Onslaught di D. Rebbitt

Onslaught di D. Rebbitt
Onslaught di D. Rebbitt

Il romanzo “Onslaught” di D. Rebbitt è stato pubblicato per la prima volta nel 2018. È il terzo libro della serie The Globur Incursion segue “Contact“. È inedito in Italia.

L’ammiraglio Shin riceve il compito di gestire il soccorso ai Marines sopravvissuti al disastroso primo contatto con gli alieni che sono stati chiamati Globur. Le informazioni che hanno raccolto potrebbero risultare cruciali per capire le intenzioni dei Globur. I Marines devono sopravvivere su un pianeta dove possono solo nascondersi dagli alieni.

Una piccola flotta viene inviata frettolosamente nella missione di soccorso, anche per cercare di stabilire comunicazioni con i Globur nella speranza di evitare che scoppi una guerra aperta con gli umani. L’ammiraglio Shin è ben deciso a segure tradizione e regole della flotta anche se sono state stabilite generazioni prima.

“Onslaught” riprende la storia dov’era terminata in “Contact” ed esplora le conseguenze del primo contatto con una specie aliena che viene chiamata Globur per la forma globulare delle loro astronavi dato che le informazioni su di loro sono molto scarse. Hanno mostrato una notevole aggressività e notevoli capacità belliche anche se la loro tecnologia non è necessariamente superiore a quella umana.

Dopo secoli di pace in cui la flotta doveva gestire pericoli limitati come asteroidi e pirati, l’umanità incontra per la prima volta una specie aliena che si dimostra immediatamente aggressiva. La minaccia riguarda i mondi dell frontiera perciò ben pochi tra i politici sono disposti a parlare di guerra. Quasi tutti hanno come priorità evitare il pericolo che il panico si diffonda tra i loro elettori.

Per l’umanità dovrebbe essere un brutale risveglio da secoli di autocompiacimento. Tuttavia, chi è lontano dal fronte fa finta di niente e snobba la minaccia. Perfino molte delle persone coinvolte nelle operazioni militari alla frontiera faticano a lasciarsi dietro la mentalità di chi ha conosciuto solo pace.

Anche tra gli ufficiali della flotta, non tutti sono preparati ad affrontare la minaccia dei Globur. L’ammiraglio Shin discende da una famiglia che da generazioni serve nella flotta ma è fondamentalmente un cretino che mette davanti a tutto tradizione e regole scritte da persone che non avevano modo di conoscere tecnologie e strategie di una specie aliena. Per questo motivo, cerca di liquidare con fastidio qualsiasi suggerimento arrivi dal Capitano Jones, che invece cerca di impiegare strategie e varianti tattiche pensate specificamente per far fronte ai vari tipi di attacchi condotti dai Globur.

Tutto ciò crea una storia di fantascienza militare in cui vengono sviluppate le conseguenze di un primo contatto che si è rivelato negativo perché la reazione degli alieni è stata totalmente aggressiva. Da questo punto di vista, si tratta di un tipo di storia molto classico ma è molto moderno nello sviluppo dei personaggi e nelle loro reazioni. In una storia di tensione costante, il lettore viene portato a chiedersi se i personaggi sopravviveranno agli scontri con i Globur perché c’è la chiara percezione che essi rappresentano davvero un rischio mortale.

Come “Contact”, anche “Onslaught” ha un finale aperto perché si tratta del secondo capitolo di una storia più grande che D. Rebbitt ha già raccontato parzialmente nel primo libro della serie, ambientato decenni dopo, e di cui racconta altri capitoli nei libri successivi. Ne consiglio la lettura in particolare ai fan di space opera e di fantascienza militare.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *