“Resurrection of the Daleks” è un’avventura della ventunesima stagione della serie classica di “Doctor Who” trasmessa nel 1984. Segue “Frontios” ed è composta da due parti, scritta da Eric Saward e diretta da Matthew Robinson.
La storia
Il Tardis è stato preso in un vortice temporale che porta il Quinto Dottore (Peter Davison), Tegan (Janet Fielding) e Turlough (Mark Strickson) nei docklands di Londra nel 1984. I viaggiatori si imbattono in un uomo in stato confusionale e, indagando sul corridoio temporale, trovano un magazzino in cui gruppo di militari sta facendo controlli dopo essere stato chiamato lì in seguito ad un allarme bomba.
Dall’altra parte del vortice temporale, una stazione spaziale prigione viene attaccata dai Dalek assieme ai loro complici umani. Il loro scopo è quello di liberare Davros, mantenuto in una sospensione criogenica. Quando i Dalek scoprono che il Dottore è arrivato a Londra nel 1984 inviano uno di loro per catturarlo.
Extra
L’edizione originale contiene una discreta quantità di extra, la Special Edition è ricca di extra. In entrambe le edizioni sono presenti contenuti tipici come i sottotitoli della produzione e una galleria di immagini tratte da quest’avventura. La Special Edition contiene anche i Radio Time Listings e un promo dei DVD di “Doctor Who” pubblicati prossimamente.
Sono presenti nella traccia audio alternativa di entrambe le edizioni commenti all’avventura da parte dei protagonisti Peter Davison e Janet Fielding e del regista Matthew Robinson. La Special Edition ha una traccia alternativa anche nella versione trasmessa in due parti con i commenti dell’attore Terry Molloy, dell’autore Eric Saward e del creatore degli effetti speciali Peter Wragg moderati da Nicholas Pegg.
Entrambe le edizioni contengono:
On Location. Un documentario di circa 18 minuti in cui i protagonisti della produzione di quest’avventura tornano a Shad Thames, Londra, per parlare di come vennero girate le scene in quella zona.
Breakfast Time. L’attrice Janet Fielding e il produttore John Nathan-Turner in una vecchia partecipazione televisiva dove Brian Hodgson e Malcolm Clarke mostrarono come la musica venne usata per creare atmosfera per la storia.
Extended and Deleted Scenes. Alcune scene tagliate in parte o totalmente da quest’avventura.
BBC Trailer. Il trailer originale della BBC per la prima parte di quest’avventura.
Dolby Digital 5.1 Surround Sound Mix. L’opzione per attivare il suono in Dolby 5.1 Surround mix creato per il DVD. Nella Special Edition è attivabile sia per la versione in due parti che per quella in quattro.
Isolated Score. L’opzione per guardare quest’avventura con la colonna sonora completa di Malcolm Clarke in una traccia audio isolata. Nella Special Edition è attivabile sia per la versione in due parti che per quella in quattro.
TARDIS-Cam No.4. Una delle animazioni create per il sito della BBC che mostrano le potenzialità degli effetti CGI.
La Special Edition contiene anche:
Casting Far and Wide. Toby Hadoke intervista cinque attori che hanno lavorato in quest’avventura.
The Last Dalek. Un filmato che mostra la produzione di una delle scene più importanti dell’avventura “The Evil of the Daleks”. È inserito anche nel cofanetto “Lost in Time” e nell’edizione originale di “The Seeds of Death”.
Come in Number Five. Una retrospettiva di circa 56 minuti sull’era del Quinto Dottore. Un bel documentario in cui i protagonisti di quell’era parlano anche dei problemi della produzione.
Tomorrow’s Times: The Fifth Doctor. L’attore Frazer Hines presenta vari commenti dell’epoca alle avventure del Quinto Dottore.
Walrus. Dagli archivi della BBC, una donna che si trova faccia a faccia con un Dalek.
Entrambe le edizioni contengono un “uovo di Pasqua” che mostra una versione pulita della sigla iniziale e finale. L’edizione originale ne ha anche un altro contenente un conto alla rovescia.
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Secondo i programmi, la ventesima stagione di “Doctor Who” doveva terminare con un’avventura che includeva i Dalek. Terry Nation, che deteneva i diritti su di essi avendoli inventati, pose alcune condizioni riguardanti la nuova storia e lo script editor Eric Saward, che aveva deciso di scrivere lui stesso la sceneggiatura, vi accondiscese e ottenne l’autorizzazione.
