Star Trek: Discovery – L’Angelo Rosso

Philippa Georgiou (Michelle Yeoh) e Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) ne L'Angelo Rosso (Immagine cortesia CBS / Netflix)
Philippa Georgiou (Michelle Yeoh) e Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) ne L’Angelo Rosso (Immagine cortesia CBS / Netflix)

“L’Angelo Rosso” (“The Red Angel”) è il decimo episodio della seconda stagione della serie “Star Trek: Discovery” e segue “Progetto Dedalo“.

Nota. Quest’articolo contiene spoiler su “L’Angelo Rosso”.

Dopo il funerale del tenente comandante Airiam, la USS Discovery incontra nuovamente il Capitano Leland (Alan van Sprang) e Philippa Georgiou (Michelle Yeoh), che rivelano le loro informazioni sull’Angelo Rosso. Quando il guardiamarina Sylvia Tilly (Mary Wiseman) scopre nelle memorie di Airiam un file che contiene una scansione biologica con un’indicazione precisa dell’identità dell’Angelo Rosso, viene preparata una trappola per catturarlo.

L’addio a Airiam mostra che alla fine l’hanno teletrasportata sulla USS Discovery ma solo dopo che ormai era morta. Il tempo di “riformattarla” e di copiare qualche file importante e l’hanno rigettata nello spazio dopo il suo funerale. Alla fine tutto ciò è servito solo a Sylvia Tilly per trovare quella che appare come una prova schiacciante dell’identità dell’Angelo Rosso.

Nota. Il posto di Airiam viene preso dal tenente Nilsson, interpretata da Sara Mitich, che nella prima stagione della serie aveva interpretato Airiam.

Tutta la storia dell’Angelo Rosso sembra una versione del paradosso del nonno spinta a un punto davvero notevole. C’è anche una notevole esposizione a causa di una serie di rivelazioni e informazioni varie che vengono fornite nella preparazione della trappola ma alla fine l’episodio è decisamente più orientato ai rapporti interpersonali che ai potenziali mal di testa che possono venire riflettendo sulle possibili conseguenze dei viaggi nel tempo.

Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) si trova ancora una volta al centro dell’attenzione e mentre sta preparando una trappola per se stessa in cui nessuno pensa che la sua versione futura sia pronta ad essa nonostante si suppone che sia a conoscenza di ciò che ha fatto nel passato deve anche affrontare i complicati rapporti che ha con varie persone.

Nonostante la trama che va verso un finale drammatico, l’episodio ha molti momenti leggeri. L’altro rapporto complicato, quello tra Paul Stamets (Anthony Rapp) e Hugh Culber (Wilson Cruz), è al centro di una scena buffa grazie a Philippa Georgiou, che conferma di essere un personaggio utile anche nei momenti in cui serve stemperare la tensione.

Finalmente si arriva al gran finale e per una volta in “Star Trek: Discovery” gli sceneggiatori dimostrano di essere capaci di creare un colpo di scena che non sia stato ampiamente discusso nel fandom con settimane di anticipo. È il culmine di un lavoro di costruzione che arriva da lontano dato che già in “Santi dell’imperfezione” era stato menzionato il coinvolgimento di Leland nella morte dei genitori di Michael Burnham.

Forse stanno finalmente riuscendo a costruire trame che hanno solidità e coerenza a lungo termine piuttosto che basarsi su colpi di scena che possono funzionare sul momento ma lasciano problemi nell’arco narrativo. È soprattutto per questa speranza, che include i possibili sviluppi degli episodi finale di questa seconda stagione, che per me “L’Angelo Rosso” è un buon episodio.

L'Ammiraglio Katrina Cornwell (Jayne Brook) e il Capitano Christopher Pike (Anson Mount) ne L'Angelo Rosso (Immagine cortesia CBS / Netflix)
L’Ammiraglio Katrina Cornwell (Jayne Brook) e il Capitano Christopher Pike (Anson Mount) ne L’Angelo Rosso (Immagine cortesia CBS / Netflix)

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