Jack Barron e l’eternità o Jack Barron Show di Norman Spinrad

Jack Barron e l'eternità, conosciuto anche come Jack Barron Show di Norman Spinrad
Jack Barron e l’eternità, conosciuto anche come Jack Barron Show di Norman Spinrad

Il romanzo “Jack Barron e l’eternità”, conosciuto anche come “Jack Barron Show” (“Bug Jack Barron”) di Norman Spinrad è stato pubblicato per la prima volta tra il 1967 e il 1968 a puntate sulla rivista “New Worlds” e nel 1969 in una versione più lunga come libro. In Italia è stato pubblicato da Fanucci con il titolo “Jack Barron e l’eternità” nel n. 4 di “Futuro. Biblioteca di Fantascienza” nella traduzione di Roberta Rambelli e nel n. VIII di “Biblioteca di Fantascienza” nella traduzione di Gianpiero de Vero e con il titolo “Jack Barron Show”  nel n. 10 di “Tascabili Immaginario” nella traduzione ei Gianpiero de Vero e da Mondadori con il titolo “Jack Barron e l’eternità” nel n. 166 di “Urania Collezione” nella traduzione di Roberta Rambelli. Quest’ultima edizione è disponibile anche in formato Kindle su Amazon Italia e Amazon UK e in formato ePub su IBS.

“Scocciate Jack Barron” è un talk show televisivo di grande successo, con un’audience attorno ai cento milioni di telespettatori. Il suo conduttore Jack Barron manda in onda telefonate del pubblico, che può manifestare lamentele di vario tipo. Esse rappresentano spunti per attaccare vari personaggi potenti, il motivo per cui Barron è generalmente amato dalla gente e odiato dai politici.

Benedict Howards è il proprietario di un’azienda molto importante nel campo della criogenia. Jack Barron lo attacca perché l’azienda offre la possibilità dell’ibernazione solo a persone in grado di pagare una grossa cifra ed è solo l’inizio di uno scontro tra i due. Howards decide che la soluzione migliore è comprare Barron ma per riuscirci deve anche rivelargli i segreti della sua azienda.

Fin dalla sua prima pubblicazione, “Jack Barron e l’eternità” suscitò controversie e inizialmente venne rifiutato da vari editori americani. Fu Michael Moorcock, che all’epoca dirigeva la rivista britannica “New Worlds” a pubblicare una versione del romanzo più breve di quella definitiva affrontando qualche problema di censura.

I temi caldissimi del romanzo, sviluppati con un linguaggio che oggi può essere considerato politicamente scorrettissimo, era davvero difficile da vendere negli anni ’60. Alla fine, la versione definitiva venne pubblicata anche negli USA anche se le polemiche andarono avanti a lungo.

Norman Spinrad prese spunto dalla situazione politica e sociale degli anni ’60 proiettandone i possibili sviluppi di qualche decennio nel futuro mantenendo i problemi razziali dell’epoca, ancor oggi un tema caldissimo. Il risultato è una storia estremamente cruda e cinica che oggi però possiamo considerare fin troppo plausibile. Infatti, a parte l’idea fantascientifica, la trama sembra fin troppo realistica.

Il protagonista Jack Barron è un conduttore televisivo che ha un grande successo e per questo motivo ha una forte influenza sul suo pubblico. È un ex membro dei movimenti della contestazione degli anni ’60 che ha fatto fortuna con la conseguenza che ha abbandonato ogni idealismo e utilizza il suo programma con cinismo per i suoi scopi.

Il talk show “Scocciate Jack Barron” è spesso un terreno di scontro con politici e importanti imprenditori ma quello con Benedict Howards va oltre qualsiasi precedente. Howards possiede un’industria criogenica che promette l’ibernazione a chiunque possa permettersi di pagare 50.000 dollari (negli anni ’60 valevano molto più di oggi!). Quello che sembra una cinica contrapposizione tra ricchi e poveri è solo l’inizio di una storia molto più complessa.

Lo sviluppo dello scontro tra Jack Barron e Benedict Howards rivela progressivamente una serie di segreti. Dietro l’idea fantascientifica ci sono vari elementi politici e sociali che descrivono scontri di potere, corruzione e l’idea che alla fine chiunque può essere comprato, basta conoscere il suo prezzo, che non è necessariamente in denaro.

Nello scontro viene coinvolta anche Sara, l’ex moglie di Jack Barron che ha mantenuto certi ideali, seppure annacquati dall’uso di droghe, e per questo non ha accettato il modo in cui Jack ha costruito il suo successo. Il rapporto tra i due è malato perché c’è ancora un sentimento ma è in qualche modo inquinato da tutto ciò che è avvenuto negli anni.

La storia diventa sempre più brutale perché Benedict Howards è il tipo che non si ferma davanti a niente per ottenere ciò che vuole e la rivelazione di alcuni segreti aggiunge un tono quasi da horror. I rapporti tra i personaggi diventano sempre più complessi e contorti rispecchiando narcisismi, materialismi e ricerche di potere sotto varie forme. “Jack Barron e l’eternità” è un romanzo basato molto sui personaggi oltre che sulle idee perciò i protagonisti sono ben sviluppati con i loro pregi e difetti e soprattutto con le loro emozioni.

Per certi versi, Norman Spinrad è stato davvero un anticipatore con questo romanzo. Ha previsto l’uso odierno della televisione, dove ormai i telegiornali sono spesso i primi a spettacolarizzare le notizie tralasciando la verità se si ritiene che non faccia abbastanza audience. Ciò ha influenzato anche il modo di fare politica e lo vediamo ad esempio quando le campagne per un’elezione (o per un referendum) sono basate non su programmi ma c’è una forte concentrazione sugli attacchi personali e su appelli alle emozioni della gente.

È proprio per questi motivi che “Jack Barron e l’eternità” non è un romanzo datato come altri degli anni ’60 ma anzi per certi versi oggi ancor più importante. È proprio per questi motivi che secondo me va letto.

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