La NASA ha identificato i potenziali obiettivi nella fascia di Kuiper per la sonda spaziale New Horizons

Concetto artistico di un oggetto della fascia di Kuiper con la sua orbita confrontata con quella di vari pianeti (Immagine NASA, ESA, and G. Bacon (STScI))
Concetto artistico di un oggetto della fascia di Kuiper con la sua orbita confrontata con quella di vari pianeti (Immagine NASA, ESA, and G. Bacon (STScI))

La NASA ha annunciato di aver identificato tre potenziali obiettivi per la missione della sonda spaziale New Horizons successiva al passaggio ravvicinato con Plutone. Si tratta di oggetti della fascia di Kuiper (in inglese Kuiper Belt Objects, KBO) trovati usando il telescopio spaziale Hubble proprio a questo scopo.

Il programma di ricerca di KBO aveva dato buoni frutti fin dall’inizio portando alla scoperta di due oggetti interessanti e successivamente altri tre. In particolare, il primo oggetto scoperto, identificato con la sigla 1110113Y, è stato successivamente definito con certezza un potenziale obiettivo. Per questo motivo, viene chiamato PT1 dal team della missione New Horizons.

Altri due dei cinque KBO trovati dal telescopio spaziale Hubble sono stati chiamati PT2 e PT3 dal team della missione New Horizons, che li ha definiti potenziali obiettivi. Essi richiederanno ulteriori osservazioni nel corso dei prossimi mesi per tracciare con maggior esattezza le loro orbite e capire se e come la sonda spaziale potrà raggiungere uno di essi.

Le osservazioni effettuate finora hanno permesso di capire qualcosa delle natura di questi KBO. Gli astronomi sperano sempre di trovare altri pianeti nel sistema solare ma i potenziali obiettivi della missione New Horizons sono sostanzialmente grossi asteroidi con un diametro stimato tra i 25 e i 55 chilometri.

La loro distanza dal Sole è oltre quaranta volte quella della Terra perciò la loro luce è estremamente fioca ed è stato difficile perfino trovarli. Misurare esattamente le loro dimensioni è ancor più difficile e probabilmente potremo vedere il reale aspetto solo del KBO che verrà effettivamente raggiunto dalla sonda spaziale New Horizons.

Questi KBO sono detriti rimasti dalla fase di formazione del sistema solare, di conseguenza sono rimasti praticamente immutati eccetto che per l’occasionale collisione da miliardi di anni. Oggetti del genere hanno contribuito alla formazione dei pianeti oggi esistenti ed è per questo motivo che sono così interessanti.

Per motivi di budget, la sonda spaziale New Horizons è stata fornita di propellente sufficiente a raggiungere solo uno dei KBO identificati. La traiettoria esatta dovrà essere stabilita più avanti ma probabilmente l’obiettivo verrà raggiunto nel 2019.

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