La cometa ISON è andata distrutta… o forse no

La cometa ISON tracciata dal satellite STEREO (Immagine NASA/STEREO)
La cometa ISON tracciata dal satellite STEREO (Immagine NASA/STEREO)

Negli ultimi mesi, la cometa ISON è stata al centro dell’attenzione non solo degli astronomi, professionisti e dilettanti, ma anche del pubblico perché era stata indicata come la possibile cometa del secolo per la grande luminosità. È stata seguita e fotografata da strumenti a Terra e nello spazio, compreso il buon vecchio telescopio spaziale Hubble, soprattutto ieri, quando è passata ad una distanza ridotta dal Sole. Era il momento più critico e sembrava che ISON fosse stata distrutta dalla gravità solare ma dopo qualche ora almeno qualche frammento è spuntato fuori.

Ieri erano in particolare i satelliti STEREO (Solar TErrestrial RElations Observatory) e SDO (Solar Dynamics Observatory) della NASA a tenere d’occhio la traiettoria della cometa ISON. Purtroppo, al perielio, cioè nel punto di massimo avvicinamento al Sole, essa era nascosta dalla nostra stella perciò neppure i telescopi spaziali erano in grado di individuarla. Quando è arrivato il momento in cui doveva riapparire, nulla è emerso.

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È stato inevitabile concludere che la cometa ISON è stata distrutta dalla gravità del Sole. Il passaggio ravvicinato lasciava un margine di incertezza sulla sua sorte perché era impossibile calcolare con esattezza gli effetti del Sole su un corpo celeste fatto di roccia e ghiaccio. Sembrava davvero che ISON fosse stata fatta a pezzi perciò dal punto di vista scientifico si trattava di un avvenimento molto interessante ma per la gente comune lo spettacolo era rovinato.

Quando le speranze erano già perdute, qualcosa è riapparso, anche se inizialmente non era chiaro di cosa si trattasse. Dopo un po’, è diventato chiaro che non si trattava della cometa intera ma solo di qualche frammento. L’ESA ha cominciato a mettere on line immagini prese dallo strumento LASCO-3 (Large Angle and Spectrometric Coronagraph) del satellite SOHO (Solar and Heliospheric Observatory) che mostrano quelli che sembrano proprio pezzi della cometa ISON.

È difficile dire cosa succederà ai pezzi della cometa ISON sopravvissuti. Gli astronomi proveranno a stabilirne la dimensione e densità con gli strumenti a disposizione ma potrebbero svanire anch’essi spezzandosi in frammenti ancor più piccoli e invisibili. Una parte del nucleo potrebbe essere sopravvissuta e anche se non sarà la cometa del secolo rimane un evento davvero interessante.

Frammenti della cometa ISON individuati dal satellite SOHO (Immagine ESA)
Frammenti della cometa ISON individuati dal satellite SOHO (Immagine ESA)

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