Il 22 ottobre 2006 debuttò la serie televisiva “Torchwood”, uno spin-off di “Doctor Who“.
Il produttore Russell T Davies cominciò a sviluppare un’idea riguardante una serie di fantascienza prima ancora di cominciare a lavorare sulla nuova serie di “Doctor Who”. Il termine “Torchwood” venne utilizzato in origine per indicare proprio “Doctor Who”, di cui è un anagramma, durante le riprese dei primi episodi per sviare attenzioni indesiderate. Quando Russell T Davies ricominciò a pensare alla sua idea, decise di farne uno spin-off di “Doctor Who” e di usare “Torchwood” come titolo.
La nuova serie venne sviluppata con l’idea che fosse orientata a un pubblico più adulto rispetto a quello della serie madre ma vennero costruiti vari collegamenti per dare un’idea delle funzioni dell’Istituto Torchwood. Nell’episodio “L’impero del lupo” (“Tooth and Claw”) ne viene spiegata l’origine, decisa dalla regina Vittoria dopo aver incontrato il Dottore e aver scoperto l’esistenza di minacce aliene.
Il cast di “Torchwood” è costituito da:
- John Barrowman (foto ©Eva Rinaldi) nel ruolo di Jack Harkness
- Eve Myles (foto ©Eva Rinaldi) nel ruolo di Gwen Cooper
- Burn Gorman nel ruolo di Owen Harper (stagioni 1-2)
- Naoko Mori nel ruolo di Toshiko Sato(stagioni 1-2)
- Gareth David-Lloyd nel ruolo di Ianto Jones (stagioni 1-3)
- Kai Owen (foto ©Eva Rinaldi) nel ruolo di Rhys Williams
- Mekhi Phifer nel ruolo di Rex Matheson (stagione 4)
- Alexa Havins nel ruolo di Esther Drummond (stagione 4)
- Bill Pullman nel ruolo di Oswald Danes (stagione 4)
Il Capitano Jack Harkness, che comanda Torchwood 3 con base a Cardiff, venne presentato nella prima stagione della nuova serie di “Doctor Who”, dove diventa il compagno del Dottore prima di essere ucciso e riportato in vita. All’inizio della serie “Torchwood” viene presentato il suo team, a cui nel primo episodio si aggiunge Gwen Cooper, che durante un’indagine come agente di polizia finisce coinvolta in un’operazione del team Torchwood.
La prima stagione di “Torchwood” mostra rapidamente i temi riservati al pubblico più adulto rispetto a quello di “Doctor Who” con contenuti sessuali e violenti possibili per l’orario serale riservato alla serie e toni più cupi rispetto a quelli della serie madre. I casi del team del Capitano Harkness riguardano non solo presenze aliene ma sono anche connessi alla fessura spazio-temporale esistente a Cardiff.
La seconda stagione espande i temi della prima approfondendo i rapporti tra i membri del team Torchwood di Cardiff. Alcune trame riguardano il Capitano Jack Harkness con importanti collegamenti con il suo passato e in particolare al suo vecchio collega, il Capitano John Hart, e a suo fratello Gray, da lui creduto morto.
Dopo due stagioni di 13 episodi ciascuna in cui venivano raccontate diverse storie, ne venne prodotta una terza formata da soli 5 episodi trasmessi in 5 giorni consecutivi che raccontavano un’unica storia. Intitolata “Children of Earth”, è da molti considerata il capolavoro dell’intera serie ma è anche quella più drammatica per le terribili conseguenze degli eventi sui protagonisti e non solo su di loro.
Torchwood come organizzazione è finita e i suoi ex membri sopravvissuti vivono usando false identità. Tuttavia, l’evento chiamato “Miracle Day” dà il nome alla quarta stagione, formata da 10 episodi, in cui vengono mostrate le conseguenze della cessazione della morte. Il coinvolgimento di due agenti della CIA porta a una sorta di rifondazione di Torchwood.
“Miracle Day” ha ricevuto molte recensioni negative ma ufficialmente “Torchwood” non è mai stata cancellata. Con le serie britanniche che hanno un buon fandom attivo è sempre possibile che vengano prodotti nuovi episodi anche dopo anni. La BBC aveva pubblicato diversi romanzi e trasmesso alcuni radiodrammi ma è la Big Finish che sta mantenendo la serie viva producendo parecchie avventure audio, anche se sono ambientate al tempo delle prime stagioni televisive.
È difficile dire quale possa essere il futuro di “Torchwood”. In occasione di quest’anniversario ci sarà il debutto di “Class”, il nuovo spin-off di “Doctor Who”: ciò potrebbe significare che la BBC si ricorda ancora di “Torchwood” ma anche una sostituzione simbolica della vecchia serie con la nuova.
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