50 anni di Doctor Who

Doctor Who - An Unearthly Child
Doctor Who – An Unearthly Child

Il 23 novembre 1963 andò in onda il primo episodio della serie classica di “Doctor Who”. A 50 anni di distanza, la nuova serie continua a rinnovare quello che è diventato un vero e proprio fenomeno della cultura popolare britannica conosciuto in tutto il mondo. Le tante celebrazioni e i festeggiamenti previsti in molte nazioni accompagneranno anche la visione dell’episodio speciale “The Day of the Doctor”, trasmesso in contemporanea in alcune nazioni (in Italia è trasmesso con un leggero ritardo su RAI 4 e solo con l’audio in italiano).

La creazione di “Doctor Who” venne decisa per riempire un buco nel palinsesto della BBC tra due programmi di successo in cui veniva trasmesso un programma che faceva calare notevolmente l’audience. Un paio d’anni prima, il Direttore della sezione Drammi della BBC Sydney Newman aveva già diretto il team che creò un’altra serie diventata leggendaria, “Agente speciale“, ma questo nuovo programma doveva essere prodotto per un’audience più giovane, anche se l’idea era che piacesse a tutta la famiglia.

Sydney Newman incaricò della produzione del nuovo programma Verity Lambert, con cui aveva già lavorato in passato e di cui quindi conosceva le capacità. Un punto fondamentale per lui è che non ci fossero i cosiddetti “mostri dagli occhi da insetto” tipici di una certa fantascienza delle riviste pulp. Per questo motivo, inizialmente si oppose all’idea dei Dalek ma la strenua difesa della Lambert e il fatto che non c’erano altre sceneggiature pronte per la produzione lo convinsero ad approvarne la presenza in “Doctor Who”.

“Doctor Who” debuttò con il primo episodio dell’avventura “An Unearthly Child“, che presenta la misteriosa figura del Dottore, in un pessimo momento, il giorno dopo l’uccisione del presidente americano John F. Kennedy. Per questo motivo, l’episodio venne replicato la settimana successiva.

Nonostante quest’inizio e un budget davvero basso, la serie ebbe rapidamente successo, soprattutto grazie ai Dalek. Ciò portò all’inizio della produzione di una serie di gadget diventata davvero lunghissima nel corso dei decenni. Due avventure vennero adattate per il cinema, anche se nei film il Dottore è uno scienziato terrestre: “Dr Who and The Daleks” del 1965 e “Daleks – Invasion Earth: 2150 A.D.” nel 1966.

Quando la salute dell’attore William Hartnell diventò un problema, venne inventato il concetto della rigenerazione, che permetteva al protagonista di modificare il suo aspetto. In questo modo, divenne possibile cambiare l’attore e nel 1966 entrò in scena il Secondo Dottore.

Dopo alcuni anni di grandi successi, “Doctor Who” cominciò a perdere audience. Il budget limitato era uno dei fattori che condizionava la produzione della serie ma all’epoca i vertici della BBC credevano nella serie perciò venne deciso di sfruttarlo meglio in un numero inferiore di episodi prodotti a colori. Fu così che nel 1970 cominciò l’era del Terzo Dottore, che ottenne nuovi grandi successi.

Nel 1974, una nuova rigenerazione portò all’era del Quarto Dottore, durata fino al 1981. Essa è da molti considerata il picco della serie classica ma fu spesso oggetto di polemiche a causa dei livelli di violenza raggiunti in alcune storie, in particolare nel periodo dell’horror gotico.

Nel 1981 iniziò l’era del Quinto Dottore, con più polemiche che successi. Tra i nuovi dirigenti della BBC c’era sempre meno apprezzamento nei confronti di “Doctor Who” e il budget cominciò a essere sempre più ridotto.

Nel 1984 iniziò l’era del Sesto Dottore e stavolta nuove polemiche riguardanti la violenza di alcune avventure portarono ad una sospensione della serie nel 1985. Una campagna dei fan portarono ad un ritorno in onda già nel 1986, anche se con una stagione ridotta, ma la strada della decadenza era ormai stata presa.

Nel 1987 iniziò l’era del Settimo Dottore. Nonostante i tentativi di sfruttare al meglio lo scarso budget, l’audience era scarsa rispetto agli anni d’oro e nel 1989 venne decisa la sospensione della serie.

Sembrava che i fan di “Doctor Who” dovessero accontentarsi di riguardarsi le videocassette che nel frattempo venivano pubblicate e di leggere i romanzi e i fumetti legati alla serie. Il produttore Philip Segal, che era nato in Inghilterra e si era trasferito negli USA, aveva però altri piani. Dopo anni di sforzi, riuscì a produrre un film TV in cui debuttò l’Ottavo Dottore, con la speranza di riuscire a iniziare una nuova serie televisiva.

Il film TV non ebbe successo negli USA ma negli anni successivi cominciarono ad essere pubblicate anche avventure audio, in particolare dalla Big Finish. Finalmente, nel 2005 debuttò la nuova serie di “Doctor Who” con il Nono Dottore. Dopo una sola stagione arrivò il Decimo Dottore e nel 2010 arrivò l’Undicesimo Dottore. È già stato annunciato anche il Dodicesimo Dottore.

Con la nuova serie, “Doctor Who” sta avendo più successo che mai e anche molte avventure della serie classica possono essere apprezzate in DVD. Purtroppo molti episodi degli anni ’60 sono andati perduti perché all’epoca le produzioni televisive erano considerate effimere. Per fortuna, copie di questi episodi venivano inviate in giro per il mondo e nel corso degli anni alcune di esse sono state ritrovate.

L’ultimo annuncio del ritrovamento di parecchi episodi è arrivato solo poche settimane fa. Le voci, poi in parte confermate, continuano a essere diffuse e nel caso degli ultimi episodi ritrovati l’annuncio era arrivato dopo che gli episodi erano stati restaurati. Ciò fa sperare ai fan che altri annunci ufficiali arriveranno in futuro.

Anche per questo motivo, questo anniversario non rappresenta solo una celebrazione del passato di “Doctor Who” ma anche una sua riscoperta. Grazie alla nuova serie, è anche una festa che guarda al futuro, che sicuramente è fatto di tanti altri successi. È davvero appropriato per una saga sui viaggi nel tempo.

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