Pochi giorni fa, Ray Kurzweil (foto ©null0) ha spiegato alla conferenza CIO Network del Wall Street Journal quali progressi ci aspettano secondo lui nel futuro. Il celebre futurista, che nel dicembre 2012 ha cominciato una collaborazione con Google, ha parlato di nanotecnologie e biotecnologie che già nel 2030 potrebbero cambiare radicalmente la vita degli esseri umani, potenziando i nostri corpi e le nostre menti. Kurzweil ha anche parlato di immortalità e ha un piano per raggiungerla.
Ray Kurzweil ha cominciato a lavorare con i computer negli anni ’60, nell’era in cui queste macchine erano enormi, difficili da far funzionare a per gli standard di oggi avevano una potenza davvero limitata. Ha quindi visto gli enormi progressi della miniaturizzazione nel corso dei decenni e oggi può portarsi in tasca un computer più potente dei primi con cui ha lavorato.
Grazie alla sua notevole esperienza, per Ray Kurzweil non è difficile vedere un futuro non molto lontano in cui l’intelligenza artificiale sarà paragonabile a quella umana ed esisteranno nanomacchine che verranno immerse nei nostri corpi per potenziarli in vari modi. Alla conferenza CIO Network ha anche previsto che negli anni ’30 del XXI secolo la mente umana si espanderà grazie all’integrazione con i computer e con Internet per cui risiederà almeno in parte nel cloud.
Ray Kurzweil sta per compiere 66 anni essendo nato il 12 febbraio 1948, perciò per lui il problema è sopravvivere abbastanza da poter godere di questi progressi. Se nel 2030 sarà ancora vivo avrà 82 anni, un’età tutto sommato neppure avanzatissima per gli standard odierni delle nazioni più avanzati. Tuttavia, Kurzweil non intende affidarsi alla fortuna o a buoni geni, è invece molto attivo nel mantenere il suo corpo in uno stato ottimale.
Già nel suo libro “La singolarità è vicina”, Ray Kurzweil ha scritto che prende oltre 250 supplementi alimentari al giorno e che riceve anche terapie intravenose costituite da altri supplementi che vengono iniettati direttamente nel sangue. Kurzweil crede nel limitare il consumo di grassi e nel mantenere il proprio corpo in forma. Recentemente, ha dichiarato che si sottopone a regolari test medici e il suo metodo funziona perché il suo corpo risulta più giovane rispetto alla sua età anagrafica.
Per Ray Kurzweil, tutte queste misure sono però solo un modo per sopravvivere per i prossimi anni in attesa di potersi sottoporre a terapie più sofisticate e radicali. Secondo lui, il suo corpo attuale è solo la versione 1.0 di ciò che potrà essere un giorno grazie alle nanotecnologie e biotecnologie che verranno sviluppate nei prossimi decenni. Anche Google sembra crederci perché nel settembre 2013 ha lanciato il progetto Calico, che ha proprio lo scopo di ottenere la longevità e perfino l’immortalità.
Se Ray Kurzweil ha ragione anche solo parzialmente, nei prossimi decenni ci saranno cambiamenti radicali che ci costringeranno perfino a ripensare a cosa significhi essere umani. Se nel frattempo riusciremo a evitare di distruggerci, direttamente o a causa della distruzione dell’ecosistema in cui viviamo, avremo la possibilità di diventare transumani con un potenziale che oggi fatichiamo perfino a immaginare.
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