Un articolo pubblicato sulla rivista “Environmental Research Letters” descrive una ricerca della NASA che ha utilizzato dati raccolti da vari satelliti per valutare l’impatto delle città americane sull’aumento delle temperature. Le conclusioni sono che nelle grandi città la temperatura è da 1° a 3° Celsius superiore a quella delle aree vicine ricche di vegetazione.
Negli ultimi anni i cambiamenti climatici stanno diventando sempre di più oggetto di discussione. È giustissimo valutare i problemi legati all’effetto serra causato dalle emissioni di alcuni gas, in particolare di anidride carbonica. Tuttavia, l’impatto si sta facendo sentire in maniera crescente anche a causa dell’urbanizzazione.
Nell’emisfero settentrionale ci stiamo avviando verso la fine di un’estate che in molti luoghi è stata particolarmente torrida. È noto che il caldo si avverte in particolare nelle città a causa di quelle che vengono chiamate superfici impermeabili: asfalto, cemento e altri materiali che contribuiscono a generare una sorta di effetto forno.
L’effetto forno nelle città è generato durante il giorno, quando le superfici impermeabili assorbono più radiazione solare rispetto alla vegetazione. Le piante rilasciano acqua nell’atmosfera come sottoprodotto della fotosintesi e ciò contribuisce a rinfrescare l’aria in un processo chiamato evapotraspirazione.
Le città stanno diventando sempre più calde non solo a causa dei cambiamenti climatici globali ma anche perché nell’ultimo secolo sono state sviluppate in un modo che sta generando problemi sempre maggiori. I centri urbani sono diventati giungle di cemento con un sistema di strade sempre più ampio ma cemento e asfalto contribuiscono a mantenere le città calde e durante l’estate questo diventa un grosso problema.
Dati raccolti dai satelliti Landsat 7, Terra e Aqua sono stati combinati con il modello Simple Biosphere della NASA per ricreare l’interazione tra vegetazione, urbanizzazione e l’atmosfera a una risoluzione di 5 chilometri a intervalli di mezz’ora negli USA continentali per il 2001. Ciò ha permesso di valutare l’impatto delle città sulle temperature e l’importanza della vegetazione per mitigarlo.
L’aumento di temperatura misurato da questa ricerca può sembrare poca cosa ma peggiora una situazione che d’estate è già difficile. Una temperatura anche leggermente più elevata significa un maggior uso di condizionatori, i quali richiedono più energia elettrica con i problemi del caso.
Ci sono vari studi sulla reintroduzione di vegetazione nelle città come metodo per mitigare questo problema. Sui palazzi con lastrico solare, adibirlo a giardino anche solo con erba può già far calare la temperatura di alcuni gradi agli ultimi piani. Sono soluzioni che dovrebbero essere esplorate maggiormente per contribuire a mitigare questo problema.