A Good Death di Steve Ramirez

A Good Death di Steve Ramirez
A Good Death di Steve Ramirez

Il romanzo “A Good Death” di Steve Ramirez è stato pubblicato per la prima volta nel 2023. È il terzo libro della saga s’orne e segue “In the Shadow“. È inedito in Italia.

Sam vede strani oggetti nel cielo che non sembrano per niente naturali. Cerca di seguirne la rotta per trovare il loro punto di partenza sperando di scoprire di cosa si tratti, invece sulla strada si imbatte in un pericolo completamente diverso.

Nel villaggio di Kyu Shin arriva la notizia che quello che era il segreto meglio custodito della comunità è trapelato. Re Cortez ha sentito storie che gli sono sembrate difficili da credere ma vuole vederci chiaro. Non è l’unica preoccupazione per il suo regno e decide che è ora di usare le armi più moderne disponibili per terminare i conflitti.

“A Good Death” offre una conclusione alla saga s’orne, iniziata con l’attacco degli esseri che assomigliano agli umani che sono dotati di forza sovrumana e si comportano come animali rabbiosi conosciuti solo come s’orne. Vari sviluppi, con sorprese e rivelazioni, avevano già creato un quadro decisamente vasto a una storia dal sapore fantasy che include elementi che mostrano una base fantascientifica.

Il principe Sam era stato menzionato diverse volte e diventa un personaggio importante in questo libro finale. Ciò permette di capire cosa stesse facendo lontano dal Regno in una parte della trama che lo porta in una direzione ben diversa da quella che si aspettava.

In realtà, Sam finisce per essere testimone degli eventi importanti che riguardano il villaggio di Kyu Shin mentre le sue azioni più che altro creano mal di testa agli ufficiali al servizio di suo padre che cercano di tenerlo lontano dai guai. Anche l’agente Cordero finisce per avere un ruolo simile a quello di Sam in questo libro finale dato che si trova per così dire nell’occhio del ciclone.

Eventi come strani avvistamenti e riferimenti a conoscenze che vanno ben oltre quelle dei nativi sono utili a ricordare l’elemento fantascientifico di questa saga. Senza di essi, il sapore fantasy sovrasterebbe tutto in una saga ambientata su un pianeta dove la tecnologia nativa più avanzata è quella dei moschetti ad avancarica.

L’etichetta di genere è fin dall’inizio della saga qualcosa di poco utile che può essere perfino una distrazione. Steve Ramirez si è sempre concentrato sui personaggi, sviluppando le loro storie personali, spesso attraverso traversie, e i rapporti tra di essi. In particolare, le storie parallele di Bellona e della principessa Dorinda sottolineano alcune similitudini e alcune differenze, anche profonde. Sono storie di perdita e di tentativi di ripresa, anche formando nuovi rapporti interpersonali.

Vita e morte si contrappongono in tanti modi fin dall’inizio della saga e ciò è vero anche in questo finale. La risoluzione di varie sottotrame è forte dal punto di vista delle emozioni ma il ritmo elevato porta a concentrarsi su certi elementi narrativi impedendo certi approfondimenti. Ad esempio, la storia del popolo botai rimane per certi versi monca dato che il suo sviluppo viene interrotto.

Sinceramente, alla fine ero un po’ perplesso perché mi sembrava che Steve Ramirez avesse sacrificato parti della storia per concentrarsi su alcune e per una volta una saga più lunga sarebbe stata utile per sviluppare tutti gli elementi in modo più completo. Tuttavia, nei riconoscimenti che ha incluso alla fine di questo libro, l’autore ha spiegato il suo progetto di scrivere altri libri per sviluppare varie parti della saga. È una soluzione che offrirà una maggior completezza alle varie storie incluse nella trilogia originale senza appesantirla.

Così com’è “A Good Death” offre una conclusione alla saga s’orne che può essere non del tutto soddisfacente ma si tratta comunque di un epilogo. Per questo motivo, in attesa che Steve Ramirez aggiunga altri libri per completare parti della storia, per chi ha apprezzato i libri precedenti anche questo è da leggere.

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