Andrej Dmitrievich Sacharov (traslitterato dal cirillico anche come Andrei Sakharov) nacque il 21 maggio 1921 a Mosca, nell’allora URSS.
Andrej Sacharov (Foto ©RIA Novosti archive / Vladimir Fedorenko) cominciò i suoi studi universitari a Mosca nel 1938 ma durante la II Guerra Mondiale ci fu un’evacuazione perciò si laureò ad Asgabat, che oggi è in Turkmenistan. Nel 1943 sposò la prima moglie Klavdia Alekseyevna Vikhireva, con la quale ebbe un figlio e due figlie. Alla fine della guerra Sacharov tornò a Mosca, dove studiò all’Istituto di Fisica dell’Accademia Sovietica delle Scienze e conseguì un Ph.D. nel 1947.
La prima ricerca di Andrej Sacharov riguardò i raggi cosmici ma nel 1948 divenne parte del programma nucleare sovietico in cui contribuì allo sviluppo di armi atomiche.
Nel 1950 Andrej Sacharov propose l’idea del tokamak per realizzare un reattore nucleare a fusione che consentisse l’utilizzo pacifico e controllato di questo tipo di energia. Molti progetti odierni sono ancora basati sulla sua idea.
Dopo il 1965 Andrej Sacharov tornò alla fisica teorica con varie ricerche sulle particelle e nel campo della cosmologia.
A partire dalla fine degli anni ’50 Andrej Sacharov aveva cominciato a sviluppare il suo pensiero pacifista, preoccupato per le possibili conseguenze della proliferazione delle armi nucleari, di cui aveva visto in prima persona la potenza.
Nel 1967 Andrej Sacharov scrisse una lettera ai leader sovietici in cui chiedeva loro di accettare la proposta americana di accordarsi per fermare lo sviluppo di missili anti-balistici ma venne ignorato.
Nel 1969 sua moglie morì e nel 1972 Andrej Sacharov sposò l’attivista per i diritti umani Yelena Bonner, che rimase sua stretta collaboratrice per il resto della sua vita.
Negli anni successivi Andrej Sacharov divenne sempre più attivo nel denunciare il pericolo della proliferazione nucleare e anche per questo divenne famoso nel mondo, tanto che nel 1975 ricevette il Premio Nobel per la pace. Il regime comunista non gli permise di andare a ritirare il premio e fu sua moglie a leggere il suo discorso alla premiazione ad Oslo.
La situazione per Andrej Sacharov precipitò dopo la sua partecipazione ad una protesta pubblica contro l’invasione sovietica dell’Afghanistan. Il 22 gennaio 1980 Sacharov venne arrestato e inviato al confino a Gorky: la sua fama gli evitò il gulag ma venne isolato da contatti esterni non autorizzati dal regime.
Andrej Sacharov rimase al confino fino a quando Mikhail Gorbacev salì al potere e dopo aver iniziato le riforme per salvare il salvabile in un’URSS ormai al collasso permise al fisico di tornare a Mosca.
Nel 1988 il Parlamento Europeo istituì il premio Sakharov per persone e organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà.
Nel 1989 Andrej Sacharov venne eletto nel nuovo parlamento sovietico ma il 14 dicembre di quell’anno morì per un attacco cardiaco.
Oggi in varie repubbliche dell’ex URSS vie, piazze, musei e altri edifici sono dedicati ad Andrej Sacharov. Anche in altre nazioni gli sono state dedicate varie strade e quando Sacharov era ancora in vita a Washington gli venne dedicato l’isolato di fronte all’ambasciata sovietica. Anche l’asteroide 1979 Sakharov venne dedicato a lui.
Lo scrittore Arthur C. Clarke inserì il motore Sakharov nel suo romanzo “2010: Odissea due” e uno degli shuttle dell’Enterprise-D di “Star Trek: The Next Generation” è chiamato Sakharov.
Dopo la morte di Andrej Sacharov altri premi vennero creati ispirandosi al suo impegno: uno dato dalla American Physical Society agli scienziati impegnati nella difesa dei diritti umani e l’Andrei Sakharov Prize For Writer’s Civic Courage in Russia. Ciò a dimostrazione che l’attivismo di Andrej Sacharov non è stato dimenticato ed è ancora importante a oltre vent’anni dalla sua morte.
Permalink