La sonda spaziale New Horizons si è risvegliata ed è pronta per raggiungere Plutone

Concetto artistico della sonda spaziale New Horizons nelle vicinanze di Plutone e del suo satellite Caronte (Immagine Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)
Concetto artistico della sonda spaziale New Horizons nelle vicinanze di Plutone e del suo satellite Caronte (Immagine Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute)

Poche ore fa la sonda spaziale New Horizons della NASA ha inviato i primi segnali radio dopo essersi risvegliata da una fase di ibernazione. La successiva ricezione della trasmissione della procedura diagnostica ha permesso di confermare che i sistemi sono ora completamente attivi e New Horizons è pronta a compiere la sua missione primaria di studio di Plutone e le sue lune. La sonda passerà a meno di 10.000 chilometri dal pianeta nano nel luglio 2015.

La sonda spaziale New Horizons è stata lanciata il 19 gennaio 2006 da Cape Canaveral su un razzo vettore Atlas V 551. Per mantenere al minimo l’usura dei sistemi di bordo, ha trascorso la maggior parte del viaggio in ibernazione ma soprattutto nella sua prima fase ha compiuto varie manovre per inserirla nella traiettoria giusta. Nel settembre 2006, è passata vicino a Giove ed è stata l’occasione per testare i suoi strumenti inviando fotografie e altri dati sul pianeta e sulle sue lune.

Periodicamente, sono stati effettuati collegamenti alla sonda spaziale New Horizons per verificarne il funzionamento. Nell’agosto 2014 durante una di queste procedure è stato programmato il risveglio finale avvenuto regolarmente nelle scorse ore. Fra poche settimane, comincerà già a studiare Plutone, anche se a quel punto la distanza dal pianeta nano sarà ancora di molti milioni di chilometri.

Con il progressivo avvicinamento a Plutone, le fotografie diventeranno sempre più dettagliate e la NASA stima che in maggio saranno migliori di quelle scattate dal telescopio spaziale Hubble. New Horizons trascorrerà mesi studiando questo pianeta nano ma anche le sue lune.

La sonda spaziale New Horizons è dotata di telescopi, spettroscopi, fotocamere e altri analizzatori che serviranno a osservare e analizzare Plutone e le sue lune, soprattutto Caronte. L’avvicinamento che culminerà con un incontro ravvicinato permetterà di migliorare le nostre conoscenze della geologia e della morfologia di questi corpi celesti così lontani dalla Terra ma anche della loro atmosfera.

Per funzionare a una distanza dal Sole eccessiva per usare pannelli solari, la sonda spaziale New Horizons è dotata di un generatore termoelettrico a radioisotopi. Ha anche un propulsore a idrazina per le manovre. Esso verrà usato per dirigerla verso il prossimo obiettivo, che la NASA sta scegliendo tra alcuni oggetti della fascia di Kuiper. Quella sarà la prossima fase della missione di New Horizons, per il momento l’eccitazione è dedicata a Plutone e alle sue lune ed è appena all’inizio!

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