La bocciatura della Net Neutrality da parte di un tribunale americano potrebbe avere influenze negative su Internet

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La corte d’appello del District of Columbia ha stabilito che la FCC (Federal Communications Commission) non ha l’autorità di proibire ai fornitori di servizi Internet di bloccare o comunque rallentare in maniera selettiva il traffico e le applicazioni web. Ciò rappresenta una bocciatura della Net Neutrality, che imponeva in particolare agli operatori di connessioni fisse di non discriminare il traffico Internet.

Non è la prima volta che il concetto di Net Neutrality viene messo in discussione in un tribunale. Già nel 2010, Comcast aveva ottenuto una sentenza che la bocciava. In quel caso, la FCC aveva modificato le regole riclassificando i servizi di telecomunicazioni come servizi Internet.

Il presidente degli USA Barack Obama ha sempre appoggiato la Net Neutrality, ritenendo troppo pericoloso lasciare agli operatori libertà di decidere se rallentare o addirittura fermare il traffico da e per certi servizi. Ora, dopo questa nuova sentenza arrivata dopo il ricorso di Verizon, gli ISP potranno bloccare i contenuti che per qualche motivo non gradiscono, come ad esempio il traffico da e per un operatore che fornisce un servizio concorrente.

La questione è molto delicata e le conseguenze sono ancora tutte da valutare. Innanzitutto, bisogna vedere quale sarà la reazione della FCC. Potrebbe esserci un appello alla Corte Suprema oppure le regole verranno modificate in maniera tale da risultare accettabili nei termini stabiliti dalla sentenza.

Se alla fine venisse lasciata agli ISP la possibilità di filtrare il traffico a seconda della loro convenienza, potrebbero ad esempio pretendere di essere pagati da servizi come quelli di streaming per trasmetterli ai loro utenti. Ovviamente, ciò finirebbe per comportare costi più elevati per gli utenti.

Finché non ci saranno nuove regole certe, c’è anche il rischio che molte aziende che operano su Internet interrompano i loro investimenti rallentando l’innovazione. Negli ultimi anni, Internet è stato un grande motore di crescita anche economica, uno dei pochi ad andare avanti in anni di pesante crisi. Azzoppare la rete sarebbe disastroso.

Questa sentenza è vincolante negli USA mentre altre nazioni hanno le loro leggi. È però inevitabile che cambiamenti importanti che avvengono negli USA influenzino anche pesantemente il resto del mondo. Moltissime persone utilizzano servizi americani da altre nazioni perciò le conseguenze potrebbero farsi sentire a livello internazionale. Speriamo davvero che questo non sia l’inizio di un’era in cui dovremo pagare per ricevere ogni servizio.

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