John Carter – La principessa di Marte di Edgar Rice Burroughs

Antologia contenente i primi tre romanzi del ciclo di John Carter di Marte di Edgar Rice Burroughs
Antologia contenente i primi tre romanzi del ciclo di John Carter di Marte di Edgar Rice Burroughs

Il romanzo “La principessa di Marte”, conosciuto anche come “Sotto le lune di Marte” o “John Carter” (“A Princess of Mars”) di Edgar Rice Burroughs venne pubblicato per la prima volta nel 1912 a puntate nella rivista “The All-Story” con il titolo “Under the Moons of Mars” e come libro nel 1917. È il primo romanzo del ciclo di John Carter. In Italia è stato pubblicato con il titolo “La principessa di Marte” da Giunti-Bemporad Marzocco all’interno del volume “Opere Complete di Edgar Rice Burroughs” e dall’Editrice Nord all’interno del n. 10 della collana “Cosmo Oro” e all’interno del n. 4 della collana “Tascabili Fantascienza”; è stato pubblicato con il titolo “Sotto le lune di Marte” da Newton nel n. 1 della collana “Il Fantastico Economico Classico”; è stato pubblicato con il titolo “John Carter” da Mondadori nel n. 110 della collana “Urania Collezione”. La versione in lingua originale del romanzo può essere liberamente scaricata in vari formati elettronici dal sito del Progetto Gutenberg o da ManyBooks.net.

John Carter è un veterano della guerra di secessione americana. È tornato alla vita civile ma non certo una noiosa. Assieme ad un amico va in cerca di oro e lo trova ma allo stesso tempo trova anche guai. Cercando di sfuggire ad un gruppo di Apache, si nasconde in una caverna ma da lì viene trasportato in qualche modo su Marte, o Barsoom come lo chiamano i suoi abitanti.

Grazie alla bassa gravità del pianeta rosso, John Carter ha una forza ed una capacità di saltare maggiore dei nativi in cui si imbatte. Questi vantaggi, assieme alla bravura nel combattere sviluppata sulla Terra, permette a Carter di essere accettato tra i Thark, una delle specie intelligenti marziane, pur non essendo uno di loro. Quando però scopre che i Thark hanno catturato Dejah Thoris, una principessa marziana appartenente ad una specie molto simile a quella umana, Carter non può pensare ad altro che a liberarla.

Il sogno di Edgar Rice Burroughs era di avere successo negli affari ma stava attraversando un periodo difficile perciò fece un tentativo come scrittore per guadagnare qualcosa per mantenere la sua famiglia. Burroughs scrisse quindi la prima parte di quello che divenne “La principessa di Marte” e la propose alla rivista “The All-Story”. Dopo qualche discussione sullo sviluppo della storia, il romanzo venne acquistato e pubblicato in sei parti con il titolo “Under the Moons of Mars” lasciando però fuori il capitolo “Sola mi racconta la sua storia”, che secondo il direttore della rivista rallentava il ritmo. Quel capitolo venne poi reinserito quando il romanzo venne pubblicato come libro.

Quando “La principessa di Marte” venne pubblicato, il termine fantascienza non esisteva neppure perciò la sua classificazione è cambiata nel corso degli anni. Oggi viene generalmente indicato come science fantasy ma si tratta solo di un’etichetta.

“La principessa di Marte” contiene qualche elemento pseudo-scientifico ed è ambientato prevalentemente su Marte, che è abitato da varie specie che formano una civiltà antichissima e lottano per sopravvivere su un pianeta morente. Al di là di questi elementi fantascientifici, si tratta fondamentalmente di un romanzo avventuroso che ha vari contenuti che già all’epoca erano tutt’altro che originali.

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John Carter è un eroe senza macchia e senza paura. Veterano di guerra, già sulla Terra è un uomo straordinario, su Marte lo è ancor di più perché nella bassa gravità del pianeta rosso la sua forza lo rende davvero formidabile. La prima donna marziana appartenente ad una specie molto simile a quella umana che Carter incontra è una principessa e tra i due nasce una grande storia d’amore.

“La principessa di Marte” è la storia dei viaggi di John Carter su Marte, della sua scoperta degli abitanti, della loro cultura, di grandi battaglie tra le varie specie che abitano Marte e di vari singoli duelli in cui Carter viene coinvolto. È narrato in prima persona dal protagonista come una sorta di diario delle sue avventure in cui affronta una serie pericoli mortali.

La morale del romanzo è chiara, fino ad arrivare a toni razzisti. John Carter è moralmente superiore e giudica gli altri secondo il suo metro. Ad esempio, i Thark, una delle specie marziane, pur avendo un loro codice guerriero dell’onore sono considerati negativamente da Carter perché le loro usanze sono diverse dalle sue. Le loro descrizioni hanno paralleli con vari stereotipi riguardanti i nativi americani. I Thark con cui stringe un legame la pensano invece come lui ma devono nasconderlo dagli altri, altrimenti verrebbero uccisi in maniera lenta e dolorosa.

Oggi possiamo considerare negativamente questi elementi di “La principessa di Marte” ma un secolo fa erano considerati normali e il romanzo ebbe successo lanciando la carriera di scrittore di Edgar Rice Burroughs. Pubblicato in innumerevoli edizioni in giro per il mondo, ebbe parecchi seguiti e ispirò non solo generazioni di lettori ma anche di autori successivi.

“La principessa di Marte” è per certi versi datato ma gli elementi avventurosi raccontati a ritmo elevato sono intatti. Non a caso, i progressi degli effetti speciali hanno portato alla produzione di un film intitolato “John Carter” basato su questo romanzo. È ancora un romanzo leggibile per chi apprezza le storie avventurose con un tocco decisamente esotico.

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