Una stella neonata circondata da un enorme bozzolo

Concetto artistico della Nube Oscura Infrarossa MM3 (Immagine cortesia del National Astronomical Observatory of Japan. Tutti i diritti riservati)
Concetto artistico della Nube Oscura Infrarossa MM3 (Immagine cortesia del National Astronomical Observatory of Japan. Tutti i diritti riservati)

Un team internazionale guidato da Takeshi Sakai della University of Electro-Communication, in Giappone, ha utilizzato il radiotelescopio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) per studiare una stella neonata. Conosciuta solo con la sigla G34.43+00.24 MM3 o più semplicemente come MM3, questa stella è talmente giovane da essere ancora circondata da un enorme bozzolo di gas, una nube circa dieci volte più grande di qualsiasi altra osservata attorno a stelle di massa simile a quella del Sole.

Le stelle nascono in nubi di gas e polveri molto fredde, a temperature di poco superiori ai 10 Kelvin, cioè poco più di 10 gradi sopra lo zero assoluto. Le Nubi Oscure Infrarosse (Infrared Dark Clouds, IRDC) sono dense regioni con nebulose di quel genere dove ammassi di stelle si formano. Dato che la maggior parte delle stelle nascono in ammassi stellari, indagare sulle IRDC ha un ruolo fondamentale nella comprensione del processo di formazione di stelle.

Una stella neonata è circondata dalla nube natia di gas e polvere, che viene scaldata dal suo centro. Le temperature sono comunque fredde, fino a -160 gradi Celsius, che tuttavia sono circa 100 gradi in più rispetto alla temperatura originale delle nube. Per questo motivo gli astronomi chiamano queste nubi “nuclei caldi”. Comunemente, essi contengono molecole complesse, anche organiche come metanolo, cianuro d’etile e formiato di metile.

Grazie alla sensibilità di ALMA, è stato possibile osservare MM3, un oggetto che emetteva una forte linea spettrale che corrisponde al metanolo che secondo lo studio ha una temperatura di circa -140 gradi Celsius. Ciò costituisce un forte indizio di una stella che sta nascendo circondata da un nucleo caldo. La dimensione di questo nucleo è eccezionale: la sua lunghezza è circa 800 volte la distanza tra la Terra e il Sole mentre la sua larghezza è circa 300 volte la distanza tra la Terra e il Sole.

Il team ha anche osservato emissioni radio da solfuro di carbonio e monossido di silicio che rivelano la struttura dettagliata del flusso di molecole emesse dalla stella neonata. La velocità dei gas emanati è di circa 28 km/s e si estende per una distanza circa 4.400 volte quella della Terra dal Sole. Questi valori hanno permesso di calcolare che l’età del flusso è di soli 740 anni. Questi flussi sono comuni attorno alle protostelle ma uno giovane come quello di MM3 è una rarità.

Le osservazioni effettuate con ALMA hanno rivelato una protostella molto giovane con un nucleo caldo enorme. È possibile che ci sia una massa molto elevata di materiale che cade più velocemente del previsto verso il nucleo. È anche possibile che il nucleo contenga più di una protostella. Questo è uno dei casi in cui il completamento dell’array di antenne di ALMA permetterà osservazioni migliori per risolvere il mistero di MM3.

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4 Comments


  1. Non capisco…il flusso è iniziato in concomitanza con la nascita effettiva della stella, cioè con l’avvio delle reazioni di fusione nel suo nucleo? Vuol dire che l’oggetto ha cominciato ad essere una stella nel significato classico del termine solo da 7 secoli??????

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    1. Più o meno dovrebbe essere così. Siccome sono state osservato solo pochissime stelle nelle prime fasi di vita non è ancora stato definito esattamente il momento in cui un oggetto comincia ad essere una stella perciò la questione è tuttora oggetto di studio.

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