Starplex di Robert J. Sawyer

Starplex di Robert J. Sawyer
Starplex di Robert J. Sawyer

Il romanzo “Starplex” (“Starplex”) di Robert J. Sawyer è stato pubblicato per la prima volta nel 1996. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 1332 di “Urania” e nel n. 227 di “Urania Collezione” nella traduzione di Mauro Gaffo.

L’astronave Starplex e il suo equipaggio che include membri di quattro specie diverse ha lo scopo di esplorare lo spazio raggiunto grazie a wormhole artificiali di cui non si conoscono i creatori. Ogni nuovo wormhole scoperto porta in una diversa area dello spazio che può offrire sorprese. La scoperta di una stella verde con una composizione possibile solo dopo un tempo molto superore all’età dell’universo è decisamente inaspettata.

La scoperta della misteriosa stella verde è solo il primo evento inaspettato per l’equipaggio della Starplex. Keith Lansing, il comandante umano della spedizione, deve improvvisamente gestire una missione con problemi molto più seri dei rapporti tra i membri dell’equipaggio. La situazione comincia a diventare pericolosa e la posta si alza rapidamente.

Robert J. Sawyer ha affrontato tanti temi diversi nelle sue opere ma tende a concentrarsi su pochissimi di essi in una singola opera. Occasionalmente, mescola parecchi temi diversi in un singolo romanzo ed è il caso di “Starplex”, che offre una space opera su una grande scala cosmica. Una scala del genere è un caso isolato per Sawyer, al punto che a volte questo romanzo mi ha ricordato maggiormente lo stile di Stephen Baxter.

Nel futuro raccontato da Robert J. Sawyer, gli esseri umani hanno riconosciuto l’intelligenza dei delfini e, assieme a loro, hanno incontrato altre specie senzienti con le quali hanno formato un’alleanza. Queste specie hanno sviluppato propulsioni per i viaggi interstellari ma essi vengono compiuti soprattutto attraverso i wormhole artificiali creati da una specie sconosciuta.

La missione dell’astronave Starplex è un po’ nello stile di Star Trek e ciò ha senso pensando ai tanti riferimenti a questa saga inseriti da Robert J. Sawyer nelle sue opere ambientate nel presente o nel futuro prossimo. In questo caso, più che strani nuovi mondi i protagonisti scoprono strane stelle. Un altro risultato è l’incontro con nuove forme di vita che sono davvero esotiche dato che l’autore sfrutta concetti che all’epoca in cui scrisse questo romanzo erano nuovi.

Un problema di “Starplex” è che i misteri cosmici incontrati nel corso della storia sono sviluppati e trovano soluzioni che si basano su modelli cosmologici che nel frattempo sono stati superati. Leggendo il romanzo oggi è necessario ignorare 25 anni di progressi nel campo dell’astrofisica perché alcune parti della trama abbiano senso.

“Starplex” è per molti versi un romanzo di fantascienza “hard” ma i personaggi e i rapporti interpersonali sono anch’essi importanti. Gli alieni sono abbastanza alieni da essere interessanti, d’altra parte i personaggi umani finiscono per essere spesso banali. Keith Lansing in particolare sta vivendo una crisi di mezz’età e, nonostante ami sua moglie, è attratto da una scienziata molto più giovane. Per fortuna ci sono altre parti della storia del protagonista che sono decisamente più interessanti.

L’insieme di elementi scientifici, a volte datati, e di storie personali di alcuni personaggi rende “Starplex” un romanzo che mi ha dato sensazioni miste. Robert J. Sawyer scrive romanzi che non sono molto lunghi per gli standard odierni. Ciò significa che l’esposizione è contenuta e il ritmo tende a essere rapido, anche grazie a momenti d’azione. Secondo me, complessivamente i pregi superano i difetti e gli elementi datati con misteri e colpi di scena che possono essere ancora intriganti. Se i pregi vi interessano e i difetti non sono un grosso problema, vi piacerà.

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