Doctor Who – Planet of the Spiders

Doctor Who - Planet of the Spiders
Doctor Who – Planet of the Spiders

“Planet of the Spiders” è un’avventura dellundicesima stagione della serie classica di “Doctor Who” trasmessa nel 1974. Segue “The Monster of Peladon” ed è composta da sei parti, scritta da Robert Sloman e diretta da Barry Letts.

La storia

Il Terzo Dottore (Jon Pertwee) ha portato il Generale Lethbridge-Stewart (Nicholas Courtney) a vedere l’esibizione del professor Clegg, che è dotato di reali capacità telecinetiche e di chiaroveggenza. Mentre lo sta esaminando nel laboratorio al quartier generale della UNIT, riceve una busta inviata da Jo Grant, che gli ha restituito il cristallo di Metebelis 3. Quando Clegg guarda nel cristallo qualcosa di strano gli succede, determinandone la morte.

Dopo essere stato scaricato dalla UNIT, Mike Yates ha cominciato a frequentare un monastero tibetano in campagna dove può praticare la meditazione. Ha però notato che un certo Lupton, un altro frequentatore del monastero, sembra al centro di eventi piuttosto strani. Per questo motivo ha contattato Sarah Jane Smith (Elisabeth Sladen), che va a indagare con la scusa di intervistare i frequentatori e possibilmente il misterioso abate K’anpo. Si trova ad avere a che fare anche con ragni giganti.

Extra

Questo DVD contiene una buona quantità di extra. Sono presenti contenuti tipici come una galleria di immagini tratte da quest’avventura, i sottotitoli della produzione, i Radio Time Billings e un promo dei DVD di “Doctor Who” pubblicati prossimamente.

Sono presenti nella traccia audio alternativa commenti all’avventura da parte dei protagonisti Elisabeth Sladen e Nicholas Courtney, dell’attore Richard Franklin, del produttore e regista Barry Letts e dello script editor Terrance Dicks.

The Final Curtain. Un documentario di circa 38 minuti sui cambiamenti avvenuti in “Doctor Who” alla fine dell’era del Terzo Dottore.

John Kane Remembers… L’attore John Kane ricorda la sua esperienza nell’interpretare il personaggio di Tommy in quest’avventura.

Directing Who: Barry Letts. Anche se Barry Letts viene ricordato soprattutto per la sua influenza come produttore di “Doctor Who” ha anche diretto varie avventure della serie classica. In questo mini-documentario di circa 15 minuti ricorda la sua esperienza, non solo nella serie.

Now & Then. Alcuni luoghi in cui vennero girate scene di quest’avventura come sono oggi e com’erano all’epoca.

Planet of the Spiders Omnibus Edition. Quest’avventura nell’edizione omnibus, cioè rimontata come se fosse un film invece che divisa in episodi. Non è stata restaurata perciò la qualità delle immagini è inferiore rispetto alla versione a episodi.

Omnibus Trailer. Un promo per l’omnibus edition di quest’avventura.

Lo staff di produzione di “Doctor Who” stava per lasciare la serie e ciò si aggiungeva all’uscita di scena di Jo Grant alla fine della decima stagione e alla tragica morte dell’attore Roger Delgado, che aveva interpretato il Maestro. Jon Pertwee sentì che era giunto il momento anche per lui di lasciare la serie, perciò fu necessario scrivere un’avventura in cui il Terzo Dottore si rigenerava.

Il produttore Barry Letts aveva per contratto la possibilità di dirigere un’avventura per stagione e decise che “Planet of the Spiders” doveva essere una sua “creatura”. Infatti, la sceneggiatura è accreditata a Robert Sloman ma Letts vi contribuì parecchio, soprattutto per gli elementi riguardanti il buddhismo.

In un telefilm in cui la serialità era generalmente limitata agli episodi di un’avventura o al limite alla stagione, “Planet of the Spiders” ha alcune sue radici in avventure precedenti, anche della stagione precedente. Il Dottore aveva tentato di portare Jo su Metebelis 3 in “Carnival of Monsters” e qualche immagine di quell’avventura viene mostrata nel primo episodio. Il cristallo e alcuni altri elementi erano apparsi in “The Green Death” e Mike Yates era apparso per l’ultima volta in “Invasion of the Dinosaurs“.

“Planet of the Spiders” è un’avventura ambiziosa per il modo in cui mette quegli elementi in una storia in cui il Dottore deve affrontare la sua fallibilità. Lo script editor Terrance Dicks vedeva il Dottore come un eroe senza macchia e senza paura ma quest’avventura era la creatura di Barry Letts, che aveva deciso diversamente.

Quando il Dottore era andato su Metebelis 3 per prendere il cristallo non lo aveva fatto con malizia ma non aveva valutato le conseguenze del suo atto. Nel corso della serie, il Dottore ha in genere agito per poi andarsene senza vedere quali conseguenze avrebbero avuto i suoi interventi. In “Planet of the Spiders” ci sono conseguenze a lungo termine e il Dottore deve rimediare a quello che ha fatto.

Da questo punto di vista, “Planet of the Spiders” ha una profondità raramente raggiunta in “Doctor Who”, il problema è che è una parte eccellente in una storia tirata troppo per le lunghe anche per gli standard dell’epoca. È così che nel secondo episodio c’è un lunghissimo inseguimento che finisce per essere un intermezzo comico.

I riempitivi con personaggi che vanno da un posto ad un altro erano normali nella serie classica di “Doctor Who”, se non altro l’inseguimento ha un ritmo elevato, molto meglio rispetto a tanti altri riempitivi. Vi appare anche la Whomobile, la speciale automobile di Jon Pertwee che costituisce anche uno degli elementi del passato essendo apparsa per la prima volta in “Invasion of the Dinosaurs”.

La storia ha dei difetti e gli effetti speciali in alcuni casi hanno mostrato i limiti della tecnologia CSO dell’epoca. Tuttavia, penso che il finale, con la risoluzione del mistero attorno al personaggio di K’anpo e soprattutto alla rigenerazione, sia davvero buono.

Jon Pertwee è stato secondo me straordinario nell’interpretare il Dottore contribuendo a riportare la serie a livelli altissimi. Ovviamente anche altri elementi contribuirono a riportare l’audience a livelli che non si erano visti da anni ma l’attore aveva davvero il carisma necessario alla parte.

Complessivamente, trovo che “Planet of the Spiders” sia una buona avventura e gli extra contenuti nel secondo DVD sono mediamente di buona qualità. Anche per la sua importanza nella serie ne consiglio l’acquisto.

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