Poche ore fa, la sonda spaziale Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer (LADEE) è stata lanciata con successo su un razzo vettore Minotaur V dal Mid-Atlantic Regional Spaceport (MARS), parte della Wallops Flight Facility (WFF) della NASA sull’isola Wallops, in Virginia. Il suo scopo è quello di studiare l’atmosfera lunare ma anche di testare un sistema di comunicazione via laser ad altissima velocità.

Si è trattato del primo lancio per il razzo vettore Minotaur V, sviluppato da Orbital Science Corporation. È un evoluzione del Minotaur IV, un razzo a quattro stadi già utilizzato con successo per alcuni lanci di satelliti in varie orbite a partire dal 2010. In sostanza, il Minotaur V è un Minotaur IV con un quinto stadio di tipo Star 37 utilizzato già da molti anni.

Orbital Science ha sviluppato i razzi Minotaur come evoluzione della tecnologia dei razzi balistici intercontinentali LGM-118 Peacekeeper, che erano dotati di testate nucleari. Quando i trattati internazionali hanno portato alla disattivazione dei Peacekeeper, Orbital Science ha cominciato a convertirli in razzi vettori aggiungendovi un quarto stadio di Tipo Star 48 per il Minotaur IV oppure un quarto e un quinto stadio per il Minotaur V. Ovviamente, trasportano satelliti o sonde spaziali di altro tipo come carico al posto delle testate nucleari.

L’idea di studiare l’atmosfera della Luna può sembrare curiosa visto che è quasi inesistente ma è praticamente sconosciuta. Conoscere l’atmosfera di altri corpi celesti può aiutare a conoscere meglio anche quella terrestre. Ad esempio, studiando l’atmosfera di Venere gli scienziati compresero il ruolo dell’anidride carbonica come gas serra, un fattore importante nelle recenti discussioni sul riscaldamento globale.

Durante le missioni Apollo, gli astronauti avevano notato un bagliore sopra l’orizzonte della Luna al sorgere del Sole. È possibile che esso fosse causato da polvere caricata elettricamente dalla luce solare ma nessuno aveva mai provato a verificarlo. Questo è uno degli scopi della sonda LADEE, che più in generale analizzerà la composizione dell’atmosfera lunare.

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La sonda spaziale LADEE è anche dotata del Lunar Laser Com Demo (LLCD), un sistema di comunicazione laser che permette di trasmettere e ricevere dati attraverso impulsi luminosi. Con le frequenze radio sempre più intasate, la NASA sta sviluppando sistemi laser, che tra gli altri vantaggi consentono di trasmettere dati a velocità fino a cinque volte superiore a quelle raggiungibili via radio.

La sonda spaziale LADEE è stata costruita usando la piattaforma Modular Common Spacecraft Bus (MCSB), un nuovo sistema di progettazione. Esso ha lo scopo di costruire sonde spaziali secondo certi standard predefiniti invece che progettare ogni sonda da zero. Il vantaggio è notevole per quanto riguarda i tempi di progettazione e soprattutto i costi: è chiaro che risparmiare un centinaio di milioni di dollari se non più per costruire una sonda è un grande passo avanti.

Ora la sonda spaziale LADEE è solo all’inizio di una lunga fase di manovre che andranno avanti per circa un mese e solo alla fine entrerà in orbita attorno alla Luna e potrà cominciare la sua missione. Ciò è necessario per limitare la quantità di propellente necessaria e dal centro controllo missione ne approfitteranno per fare tutti i test di funzionamento necessari e risolvere eventuali problemi.

Ad esempio, il sistema giroscopico a ruote di reazione messo in moto poche ore dopo il lancio sembra usare più potenza del previsto. Sono piccoli problemi che possono succedere con apparecchiature così complesse ma non ci sono preoccupazioni. La missione è comunque iniziata in maniera positiva.

La NASA ha già messo on line un video del lancio della sonda spaziale LADEE