambiare forma che prende le sembianze di una donna che viene chiamata Ayodele cambia le loro vite.
Ayodele è solo una degli alieni arrivati sulla Terra perciò è fondamentale cercare di evitare che si scateni il panico e organizzare un incontro con il presidente della Nigeria. Il contatto con una serie di abitanti di Lagos comincia rapidamente a destabilizzare i difficili equilibri esistenti in città.
La scrittrice Nnedi Okorafor fu tra i tanti nigeriani colpiti negativamente dagli stereotipi sui suoi connazionali presenti nel film “District 9”. Le polemiche causate in patria la stimolarono a scrivere una sceneggiatura che costituisse una sorta di risposta ad esso ma il progetto cambiò rapidamente strada fino a diventare il romanzo “Laguna”, che è il significato di Lagos in portoghese.
“Laguna” comincia come una storia di primo contatto con una specie aliena ma fin dall’inizio si comincia a vedere che è alquanto fuori dal normale per questo sottogenere. Il fatto che degli alieni arrivino a Lagos costituisce già una scelta inusuale e gli sviluppi mostrano ramificazioni che portano a conseguenze di vario tipo per la popolazione di quella metropoli ma anche ben oltre.
Gli alieni mutaforma, e in particolare la sorta di ambasciatore che assume le sembianze di una donna umana e viene chiamato Ayodele, arrivano in una città complessa sotto molti punti di vista portando innanzitutto un cambiamento. L’elemento fantascientifico è esplicito eppure per buona parte del romanzo Ayodele fa poco a parte cambiare occasionalmente forma ma la sua presenza aliena è sufficiente ad avere un impatto sugli equilibri a volte precari esistenti a Lagos e nelle vite degli umani che incontra.
“Laguna” è classificato come fantascienza per la presenza degli alieni ma è considerato più vicino al genere del realismo magico. Nelle sue opere, Nnedi Okorafor spazia attraverso vari generi letterari e anche in questo romanzo gli elementi inclusi vanno ben oltre banali etichette.
Il romanzo ha tre protagonisti umani ma segue vari personaggi e si può dire che la stessa città di Lagos sia tra i protagonisti. L’ambientazione è molto importante con la sua popolazione non solo umana ma anche con l’oceano che la bagna. Nnedi Okorafor ci offre uno spaccato di una metropoli con le sue complessità e le sue contraddizioni dove l’arrivo degli alieni ha una serie di effetti.
I personaggi spesso rappresentano certe categorie e a volte vengono sviluppati in modo limitato, con qualche stereotipo. Ayodele è al centro di tutto ma è forse il protagonista meno sviluppato. Per molti versi la sua presenza serve a innescare cambiamenti in altri personaggi perché Nnedi Okorafor è interessata a raccontare storie di abitanti di Lagos. Per questo motivo, l’autrice sviluppa soprattutto i tre protagonisti umani dando loro un passato, personalità, problemi e motivazioni alle loro azioni.
Questa scelta rende “Laguna” un po’ caotico e poco omogeneo ma ciò è inevitabile perché Nnedi Okorafor ha scritto una storia che ha lo scopo di abbracciare un’intera metropoli. Oltre ai protagonisti ci sono altri personaggi importanti le cui azioni sono importanti nello sviluppo della trama.
Padre Oke è un prete che ha certi scopi e nel corso del romanzo emergono sia il suo lato fondamentalista che quello opportunista. Nella varietà esistente a Lagos c’è però anche una comunità LGBT con diversi membri che sperano che l’arrivo degli alieni migliori la loro situazione.
I tre protagonisti umani vorrebbero mettere Ayodele in contatto con il presidente della Nigeria affinché possano iniziare rapporti diplomatici e possibilmente un’amicizia tra le due specie. Da questo punto di vista, i politici nigeriani non vengono certo descritti in maniera positiva e a dispetto dell’ambientazione esotica i problemi politici e non solo sono ben comprensibili anche ai lettori non-africani.
Nnedi Okorafor ha inserito moltissimi elementi diversi in “Laguna”, troppi per svilupparli tutti adeguatamente in una storia lunga poco più di 300 pagine. Per molti versi il risultato rimane intrigante perché il caos nei contenuti è un indice della vitalità di Lagos, dove le complessità sociali portano a sviluppi molto variegati come conseguenze dei contatti con Ayodele o anche solo della scoperta dell’arrivo degli alieni. Alla fine, secondo me i pregi del romanzo superano di gran lunga i difetti e per questo motivo ne consiglio la lettura.