Giovedi 22 maggio 2013 l’ESA ha inaugurato il NEO-CC, il centro di coordinamento NEO (Near Earth Object) a Frascati, in provincia di Roma, presso l’ESRIN (European Space Research Institute), conosciuto anche come ESA Centre for Earth Observation. Il suo scopo è di essere un punto di coordinamento della rete di informazioni sui NEO, gli oggetti come asteroidi e comete le cui orbite passano vicine alla Terra.
Il NEO-CC fa parte dello Space Situational Awareness (SSA), il programma europeo che ha come scopo principale l’individuazione di pericoli provenienti dallo spazio. Gli oggetti inclusi nella categoria NEO sono quasi 10.000, con dimensioni che variano da alcuni metri a vari chilometri di lunghezza. Oltre ad essi c’è il problema sempre crescente di detriti spaziali: in genere, essi sono pericolosi per satelliti, navicelle di passaggio e per la Stazione Spaziale Internazionale ma a volte possono cadere sulla Terra e qualche pezzo non si disintegra nel rientro.
Il 15 febbraio 2013 un meteorite del diametro stimato attorno ai 20 metri è esploso sopra la città di Chelyabinsk, in Russia, frammentandosi in “sassolini” che hanno colpito l’area con un’energia complessiva stimata attorno a 20-30 volte quella della bomba atomica usata contro Hiroshima.
Questo meteorite era davvero piccolo rispetto all’asteroide che il 31 maggio 2013 passerà a pochissimi milioni di chilometri dalla Terra e agli altri che negli ultimi anni sono passati anche più vicini. Se uno di essi dovesse colpire il pianeta i risultati sarebbero catastrofici ed è questo il motivo per cui sia la NASA che l’ESA hanno aumentato il budget per la loro ricerca.
Il NEO-CC è al centro di una rete internazionale di osservazione che cercherà di tracciare le traiettorie degli oggetti che si avvicinano pericolosamente alla Terra. Non è facile perché molti sono invisibili o quasi ma in molti altri casi sarà possibili tenerli d’occhio. Non esiste ancora un sistema di difesa che ci consenta di distruggere un eventuale oggetto in rotta di collisione con il pianeta ma individuarli in anticipo sarebbe comunque molto utile.
La collisione di un asteroide come quello che passerà vicino alla Terra nei prossimi giorni, del diametro stimato attorno ai 2,7 km, potrebbe causare una catastrofe globale, quella di un oggetto più piccolo potrebbe causare danni in un’area limitata, come quello che ha colpito la Russia. Soprattutto nell’ultimo caso, individuarlo in tempo potrebbe permettere l’evacuazione di quell’area. Il NEO-CC ha dunque uno scopo scientifico ma potrebbe anche contribuire a salvare molte vite.
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