Alice Hastings Bradley, questo era il suo nome di nascita, nacque il 24 agosto 1915 a Chicago, nell’Illinois, negli USA.
La famiglia di Alice Bradley era piena di stimoli dal punto di vista intellettuale perché suo padre era un avvocato e un naturalista mentre sua madre era una scrittrice. La famiglia viaggiò in vari paesi, esperienze che negli anni successivi contribuirono a fornire ispirazioni per alcune sue opere.
Nel 1934, Alice Bradley si sposò per la prima volta, con William Davey, un matrimonio che durò fino al 1941. Divenne illustratrice e pittrice e all’inizio degli anni ’40 per un po’ fu critica d’arte per il “Chicago Sun”. Cominciò a lavorare per il governo americano quando si arruolò nell’aeronautica militare americana nel 1942. Lì prestò servizio in un gruppo di intelligence fotografica e raggiunse il grado di maggiore, molto elevato in un’epoca in cui le donne erano in genere usate come assistenti degli ufficiali uomini.
Nel 1945 Alice Bradley sposò Huntington D. Sheldon, un matrimonio che durò fino alla loro morte. Pubblicò anche il suo primo racconto, “The Lucky Ones”, in “The New Yorker”, usando il suo nome di nascita. Dopo la fine della II Guerra Mondiale, Alice Sheldon e il marito aprirono una loro azienda ma nel 1952 i due cominciarono a lavorare per la CIA.
Nel 1955, Alice Sheldon si dimise dalla CIA e tornò all’università, dove conseguì un bachelor of arts all’American University e un dottorato alla George Washington University in psicologia sperimentale nel 1967. A quel punto, cominciò a scrivere fantascienza utilizzando lo pseudonimo James Tiptree Jr. per proteggere la sua reputazione accademica ma anche perché un nome maschile sembrava un buon modo per mimetizzarsi in un campo prevalentemente maschile.
James Tiptree Jr. divenne famosa nel campo della fantascienza con una serie di racconti. Vinse il premio Hugo con i romanzi brevi “La ragazza collegata” (“The Girl Who Was Plugged In”) del 1973 e “Houston, Houston, ci sentite?” (“Houston, Houston, Do You Read?”) del 1976, vincitore anche del premio Nebula, vinto anche con il racconto breve “Amore è il Piano, e il Piano è la morte” (“Love Is the Plan the Plan Is Death”) del 1973 e il racconto lungo “La soluzione «screwfly»” (“The Screwfly Solution”) del 1977, pubblicato sotto lo pseudonimo Raccoona Sheldon che la scrittrice usava occasionalmente.
La vera identità di James Tiptree Jr. rimase celata per diversi anni. Fu solo nel 1976, quando menzionò in una lettera la morte della madre, anch’ella scrittrice, con alcuni dettagli che permisero di individuarne il necrologio, che venne scoperto che il suo nome era Alice Sheldon.
Nonostante lo schock che attraversò il mondo della fantascienza dopo quella scoperta, James Tiptree Jr. continuò ad avere successo con i suoi racconti. Pubblicò anche i suoi unici due romanzi: “La via delle stelle” (“Up the Walls of the World”) del 1978 ed “E sarà la luce” (“Brightness Falls from the Air”) del 1985.
I temi spesso cupi delle storie di James Tiptree Jr. rispecchiavano quelli della sua vita. Suo marito divenne quasi cieco e richiedeva assistenza e la stessa Alice cominciò ad avere seri problemi di salute dopo aver fumato per molti anni. Dopo aver espresso il desiderio di farla finita a causa del peggioramento della salute di entrambi, il 19 maggio 1987 uccise il marito e poi si suicidò.
Alice Sheldon / James Tiptree Jr. ha scritto storie su argomenti diversi che tipicamente approfondivano il lato psicologico dei personaggi. C’è spesso attenzione alla sessualità, un argomento vissuto in maniera complessa anche dall’autrice. Non è un caso che nel 1991 sia stato creato il James Tiptree, Jr. Award, un premio per le opere di fantascienza e fantasy che espandono ed esplorano la comprensione dell’orientamento di genere. È stata indotta nella Science Fiction Hall of Fame nel 2012, un riconoscimento postumo del suo contributo a questo genere letterario.