Analogico/Virtuale e altre simulazioni del tuo futuro di Lavanya Lakshminarayan

Analogico/Virtuale e altre simulazioni del tuo futuro di Lavanya Lakshminarayan
Analogico/Virtuale e altre simulazioni del tuo futuro di Lavanya Lakshminarayan

Il romanzo “Analogico/Virtuale e altre simulazioni del tuo futuro” (“Analog/Virtual and Other Simulations of Your Future”) di Lavanya Lakshminarayan è stato pubblicato per la prima volta nel 2020. In Italia è stato pubblicato da Future Fiction nella traduzione di Federica Bulciolu e Alda Teodorani.

Quando le nazioni crollano, le multinazionali assumono il controllo diretto delle città che sopravvivono. Bell Corp ha riplasmato una di queste città, Bangalore, dandole il nuovo nome di Apex City, un luogo regolato dalla meritocrazia in cui chi lavora duro può ascendere ai livelli più elevati della nuova società.

I cittadini di Apex City possono trarre vantaggio dalle tecnologie avanzate che sono state sviluppate, che permettono tra le altre cose di condurre le loro attività in modo virtuale. Chi non si impegna a sufficienza e fallisce viene deportato ed è costretto a vivere tra gli Analogici, dove è privo di tecnologie moderne.

Nel suo primo romanzo, Lavanya Lakshminarayan descrive una società futura che ha una facciata di grande energia e positività ma nasconde un lato molto oscuro. Questo romanzo è strutturato come una sorta di mosaico con i capitoli scritti come racconti intrecciati tra di loro in vari modi che mostrano varie sfaccettature della società di Apex City e occasionalmente degli Analogici.

La società dei cosiddetti Virtuali è una proiezione della società orientata ai social media esistente oggi con una struttura che dovrebbe assicurare che ognuno abbia la possibilità di raggiungere i livelli più elevati unicamente per i propri meriti. Tuttavia, racconto dopo racconto, Lavanya Lakshminarayan mostra come le tante affermazioni all’insegna della meritocrazia fatte da Bell Corp siano una facciata dietro la quale c’è una distopia in cui gli esseri umani vengono usati solo per assicurare la produttività.

I vari capitoli / racconti sono accompagnati da estratti dal Manifesto Meritocratico, i quali mostrano la facciata con l’orientamento, molto teorico, allo sviluppo del potenziale umano dei cittadini. Le storie dei personaggi mostrano il contrasto tra quelle affermazioni e lo sfruttamento delle persone, costrette a uniformarsi all’interno di una sorta di grande macchina della quale diventano ingranaggi che devono lavorare in sincronia. Ciò significa anche evitare pensieri autonomi e modi di lavorare personali, considerati inefficienti e improduttivi.

Lavanya Lakshminarayan non è certo la prima a creare distopie future in cui tecnologie avanzate vengono usate in modo distorto, per sfruttare meglio gli esseri umani invece che rendere più facile la loro vita. Certamente, l’autrice mostra una grande fantasia nel raccontare quel tipo di distopia. I vari racconti mostrano diversi personaggi e quindi diversi punti di vista in situazioni davvero variegate che offrono un’idea delle tante ramificazioni della vita dei Virtuali e in certi casi anche degli Analogici.

I messaggi veicolati da Lavanya Lakshminarayan non sono esattamente sottili e il finale mi ha lasciato una serie di dubbi. Tuttavia, nella costruzione delle varie sfaccettature di quella società futura, secondo me “Analogico/Virtuale e altre simulazioni del tuo futuro” è un romanzo riuscito. Le storie dei vari personaggi, alcuni dei quali ricorrenti, offrono spunti di riflessione sul futuro che ci aspetta e per questo motivo consiglio la lettura di questo romanzo. È disponibile su Amazon.

1 Comment


  1. Ciao grazie per avere citato la traduzione 😉 a me è piaciuta molto la costruzione dei personaggi, trovo che siano davvero “viventi”. Un saluto!

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