Pulphagus®: Fango dei cieli di Lukha B. Kremo

Pulphagus®: Fango dei cieli di Lukha B. Kremo
Pulphagus®: Fango dei cieli di Lukha B. Kremo

Il romanzo “Pulphagus®: Fango dei cieli” di Lukha B. Kremo è stato pubblicato per la prima volta nel 2016 nel n. 1636 di “Urania”. È il vincitore del Premio Urania 2015. È disponibile anche in formato Kindle su Amazon Italia e Amazon UK e in formato ePub su IBS.

Erewhon è un planetoide in orbita sublunare meglio conosciuto con il nome commerciale Pulphagus®. Non si tratta di un semplice corpo celeste roccioso perché vi sono presenti sostanze corrosive e soprattutto sostanze semiorganiche che lo rendono un’entità unica. Si può stare sulla sua superficie solo con una speciale tuta protettiva eppure lì c’è una colonia, composta in particolare da dipendenti della Pulphagus®.

Shevek torna su Pulphagus® dopo anni in una particolare missione per il suo capo Raskal, trovare Mirea, la sua ragazza di un tempo per portarla su LaTerra®. Nella sua ricerca dovrà affrontare una serie di pericoli, quelli ambientali derivanti da Pulphagus® stesso e quelli causati dai suoi abitanti.

Lukha B. Kremo è il nome d’arte principale di Gianluca Cremoni Baroncini, che a volte usa anche lo pseudonimo Lukha Kremo Baroncinj. Non solo è ormai un veterano tra gli autori di fantascienza italiani ma è anche fondatore della casa editrice Kipple Officina Libraria.

Il nome “Erewhon” è un omaggio al romanzo di Samuel Butler, di genere fantastico e satirico e quindi per certi versi affine a “Pulphagus®: Fango dei cieli” e forse tra le fonti di ispirazione di Lukha B. Kremo. Tuttavia, in questo caso Erewhon non è una nazione terrestre bensì un planetoide e tutt’altro che normale.

Erewhon è una sorta di Terra dei Fuochi in orbita sublunare, un ambiente altamente tossico dove gli esseri umani non dovrebbero vivere eppure, proprio come nell’area italiana in Campania, nonostante i seri rischi per la salute è abitato. Proprio come la Terra dei Fuochi, Erewhon è diventato un grande immondezzaio dove vengono scaricati i rifiuti del mondo.

A gestire Erewhon ci sono i dipendenti della potente Pulphagus® e per questo motivo il planetoide diventa commercialmente noto con il suo nome. È lì che torna Shevek, dopo anni trascorsi sulla Terra, anzi su LaTerra®, come è ormai chiamato il pianeta nel futuro.

Anche LaTerra® è un nome commerciale perché in quel futuro nomi ma anche parole oggi comuni sono a pagamento. Il romanzo è preceduto da un prontuario delle categorie di tassazione delle parole: le categorie sono identificate dal carattere iniziale che può essere TM, ®, © oppure # e la loro presenza nel testo costituisce una peculiarità del romanzo.

Erewhon è un luogo molto pericoloso a causa delle condizioni ambientali ma anche gli abitanti possono essere letali. Il planetoide è pieno di gang di varie etnie terrestri ma anche quando si ha a che fare con persone di ceti sociali più elevati bisogna stare molto attenti. In un modo o nell’altro, Erewhon lascia cicatrici sui suoi abitanti e può prendersi parte se non tutto dei loro corpi.

In questo difficile luogo, Shevek torna dopo anni alla ricerca della sua ex ragazza Mirea. Questa trama di base rende “Pulphagus®: Fango dei cieli” una storia d’amore e nel corso del romanzo vari flashback permettono pian piano di capire il rapporto tra i due e il motivo per cui Shevek torna a cercarla.

La storia si sviluppa tra satira e tragedia e spesso è decisamente sopra le righe. Ci sono brani che sono tendono all’horror, a volte decisamente allo splatter ma anche in questo caso in maniera surreale. Già i titoli dei vari capitoli ne mostrano certe peculiarità. È un caso di commistione di generi in cui le etichette sono limitanti.

“Pulphagus®: Fango dei cieli” è raccontato in prima persona da Shevek, che è l’unico personaggio davvero sviluppato nel romanzo. Il suo capo Raskal è invece il protagonista di un altro racconto incluso in questo numero di Urania intitolato “Lo sguardo di Pulphagus®”. Un secondo racconto incluso racconta invece una storia indipendente che mischia fantascienza e religione.

Alla fine, “Pulphagus®: Fango dei cieli” è un romanzo corrosivo come i liquami di Erewhon che mette assieme vari generi e varie chiavi di lettura dei vari elementi della storia. Il risultato è un romanzo che non è facile perché anche lo stile è particolare e si tratta di un caso in cui lo stile è parte della sostanza. Se vi interessa un romanzo non banale su cui potete rimuginare per un po’ credo che faccia per voi.

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