Purtroppo, nell’autunno 1982 un lungo sciopero degli elettricisti colpì la BBC provocando tra le altre cose ritardi nella produzione di “Doctor Who” che costrinsero il produttore John Nathan-Turner a cancellare la storia con i Dalek. Nella ventunesima stagione, venne deciso di recuperarla modificando il finale per includere l’uscita di scena di Tegan e così finalmente “Resurrection of the Daleks” potè essere girata.
L’ultimo problema riguardò la trasmissione, dato che l’orario normale coincideva con quella delle Olimpiadi invernali del 1984. Per questo motivo, “Resurrection of the Daleks” venne rimontata in due episodi da poco più di 45 minuti ciascuno trasmessi al mercoledi invece che al giovedi e venerdi.
L’inizio di “Resurrection of the Daleks” è molto forte, con una scena entrata tra i momenti iconici di “Doctor Who” degli anni ’80 per poi andare avanti con un ritmo molto elevato per la serie classica. Il Dottore e i suoi compagni sono letteralmente trascinati nella storia e inizialmente devono capire cosa stia succedendo. Per buona parte di quest’avventura sono costretti a reagire agli eventi e solo nella seconda parte riescono ad avere un ruolo almeno in parte attivo.
Il problema principale di “Resurrection of the Daleks” è nello sviluppo della trama. Nuovi elementi vengono aggiungi in continuazione nel corso di quest’avventura rendendola sempre più complicata. La complessità nelle trame era spesso necessaria nella serie classica di “Doctor Who” per riempire i vari episodi, in questo caso diventa eccessiva per i quattro episodi del montaggio originale.
Negli anni ’60 in particolare il Dottore e i suoi compagni venivano separati in modo da avere sottotrame diverse da sviluppare ma quelle avventure erano composte da sei o anche più episodi. In “Resurrection of the Daleks”, Tegan e Turlough devono affrontare vari pericoli ai due estremi del corridoio temporale ma secondo me le loro sottotrame finiscono per impedire uno sviluppo ottimale delle parti più importanti della storia.
Il Dottore è costretto ad affrontare ancora una volta Davros. Il loro faccia a faccia è per alcuni versi la continuazione di quello avvenuto in “Genesis of the Daleks“. Ancora una volta vengono fuori i dilemmi morali del Dottore ma anche le debolezze del Quinto Dottore. Secondo me il risultato sarebbe stato più incisivo se la storia fosse stata sviluppata meglio arrivando con maggior forza a quel momento.
Così com’è, “Resurrection of the Daleks” finisce per essere ricordato soprattutto come un carnaio in cui ci sono molti personaggi ma la stragrande maggioranza muore nel corso della storia. Tra essi, Stien è ben sviluppato mentre gli altri in generale sopravvivono troppo poco per avere uno sviluppo adeguato. Davros ha ovviamente il vantaggio di essere già apparso in due avventure precedenti. Michael Wisher, che lo aveva interpretato nella sua prima apparizione, non era disponibile e Terry Molloy ebbe la parte.
Alla fine di “Resurrection of the Daleks” Tegan lascia il Dottore. La violenza vista in quest’avventura è stata eccessiva perciò non ne può più. Il suo caratteraccio non mi è mai piaciuto ma almeno ha avuto una buona scena di uscita dalla serie anche se il Dottore avrebbe dovuto esserne contento invece che triste.
Complessivamente, “Resurrection of the Daleks” è una buona avventura se ci si lascia semplicemente trascinare dagli eventi ma se si riflette sulla trama mostra tutti i suoi difetti. L’edizione originale del DVD era sostanzialmente un prodotto per i fan di “Doctor Who”, la Special Edition ha parecchi extra in più compreso il montaggio trasmesso in due episodi e soprattutto la retrospettiva è davvero interessante rendendo questo doppio DVD un prodotto da avere per chiunque sia interessato al Quinto Dottore.
La Special Edition fa parte del cofanetto “Revisitations 2”, disponibile su Amazon Italia e Amazon UK. Esso contiene tre buone avventure con parecchi extra interessanti. Se non avete già le edizioni originali è davvero un buon cofanetto per aiutarvi a conoscere meglio la serie classica di “Doctor Who”.
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