La conferenza stampa dei New York Knicks è stata annunciata per martedi 18 marzo al Madison Square Garden. Lo scopo è di annunciare un evento importantissimo per la franchigia, ufficialmente senza specificare nulla. Tuttavia, nei giorni scorsi la notizia è trapelata ed è ufficiosamente confermato che Phil Jackson (foto ©Keith Allison) sarà il nuovo presidente del front office dei Knicks.

Phil Jackson non ha certamente bisogno di presentazioni, essendo conosciuto anche al di fuori del mondo del basket. Conosciuto come il “Maestro Zen” o “coach Zen” per il suo approccio filosofico anche al lavoro di allenatore e per il suo amore per il romanzo “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”, ha vinto 2 titoli NBA come giocatore con i New York Knicks e ben 11 titoli NBA come allenatore, 6 con i Chicago Bulls e 5 con i Los Angeles Lakers.

Le voci delle trattative tra Phil Jackson e i Knicks erano davvero forti negli ultimi tempi, anche se qualcuno pensava che la franchigia di New York potesse volerlo come allenatore. Coach Zen ha 68 anni e già due anni fa tra le altre cose aveva chiesto ai Lakers di poter saltare alcune partite in trasferta quando c’era stata la possibilità di un suo nuovo ritorno come allenatore della squadra di Kobe Bryant. Oggi i Lakers lo rimpiangono ma i problemi della franchigia di Los Angeles sono più profondi.

Proprio i Lakers erano visti come l’unica possibile alternativa ai Knicks per Phil Jackson, anche per il suo legame personale con Jeanie Buss, una delle proprietarie della franchigia di Los Angeles. Alla fine però è arrivato l’accordo con i Knicks, pare per 12 milioni di dollari a stagione e un reale potere decisionale, che finora era rimasto nelle mani del proprietario James Dolan. Cosa potrà fare il Maestro Zen per la franchigia di New York?

La situazione dei New York Knicks è complicata per vari motivi. La franchigia ha contratti pesanti con giocatori che non la stanno portando ai playoff e quest’estate Carmelo Anthony potrebbe diventare free agent. Il carisma di Phil Jackson potrebbe certamente aiutare a convincere Melo a rinnovare il suo contratto.

I veri risultati probabilmente si vedranno solo fra un anno, quando scadranno i contratti di Amar’e Soudemire, Andrea Bargnani e Tyson Chandler e molti giocatori di alto livello saranno free agent. Phil Jackson non ha esperienza come dirigente ma conosce perfettamente il basket e gode di enorme rispetto nell’NBA perciò riuscirà a ottenere un po’ di pazienza anche a New York, dove tutti sono molto esigenti. Sicuramente questa nuova sfida sarà molto stimolante per lui.

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