Marte in fuga di Greg Bear

Marte in fuga di Greg Bear
Marte in fuga di Greg Bear

Il romanzo “Marte in fuga” (“Moving Mars”) di Greg Bear è stato pubblicato per la prima volta nel 1993. Ha vinto il premio Nebula come miglior romanzo dell’anno. In Italia è stato pubblicato dall’Editrice Nord nel n. 254 di “Cosmo Argento”.

Casseia Majumdar è una giovane marziana che nel 2171, anno di Marte 53, viene coinvolta nella rivolta degli studenti quando il governo tenta di sovvertire il sistema semi-anarchico che tradizionalmente gestisce la vita dei coloni sul pianeta rosso. A causa della caduta del governo, Casseia e gli altri studenti la passano liscia anche se alcuni elementi radicali hanno compiuto un attentato ma ci sono conseguenze per lei e per Charles Franklin, un giovane fisico dal futuro brillante.

Casseia finisce per entrare in politica e si rende conto che i rapporti con la Terra sono perfino più difficili di quanto pensasse. Un viaggio sulla Terra le permette di conoscere direttamente alcuni dei motivi di tensione tra i due pianeti e con il passare degli anni la situazione peggiora. Mentre Marte tenta di raggiungere una qualche forma di governo unificato, sulla Terra ci sono varie fazioni, alcuni delle quali sono decisamente ostili.

“Marte in fuga” è il terzo romanzo della serie chiamata Quantum Logic in cui Greg Bear riprende i temi e alcuni elementi dei due precedenti combinandoli e sviluppandoli in maniera diversa. Gli eventi di “Zero assoluto” vengono citati e l’intelligenza artificiale Jill de “La regina degli angeli” è un personaggio secondario. Gli eventi di “Marte in fuga” iniziano però successivamente a quelli degli altri romanzi e la storia raccontata è autonoma perciò è possibile leggerlo in maniera indipendente.

In “Zero assoluto”, Greg Bear racconta una storia ambientata sulla Luna nello stile di Robert A. Heinlein. La società di Marte descritta in “Marte in fuga” è analoga, semi-anarchica e basate sui Legami Multipli, chiamati MacroFamiglie in “Zero assoluto”, grandi famiglie allargate. La politica è considerata un male necessario da limitare al minimo indispensabile.

La prima parte di “Marte in fuga” ricorda un altro romanzo di Robert A. Heinlein, “Una famiglia marziana“. Esso infatti inizia quando Casseia è una giovane ragazza che fa un viaggio sulla Terra proprio come Podkayne. I due personaggi sono però molto diversi tra loro perché Casseia deve affrontare le proprie insicurezze e questo la rende molto umana mentre Podkayne è spesso una saputella che esprime le idee dell’autore.

“Marte in fuga” è solo in parte un romanzo di maturazione perché copre parecchi anni della vita di Casseia. Inizialmente, il ritmo è lento perché getta le basi per gli sviluppi successivi, anche per quanto riguarda la protagonista. A volte tutte le sue insicurezze e il rapporto complicato con Charles Franklin possono diventare seccanti ma sono importanti perché tutto ciò che viene successivamente è la conseguenza anche di quegli eventi.

Inizialmente, Casseia non è una persona speciale ma solo una tra i tanti ragazzi coinvolti in eventi eccezionali. Le circostanze la portano al centro di momenti fondamentali nella storia di Marte perciò lei stessa diventa sempre più importante anche se non è ciò che desidera. Anche Charles Franklin diventa sempre più importante grazie agli sviluppi scientifici a cui dà un contributo e il suo rapporto con Casseia finisce per aumentare l’importanza di entrambi.

Come sempre nelle storie di Greg Bear la componente scientifica e tecnologica è molto importante. In “Marte in fuga” ci sono nanotecnologia e intelligenza artificiale come nei precedenti romanzi della serie Quantum Logic e in altre storie dell’autore ma un altro elemento fondamentale è un progresso nella fisica.

Un gruppo di fisici marziani riesce a sviluppare una nuova teoria le cui applicazioni pratiche spostano gli equilibri già precari tra la Terra e Marte. Nonostante l’uso comune di terapie mentali che hanno lo scopo di rendere la personalità della gente ben integrata, gli abitanti della Terra sono più divisi che mai e alcune fazioni sono particolarmente ostili a Marte. Quando la supremazia della Terra viene minacciata, queste fazioni sono pronte a tutto pur di sottomettere i coloni del pianeta rosso.

Le varie fazioni, sulla Terra e su Marte, devono decidere come usare le loro conoscenze scientifiche e tecnologiche. Esse possono essere usate per facilitare il progresso e quindi migliorare la vita della gente ma in certo casi possono essere usate come armi. Anche in questo caso, c’è una scelta se usarle per attaccare per primi o per difendersi.

Come se tutti questi temi non fossero abbastanza, Greg Bear aggiunge anche forme di vita marziane. L’argomento sarebbe sufficiente per essere la base di un romanzo, in “Marte in fuga” è quasi marginale. I coloni marziani sono abituati all’esistenza di antichissimi fossili e anch’essi sono in qualche modo fonte di disputa con la Terra perché i coloni pensano che la vita sia emersa per la prima volta su Marte.

In “Marte in fuga” forse ci sono fin troppi temi e non tutti vengono sviluppati come meriterebbero. In generale però secondo me sono miscelati abilmente e dopo un inizio lento in cui vengono gettate le basi della storia il ritmo diventa più elevato perciò diventa più facile seguire i vari sviluppi fino ad arrivare ad un finale davvero grandioso.

“Marte in fuga” è scritto quasi completamente sotto forma delle memorie di Casseia Majumdar e quindi narrato in prima persona dal suo punto di vista perciò la protagonista è inevitabilmente il personaggio maggiormente sviluppato. Alcuni personaggi vicini a Casseia sono anche ben sviluppati ma sono le eccezioni tra i tanti che appaiono nel romanzo.

“Marte in fuga” è un romanzo davvero complesso e quindi non facile da leggere, soprattutto all’inizio. Nonostante ciò, secondo me è straordinario e vale decisamente la pena di fare lo sforzo di leggerlo. Soprattutto se siete appassionati di fantascienza “hard”, non può mancare nella vostra collezione!

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