L’ESA inaugura la nuova stazione Deep Space Antenna 3

Immagine di Marte ricevuta dalla stazione Deep Space Antenna 3 (Foto ESA)
Immagine di Marte ricevuta dalla stazione Deep Space Antenna 3 (Foto ESA)

Martedi, vicino a Malargüe, una località dell’ Argentina a circa 1550 metri sopra il livello del mare, è stata inaugurata ufficialmente la nuova stazione Deep Space Antenna 3 (DSA 3) dell’ESA, un’antenna parabolica di 35 metri di diametro capace di trasmettere e ricevere nella banda X e di ricevere nella banda Ka. La struttura che supporta l’antenna e le permette di muoversi è alta 40 metri e pesante 610 tonnellate. Essa fa parte dell’European Space Tracking (Estrack), la rete di stazioni terrestri sparsa per il mondo.

Frutto di un accordo con l’Argentina siglato nel 2009 per una durata di 50 anni, la stazione DSA 3 ha lo scopo di supportare l’ESA in vari compiti legati alle missioni spaziali e a vari satelliti in orbita. Contribuirà a mantenere le comunicazioni durante le varie fasi dei lanci ma anche giornalmente con le varie sonde spaziali in giro per il sistema solare. Fornirà quindi il supporto a missioni come Venus Express e Mars Express ma anche ai telescopi spaziali Herschel e Planck.

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Nei prossimi anni, la stazione DSA 3 supporterà anche le nuove missioni dell’ESA come Gaia, BepiColombo, ExoMars, Solar Orbiter, Euclid and Juice. Servirà anche per portare avanti esperimenti scientifici, parte dei quali gestiti dall’Argentina.

La stazione DSA 3 entrerà pienamente in servizio il prossimo anno ma come prima immagine simbolica per inaugurarne l’utilizzo è stata scelta una suggestiva immagine di Marte scattata dalla Visual Monitoring Camera (VMC), una macchina fotografica a bassa risoluzione della sonda spaziale Mars Express.

L'antenna della stazione Deep Space Antenna 3 (Foto ESA/S. Marti)
L’antenna della stazione Deep Space Antenna 3 (Foto ESA/S. Marti)

Quando l’immagine è stata captata dall’antenna di Malargüe, è stata regolarmente trasmessa all’European Space Operations Centre (ESOC), il centro operativo dell’ESA a Darmstadt in Germania che assicura il buon funzionamento delle sonde spaziali e dei satelliti messi in orbita dall’ESA. Lì i dati ricevuti dai satelliti e dalle sonde vengono elaborati e quando è necessario è possibile inviare ad essi comandi.

Con questa nuova stazione, l’ESA conferma il proprio elevato livello tecnologico. Non ha inviato astronauti sulla Luna ma continua a dimostrare di poter gestire missioni spaziali automatizzate con sonde che possono viaggiare nello spazio profondo.

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