“The Green Death” è l’ultima avventura della decima stagione della serie classica di “Doctor Who” trasmessa nel 1973. Segue “Planet of the Daleks” ed è un’avventura composta da sei parti scritta da Robert Sloman e diretta da Michael E. Briant.
La storia
Il Terzo Dottore (Jon Pertwee) si prepara per un viaggio sul pianeta Metebelis 3 quando Jo Grant (Katy Manning) legge sul giornale della morte in circostanze misteriose di un minatore in una miniera di carbone abbandonata a Llanfairfach. Il noto ecologista Clifford Jones è sul posto per una manifestazione di protesta e Jo vuole conoscerlo.
Il Generale Lethbridge-Stewart (Nicholas Courtney) riceve l’incarico di investigare sulla situazione e si trova ad avere a che fare con la Global Chemicals, un’azienda petrolifera che ha aperto uno stabilimento vicino alla miniera. Mentre avvengono altre strane morti, l’azienda sembra nascondere qualcosa.
Extra
Questo DVD contiene una buona quantità di extra. Sono presenti contenuti tipici come i sottotitoli della produzione e una galleria di immagini tratte da quest’avventura.
Sono presenti nella traccia audio alternativa commenti all’avventura da parte della protagonista Katy Manning, del produttore Barry Letts e dello script editor Terrance Dicks.
Global Conspiracy? Un divertente finto documentario sulla chiusura della miniera di Llanfairfach. È una sorta di seguito non ufficiale di “The Green Death”.
Visual Effects. Colin Mapson, assistente alla realizzazione degli effetti speciali di quest’avventura, mostra come costruire una larva gigante.
Robert Sloman. L’autore di quest’avventura parla dell’ispirazione e delle filosofie dietro la storia.
Stewart Bevan. Un’intervista all’attore che interpreta il professor Clifford Jones in quest’avventura.
L’attrice Katy Manning aveva deciso di abbandonare “Doctor Who” alla fine della decima stagione perciò “The Green Death” venne scritta per includere l’addio di Jo Grant.
Non è un caso che il professor Clifford Jones sia per molti versi una giovane versione del Dottore, come Jo stessa dice. Già all’inizio di “The Green Death” ci sono tutti gli indizi del fatto che Jo avrebbe lasciato il Dottore quando lui cerca di convincerla ad andare assieme sul pianeta Metebelis 3 ma lei preferisce andare a conoscere Clifford Jones. Il finale di “The Green Death” con l’addio di Jo Grant è probabilmente la miglior uscita di scena di un/a compagno/a nell’intera saga di “Doctor Who”.
La storia di Jo Grant si inserisce in un’avventura prodotta quasi quarant’anni fa che però parla di problemi che sono molto importanti e soprattutto non risolti ancor oggi. Abbiamo infatti la Global Chemicals, un’azienda che considera il profitto la priorità principale e se per avere profitti maggiori deve inquinare la zona attorno al proprio stabilimento l’unica accortezza è quella di non farsi scoprire.
La Global Chemicals promette di produrre il 25% di benzina e gasolio in più da una certa quantità di greggio rispetto ai normali processi di raffinazione. In un mondo in cui la richiesta di carburanti è in continua crescita, molti sono disposti a chiudere un occhio sul trattamento degli scarti della lavorazione, soprattutto se l’azienda promette posti di lavoro.
Un gruppo di ecologisti chiede un’indagine sulle misteriose circostanze della morte di un uomo in una miniera abbandonata vicina allo stabilimento della Global Chemicals. A quel punto si crea uno scontro tra chi considera le problematiche ecologiche una priorità e chi invece è interessato innanzitutto al profitto.
Il Generale Lethbridge-Stewart deve dirigere un’indagine sulla situazione ma la Global Chemicals ha anche appoggi politici. Di conseguenza, per poter prendere provvedimenti nonostante le interferenze politiche deve trovare le prove che l’azienda sta provocando il pericoloso inquinamento della miniera vicina allo stabilimento.
Gli elementi economici, politici e anche sociali inclusi in “The Green Death” sono per molti versi gli stessi a quarant’anni di distanza. Nonostante i tanti progressi tecnologici, il petrolio è ancora un fondamento della civiltà occidentale e le guerre per accaparrarsene le fonti stanno diventando più cruente nel corso del tempo.
Nella seconda parte di “The Green Death”, l’elemento in esame è più che altro la deumanizzazione del management aziendale quando si scopre chi è in realtà a controllare la Global Chemicals e che la persona creduta in carica in realtà è sostanzialmente un burattino.
Nonostante la presenza di questi elementi importanti, spesso “The Green Death” è ricordata come l’avventura con le larve giganti. È inevitabile che soprattutto gli spettatori più giovani ricordino più che altro i mostri che appaiono in “Doctor Who”.
Mentre le larve giganti sono tutto sommato ben fatte, vari effetti speciali prodotti con la tecnica CSO (Colour-Separation Overlay) sono di basso livello anche per gli standard della serie classica di “Doctor Who”.
Al di là di questi limitati difetti dovuti al basso budget della serie classica di “Doctor Who”, “The Green Death” è un’eccellente avventura. Anche considerando la qualità complessivamente piuttosto buona degli extra presenti nel DVD, secondo me è uno di quelli da acquistare.
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