La regina degli angeli di Greg Bear

La regina degli angeli di Greg Bear
La regina degli angeli di Greg Bear

Il romanzo “La regina degli angeli” (“Queen of Angels”) di Greg Bear è stato pubblicato per la prima volta nel 1990. In Italia è stato pubblicato dall’Editrice Nord nel n. 220 di “Cosmo Argento” nella traduzione di Gianluigi Zuddas.

Nel dicembre 2047, alla vigilia del nuovo millennio binario – 2047 in binario è 1111111111 mentre 2048 in binario è 1000000000000 – il poeta Emmanuel Goldsmith uccide un gruppo di ragazzi. Il crimine è tanto più sconvolgente perché persone di classe sociale elevata come lui possono ricorrere a terapie mentali per eliminare qualsiasi impulso criminale. Goldsmith è però sparito e la poliziotta Mary Choy viene incaricata di trovarlo il più rapidamente possibile.

Mentre una pista porta Mary Choy verso Hispaniola, l’ex Haiti, qualcuno nasconde Goldsmith e ingaggia Martin Burke, uno psicoterapeuta caduto in disgrazia, perché scopra perché il poeta abbia compiuto quegli omicidi. La segretezza è indispensabile non solo per impedire di essere scoperti dalla polizia ma anche dai Selettori, un gruppo di giustizieri che infligge ai criminali che riesce a catturare severe punizioni.

AXIS, la sonda spaziale più costosa e sofisticata della storia, sta esplorando il sistema di Alpha Centauri B e trova quelle che potrebbero essere tracce di vita intelligente. L’evoluzione della sua mente artificiale sta preoccupando il controllo della missione e per cercare di capire cosa stia succedendo usano Jill, un’intelligenza artificiale che ha creato una simulazione di AXIS.

Dopo aver devastato la Terra in vari modi nei suoi romanzi precedenti, Greg Bear ha scritto una storia maggiormente rivolta verso l’universo interiore. Certo, anche in passato aveva incluso elementi di quel genere nei suoi romanzi ma in “La regina degli angeli” il tema della coscienza è centrale.

Greg Bear immagina un futuro in cui le terapie mentali sono diventate incredibilmente sofisticate. Le persone che si sono sottoposte a queste terapie hanno personalità ben integrate e grazie alla possibilità di essere ottimi membri della società sono diventati una sorta di elite in essa.

Alcune persone hanno una mente ben organizzata in maniera naturale e riescono ad avere lo stesso buoni lavori, tutte le altre persone che non si sono sottoposte e terapie anche se ne avrebbero bisogno stanno rimanendo sempre di più ai margini della società.

I crimini violenti sono sempre più rari perciò gli omicidi compiuti da Emmanuel Goldsmith sono un evento sconvolgente. “La regina degli angeli” ha due trame parallele riguardanti Goldsmith: quella in cui Mary Choy lo cerca e quella in cui lo psicoterapeuta Martin Burke viene incaricato di sottoporlo in segreto ad una terapia. Anche se fisicamente Goldsmith è raramente presente, è un protagonista perché nel corso del romanzo viene ricostruita la sua vita con i suoi segreti fino ad un’esplorazione profonda della sua mente.

Il tema della coscienza è trattato anche nella sottotrama riguardante la sonda spaziale AXIS e la sua simulazione creata dall’intelligenza artificiale Jill. Nel corso della sua esplorazione del sistema di Alpha Centauri B, la mente artificiale di AXIS si evolve e al centro di controllo della missione sulla Terra gli scienziati devono capire se abbia raggiunto l’autocoscienza e quali sarebbero le conseguenze.

Quest’esplorazione della coscienza è legata agli sviluppi nel campo della nanotecnologia raggiunti nel periodo in cui è ambientato “La regina degli angeli”. Si tratta di un tema centrale nel romanzo “L’ultima fase” (o “La musica del sangue”) che in questo caso non viene sviluppato particolarmente. Si tratta infatti di una tecnologia che nel 2047 dipinto da Greg Bear è già ampiamente sviluppata e ha permesso straordinari progressi in vari campi perciò è solo uno strumento per sviluppare altri elementi della storia.

Le terapie mentali in “La regina degli angeli” vengono portate avanti grazie alla nanotecnologia. La sonda AXIS è stata costruita grazie alla nanotecnologia. Nel romanzo vengono citate varie altre applicazioni della nanotecnologia come trasformazioni fisiche radicali come quella della protagonista Mary Choy. Il tema è quindi l’applicazione di questo tipo di tecnologia piuttosto che il suo sviluppo.

Un altro tema de “La regina degli angeli” è quello della giustizia. Negli U.S.A. del futuro il sistema giudiziario vede i crimini come aberrazioni mentali che richiedono una terapia per trasformare i criminali in cittadini ben integrati. Non tutti sono d’accordo con quest’approccio perciò nel 2047 esiste il gruppo dei Selettori che sottopone i criminali che riesce a catturare prima della polizia ad una sorta di terapia mentale punitiva. Anche a Hispaniola la giustizia viene ancora vista come una punizione nei confronti dei criminali e nel corso del romanzo Mary Choy ha a che fare i diversi punti di vista.

I vari temi si intrecciano in una storia davvero complessa che però secondo me è solo parzialmente riuscita. Greg Bear aveva già scritto romanzi lunghi oltre 400 pagine di grande complessità in cui c’erano varie sottotrame con diversi punti di vista. In questi casi, la parte inizio serve a introdurre gli elementi della trama e i personaggi principali per poi far decollare la storia e far convergere le varie sottotrame. “La regina degli angeli” è diverso perché in pratica tre quarti del romanzo costituiscono la fase di preparazione e le sottotrame non si uniscono mai.

“La regina degli angeli” ha una parte finale che comunque è per certi versi forte e piena di eventi ma la narrazione rimane comunque frammentata. Superficialmente, il romanzo è almeno in parte un poliziesco ma in realtà c’è ben poco di quel genere mentre ha più del thriller psicologico anche se onestamente la tensione è ridotta. A causa della sua complessità, è comunque un romanzo per il quale ogni etichetta è riduttiva.

Complessivamente, “La regina degli angeli” è un affascinante viaggio interiore che però ha i suoi difetti. Secondo me è un buon romanzo ma è controverso tra i lettori e perfino tra i fan di Greg Bear. Per questo motivo è difficile da consigliare ma se non avete paura di una storia complessa e intellettuale e cercate qualcosa di originale secondo me vale la pena provare a leggerlo.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *