Le porte dell’oceano o Il popolo del mare di Arthur C. Clarke
Il romanzo “Le porte dell’oceano”, conosciuto anche come “Il popolo del mare”, (“People of The Sea”, conosciuto anche come “Dolphin Island: A Story of the People of the Sea”) di Arthur C. Clarke è stato pubblicato per la prima volta nel 1963. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 373 di “Urania”, nel n. 4 di “Oscar Ragazzi” (con il titolo “Il popolo del mare”), nel n. 26 dei “Classici Urania” e nel n. 204 di “Urania Collezione” nella traduzione di Bianca Russo.
Johnny Clinton è un ragazzo che vive con una zia e i cugini perché i suoi genitori sono morti ma non va d’accordo con loro. Quando vede una nave da trasporto in avaria, sale a bordo per viaggiare come clandestino approfittando del fatto che è semi-automatizzata con a bordo solo un equipaggio minimale. Il suo viaggio dura poco perché un’avaria più seria la fa affondare al largo dell’Australia.
Costretto a cercare di sopravvivere su un pezzo del relitto che usa come zattera di fortuna, Johnny viene salvato da alcuni delfini di passaggio, i quali lo spingono fino a un’isola. Soccorso dagli abitanti, incontra il professor Kazan, uno scienziato che sta studiando i cetacei e in particolare i delfini e il loro linguaggio in una ricerca che ben presto coinvolge anche Johnny.